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IndyCar – Grosjean, confermato programma parziale con Dale Coyne

La notizia più attesa degli ultimi scampoli della off-season IndyCar è stata divulgata poco fa dal Dale Coyne Racing. Romain Grosjean disputerà le gare sui circuiti stradali e cittadini per il team di Plainfield sotto la denominazione Dale Coyne Racing with RWR.

Grosjean, 180 partenze in F1 con Renault, Lotus ed Haas a partire dal 2011 con 10 podi all’attivo, ricorderete è stato vittima del terribile incidente in Bahrain da cui è uscito miracolosamente solo con alcune ustioni.

“Non sono ancora pronto per gli ovali - ha dichiarato il 34enne franco-svizzero – La mia mano sinistra sta ancora guarendo, ma siamo quasi pronti per tornare in macchina ed iniziare questo nuovo capitolo della mia carriera.”

“Siamo in contatto con Romain da tempo, anche prima del suo incidente in Bahrain - ha invece commentato Dale Coyne - Si è dimostrato interessato all’indyCar Series negli scorsi mesi e siamo felici che abbia scelto di continuare la sua carriera con noi nonchè entusiasti di avere un pilota col suo pedigree in America, nella Serie e nel nostro team. Siamo sicuri che sarà un’arma potente, da non sottovalutare.”

I primi test per Grosjean ed il suo compagno di squadra, Ed Jones, sono fissati per il 22 febbraio a Barber Park, che sarà anche la sede del season opener 2021 della serie il 18 aprile. Si attende ora l’annuncio ufficiale per Cody Ware quale pilota per le quattro gare su ovale della DW12-Honda #51.

Piero Lonardo

Foto: Dale Coyne Racing

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IndyCar – Pato O’Ward il più veloce a Sebring

Una nuova sessione collettiva di test IndyCar si è tenuta nella giornata di ieri in quel di Sebring. Sul tracciato corto si sono alternate 14 vetture, tra cui Penske, McLaren e Ed Carpenter Racing, che avevano saltato la prima tornata di prove di due settimane fa, oltre ad Andretti ed RLL.

Pato O’Ward è risultato il migliore di questa giornata con un tempo non ufficiale di 51”79 davanti ad Alexander Rossi, reduce dalla vittoria del giorno prima a Daytona, e a Josef Newgarden.

Da segnalare che sulla vettura di James Hinchcliffe si è accomodato Oliver Askew, anch’egli proveniente direttamente dal podio delle LM P3 del season opener IMSA. Il floridiano ha ottenuto la quinta prestazione dietro l’altra punta di diamante del team, Colton Herta, il migliore della mattinata.

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Unico a non impressionare particolarmente nella giornata il neoacquisto Penske, Scott McLaughlin, che ha però approfittato per sfoggiare la nuova livrea della DW12-Chevy #3. Resa nota nel frattempo anche la nuova colorazione della macchina di Will Power, che abbandona il fondo argento per un nero opaco.

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Ufficializzato frattanto l’accordo che legherà Rick Ware al Dale Coyne Racing per la stagione entrante. La nuova partnership, che prenderà il nome di Dale Coyne Racing with RWR, schiererà due vetture, caratterizzate dai numeri 51 e 52, insieme alla #18 gestita con il Vasser Sullivan per Ed Jones.

Non sono ancora noti i nomi dei piloti che porteranno in pista le due nuove entry, anche se il sogno rimane sempre quello di avere Romain Grosjean full-season, mentre Cody Ware, figlio del team owner, come abbiamo anticipato nei giorni scorsi potrebbe salire su una di queste due vetture per la 105ma Indy 500.

Piero Lonardo

Foto: McLaren Arrow SP, Team Penske

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IndyCar – Ed Jones, ritorno da Dale Coyne

Annunciato oggi dal Dale Coyne Racing with Vasser Sullivan l’ingaggio per tutta la stagione 2021 di Ed Jones.

