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07-22-Power-Pole

IndyCar – Will Power sbanca le qualifiche in Iowa

Will Power, conquista entrambe le pole position per il doubleheader dell’Iowa Speedway. Il re delle qualifiche ha piazzato la miglior media su entrambi i giri cronometrati nella sessione unica che è stata posticipata di oltre due ore per pioggia.

In generale, Team Penske in gran spolvero, e dopo aver dominato le libere di ieri con Josef Newgarden e Scott McLaughlin, piazza un bel tris sulla griglia di gara uno, mentre si limita alla prima fila in gara 2, con Newgarden poco dietro in P7.

Mentre la prima griglia prosegue con nomi di sicuri favoriti: Scott Dixon, che oggi spegne 43 candeline, Pato O’Ward, Colton Herta, Alex Palou, la graduatoria di gara-2 vede un’insolita fila composta da David Malukas e Ed Carpenter; a seguire Herta e Graham Rahal, Newgarden ed un redivivo Helio Castroneves, col leader Palou solamente in P12 ed il sub Conor Daly 15mo.

Solo posizioni di centro-classifica per le McLaren di Alexander Rossi e Felix Rosenqvist, e anche peggio per il dominatore di Toronto, Christian Lundgaard, P20 e P21.

Lo start di gara-1 fra poco, alle 3.00 PM ET, le 21 nostrane, godibile sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere

http://www.imscdn.com/INDYCAR/Documents/6248/2023-07-21/indycar-results-p1.pdf

 

I risultati delle Qualifiche 1

http://www.imscdn.com/INDYCAR/Documents/6249/2023-07-22/indycar-results-quals-r1.pdf

 

I risultati delle Qualifiche 2

http://www.imscdn.com/INDYCAR/Documents/6250/2023-07-22/indycar-results-quals-r2.pdf

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IndyCar – In Iowa torna Conor Daly. Minuti contati per il futuro di Palou

La frenetica schedule estiva IndyCar conosce poche soste e le monoposto più veloci del pianeta tornano nel weekend sull’Iowa Speedway per l’unico doubleheader stagionale.

La notizia più importante è che Simon Pagenaud non è stato ancora dichiarato idoneo dai medici della serie dopo il pauroso incidente di Mid-Ohio. Dopo Blomqvist, eliminato già al via di Toronto, questa volta toccherà di nuovo a Conor Daly, già richiamato all’azione due settimane fa sullo stradale di Lexington.

Insieme a Daly, la griglia di partenza vedrà di nuovo in pista Ed Carpenter con la terza monoposto del team di sua proprietà, e Takuma Sato al posto di Marcus Armstrong sulla DW12-Honda #11 del Team Ganassi.

L’altro tema a tenere banco è il mercato piloti. Ad un anno di distanza dalla clamorosa querelle proprio tra il team del mitico Chip ed Alex Palou per l’accordo con McLaren, il futuro prossimo del catalano torna ad essere il fulcro di tutta una serie di movimenti che potrebbero cambiare la faccia dell’IndyCar del prossimo anno.

Unica differenza rispetto al 2022, una calma apparente derivante soprattutto dalla splendida stagione di Palou, che dovrebbe portarlo al secondo titolo della serie e, rispetto a quanto avevamo già riportato nelle scorse settimane su queste pagine, le date stringenti che costringerebbero in sostanza Palou ad onorare l’accordo con McLaren, ma nella serie americana, lontano dal sogno F1, nonostante l’intraprendenza del suo management, scatenando un notevole effetto domino sui team IndyCar.

Tornando al weekend di gara, l’azione sull’ovale corto di Newton inizierà venerdí 22 luglio alle 4.30 PM ET con le libere. Qualifiche, valide per entrambe le griglie, sabato 23 alle 9.30 AM ET, mentre le due gare, di egual durata, partiranno alle 3.00 PM ET di sabato e alle 2.30 PM ET di domenica 24 luglio (-6 ore rispetto all’Italia). In scena anche l’IndyNXT per il primo dei due appuntamenti stagionali su ovale della serie cadetta.

Starter d’eccezione per Gara-2, la popstar Ed Sheeran. Come sempre libere, qualifiche, più il warm-up di domenica alle 11.05 AM ET di domenica saranno fruibili gratuitamente su IndyCar Live!, mentre le due gare saranno trasmesse sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

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IndyCar – Lundgaard, finalmente! Prima vittoria RLL a Toronto

La rinascita del Rahal Letterman Lanigan passa da Christian Lundgaard. Già lo scorso anno col titolo di rookie of the year, impreziosito dal secondo posto al Gallagher GP di Indianapolis, poi quest’anno con le due pole al GMR GP e ieri a Toronto, il danese ci aveva fatto capire che la strada della vittoria per il team di Bobby Rahal passava dalle sue mani. Da stasera Lundgaard è un vincitore IndyCar, dopo il trionfo sulle strade canadesi.

Parte del merito va anche alla squadra, che finalmente è riuscita a coadiuvare al meglio il proprio pilota. La melèe che al primo giro toglieva di scena ben quattro vetture tra cui il debuttante Tom Blomqvist ha permesso a Lundgaard di amministrare al meglio le “alternate” fino al lap 19.

A seguire due treni di “Primary” nuove di zecca, ma soprattutto l’azione di forza che al 62mo giro ha chiuso i giochi su Alex Palou, schiudendogli le porte del primo successo in carriera.

Il leader della classifica generale era risalito di forza dalla 15ma piazzola a suo di sorpassi, ma a differenza del vincitore ha sostenuto uno stint mediano assai corto sulle gomme più morbide, cercando di avvantaggiarsi delle bandiere gialle per chiamate in causa per il crash, l’ennesimo, di Romain Grosjean, e ha dovuto in seguito stretchare il treno finale di primary usate per ben 41 giri con l’ala anteriore danneggiata, terminando comunque in queste condizioni alle spalle del vincitore e consolidando quindi la sua posizione in classifica.

Altro mattatore della giornata Colton Herta, partito davanti al catalano e con una strategia simile, ha portato a casa il primo podio dell’anno, precedendo a propria volta altri due contender quali Scott Dixon e Josef Newgarden. Gamble finale invece non riuscito per Marcus Ericsson e Will Power, costretti al rabbocco all’ultimo giro, perdendo cosí una meritata top five.

La giornata del RLL si completa con la nona piazza di Graham Rahal, sfuggito “di esperienza” dal groviglio iniziale utilizzando le vie di fuga, mentre tra i rookie ancora un evidenza, oltre a Marcus Armstrong, alla quarta top ten su otto gare, il solito Agustin Canapino, a lungo tra i primi dieci e P12 al traguardo.

La classifica generale riporta ora un gap di 117 lunghezze tra Palou e Dixon, che salgono a 126 nei confronti di Newgarden e a 142 su Ericsson