L’inglesino di Dubai, campione Indy Lights 2016, aveva già fatto parte del team di Plainfield nell’anno successivo, all’esordio nell’IndyCar Series, insieme al quale ha ottenuto un clamoroso terzo posto alla sua prima Indy 500, alle spalle dei duellanti Takuma Sato ed Helio Castroneves, mettendo a frutto un’ottima strategia di gara.

Grazie soprattutto a quella prestazione, l’ora 25enne si guadagnò il titolo di Rookie of the Year.

Successivamente, Jones ha vestito le casacche del team Ganassi, ottenendo un altro paio di podi a Long Beach e a Detroit-Belle Isle e dell’Ed Carpenter Racing in partnership con Scuderia Corsa.

Durante la scorsa stagione Jones si è limitato ad alcune gare di eSports senza però calcare le piste reali.

A fare compagnia a Jones, che subentra sulla DW12-Honda #18 al posto di Santino Ferrucci, potrebbe essere ancora una volta, come nel 2017 un pilota francese, nella persona dell’ex-F1 Romain Grosjean, magari in alternanza con Cody Ware sugli ovali e sulla terza vettura per la Indy 500.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Hinchcliffe confermato da Andretti

James Hinchcliffe sarà un pilota dell’Andretti Autosport per tutta la stagione 2021. La notizia poco fa da parte del team, concomitante con l’annuncio della sponsorizzazione da parte di Genesys per dieci gare del 2021, tra cui la Indy 500, della DW12-Honda #29.

Lo sponsor, leader globale nel settore dei contact center, era già stato la spinta trainante nel convogliare il popolare Sindaco, scaricato dalla nuova partnership Arrow McLaren SP a fine 2019, di disputare una stagione parziale nel 2020, sempre con Andretti, compresa la 104ma Indy 500, in cui si è classificato settimo.

Frattanto la serie si trova davanti ad un cambiamento epocale nell’ambito della diffusione televisiva. La NBCSN, vale a dire la catena sportiva del gruppo NBC che ospitava grazie al programma NBCSN Gold IndyCar TrackPass, le dirette esclusive dei weekend IndyCar, ha infatti annunciato la chiusura a fine stagione.

Per contro, il popolare gruppo del pavone arcobaleno, oltre a garantire già nel corso del 2021 ulteriori dirette nazionali sul canale primario oltre alla Indy 500, sposterà già da questa stagione i contenuti esclusivi quali prove libere e qualifiche sulla piattaforma streaming Peacock Premium.

L’IndyCar Series, che ricordiamo prima ancora del COVID stava vivendo un momento di lenta ma continua ascesa degli share televisivi, tale da giustificare un impegno più estensivo da parte della major americana, dovrà quindi fare i conti con un nuovo ostacolo dato dalla minore diffusione di questo canale streaming rispetto al precedente.

Peacock Premium, raggiungibile all’indirizzo peacocktv.com, è un servizio attivo ufficialmente solo negli Stati Uniti, così come peraltro era l’IndyCar Track Pass di NBCSN Gold.

Per l’Italia ancora nessuna novità da parte di DAZN, ma qualunque sia la rete destinata a diffondere le dirette delle gare IndyCar, speriamo che il trattamento possa essere migliore, a livello di commento italico, rispetto a quanto abbiamo subito, salvo rare eccezioni, nel corso delle ultime stagioni da parte di DAZN appunto e di Skytv che l’ha preceduta.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Barber Park avanti una settimana. Ipotesi Cody Ware per il DCR

Dopo St.Petersburg, anche il nuovo season opener IndyCar di Barber Park si sposta. In questo caso, invece dei soliti problemi legati alla diffusione del COVID, è stata principalmente la NBC, che proporrà in diretta nazionale tv la gara, a chiedere lo spostamento – peraltro già nell’aria – di una settimana, dall’11 al 18 aprile.

Pertanto la serie si avvia, sempre pandemia permettendo, ad un poderoso inizio di stagione che proporrà nel giro di tre settimane ben quattro gare, proseguendo infatti con St.Petersburg il 25 aprile ed il doubleheader del Texas Speedway dell’1-2 maggio, quale marcia di avvicinamento verso il fatidico mese di maggio, teatro della 105ma Indy 500.

Ricordiamo che lo scorso anno Barber Park venne cancellata, come peraltro Long Beach, già spostata a fine settembre quale season finale, come accaduto a St.Petersburg nel 2020.

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Frattanto si è conclusa la prima sessione di test collettivi in quel di Sebring, e come il giorno d’apertura ha visto primeggiare il tris Ganassi, la seconda giornata ha visto sugli scudi l’Andretti Autosport e le sue dirette emanazioni.

Miglior tempo infatti per Alexander Rossi davanti a Colton Herta, a Jack Harvey con la vettura iscritta da Meyer Shank Racing e Ryan Hunter-Reay. Primo degli “altri” Graham Rahal con la migliore entry del Rahal Letterman Lanigan Racing a precedere Dalton Kellett, Takuma Sato, Max Chilton e Marco Andretti fanalino di coda.

Nella giornata successiva anche Cody Ware ha saggiato la pista della Florida e si candida, con l’appoggio del Rick Ware Racing di papà Rick, quale possibile candidato non solo alla Indy 500, che il RWR ha già affrontato in partnership col Dale Coyne Racing e James Davison alla guida lo scorso anno, ma addirittura per l’intera stagione col team di Plainfield.

Il Dale Coyne Racing è infatti ancora alla ricerca della propria line-up dopo il passaggio di Alex Palou al team Ganassi e la dipartita di Santino Ferrucci verso la NASCAR. I rumors parlano di Romain Grosjean, ma anche di Ed Jones, Pietro Fittipaldi e Charlie Kimball. Dovesse concretizzarsi l’ipotesi Cody Ware, va detto che l’impegno nella presente stagione del 25enne di Greensboro non potrebbe essere a tempo pieno, stanti gli impegni nella NASCAR Cup Series col team di famiglia.

Un’ultima news degna di nota riguarda l’Arrow McLaren SP, che ha chiuso i rapporti col proprio direttore sportivo, il due volte campione CART Gil de Ferran. Il brasiliano negli ultimi due anni ha svolto il ruolo di “tramite” tra i due continenti in cui è impegnato il team britannico, facilitando la fusione con l’SPM; ora il ruolo che fu di de Ferran sarà appannaggio di Mark Grain, definito “Direttore delle operazioni IndyCar e del patrimonio ereditario”.

Sempre in settimana Tayor Kiel è stato promosso a presidente dell’Arrow McLaren Schmidt Peterson. Kiel comunque continuerà ad occuparsi anche delle strategie di Pato O’Ward come nella passata stagione.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Paretta Autosport, un team tutto al femminile per la Indy 500

Sembrava uno dei tanti tentativi destinato all’oblio quello di Beth Paretta, che nel 2015 annunciò la creazione di un team tutto al femminile, il Grace Autosport, con obiettivo la partecipazione alla 100ma edizione della Indy 500 l’anno successivo per Katharine Legge ed un’eventuale espansione futura verso una stagione completa nell’IndyCar Series.

Invece oggi, nonostante un improvvido clima reso tale dalle incertezze legate al COVID, è stato ufficialmente lanciato il Paretta Autosport, che schiererà una DW12-Chevy per Simona de Silvestro alla prossima 500 Miglia.

L’effort parte dall’iniziativa “Race for equality and change” lanciata lo scorso luglio nientemeno che dal “Captain” in persona, Roger Penske, che fornirà anche il necessario supporto alla 32enne pilotessa svizzera, che vanta all’attivo già cinque partecipazione al “Greatest Spectacle in Racing”.

Beth Paretta è da tempo legata al mondo del motorsport tramite la SRT, la struttura sportiva del gruppo FCA, artefice dei successi delle Viper nelle serie IMSA e della Dodge proprio con Penske nella NASCAR Cup Series, mentre la de Silvestro negli ultimi anni ha partecipato a diverse serie fra cui la V8 Supercars australiana oltre che con Porsche, la quale ha fornito il proprio benestare a questa nuova esperienza, in Formula E.

Frattanto lunedì le monoposto più veloci del pianeta hanno inanellato i primi giri del 2021 in quel di Sebring. Il palcoscenico è stato dominato dalle vetture del Team Ganassi, con il campione in carica Scott Dixon autore della migliore prestazione davanti ai compagni di quadra Marcus Ericsson ed Alex Palou.

Buona anche la prestazione di Sebastien Bourdais con la DW12-Chevy del Team Foyt così come quella di Max Chilton con la macchina del Carlin, e del compagno di squadra del tetracampione ChampCar, Dalton Kellett, mentre a chiudere le fila è stato Jimmie Johnson con la quarta vettura di Ganassi.

E’ ora in corso la seconda ed ultima giornata di test collettivi, che vedrà Chilton e Kellett riproporsi in pista insieme alle vetture di Andretti, MSR ed RLL.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Marco Andretti lascia. Ipotesi Dale Coyne per Grosjean?

Fulmine a ciel sereno nell’off-season IndyCar: Marco Andretti lascia il proprio ruolo full-time nel team di famiglia dopo 15 stagioni.

Nel comunicato diffuso dall’Andretti Autosport si parla di una scelta di vita, dopo 236 gare ma due sole vittorie, l’ultima delle quali nel 2011, ma anche di un “unfinished business” legato alla Indy 500, dopo la pole position del 2020.

E proprio la 105ma edizione del “Greatest Spectacle in Racing” sarà l’unico appuntamento del 2021 nella massima serie di monoposto USA, mentre Marco Andretti cercherà nuovi stimoli in altre categorie, con un occhio di riguardo all’endurance, che ha già assaggiato brevemente nel 2008 sulla Acura LM P2 nell’allora American Le Mans Series e nel 2010 con Rebellion nei test di Le Castellet e alla 24 Ore di Le Mans.

Sedile libero quindi sulla monoposto #98, gestita in partnership con Byan Herta, mentre al contrario Ryan Hunter-Reay ha firmato una nuova estensione di contratto che lo vedrà legato al team Andretti per la dodicesima stagione consecutiva grazie allo sponsor DHL sulla DW12-Honda #28.

Mentre a distanza di mesi affiora la notizia di un ingaggio sfumato nel 2020 per Jenson Button in McLaren, sono sempre più insistenti le voci che vedono Romain Grosjean accasarsi presso il Dale Coyne Racing.

La squadra di Plainfield, orfana sia di Alex Palou, approdato alla corte di Chip Ganassi, e di Santino Ferrucci, pronto al debutto in NASCAR, al momento non ha sotto contratto alcun pilota. In contention per i due sedili oltre all’ex-Renault e Haas F1, ci sarebbero secondo la stampa statunitense anche Ed Jones, Charlie Kimball e quel Pietro Fittipaldi che lo ha sostituito nelle ultime gare del mondiale F1 dopo il terribile incidente di Sakhir.

Le monoposto della serie si preparano intanto alla prima uscita in pista del 2021, che avverrà a partire da lunedì e per due giorni sul tracciato corto di Sebring, presente gran parte dello schieramento con Foyt, Carlin, Ganassi, Andretti, MSR ed RLL. Per il team Foyt ci saranno sia Sebastien Bourdais che Dalton Kellett; per Carlin, che fin qui non ha ufficializzato alcun contratto, sarà della partita il solo Max Chilton, mentre per Ganassi si alterneranno tutti e quattro i piloti della line-up, così come per Andretti ed RLL, mentre l’MSR schiererà il solo Jack Harvey.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series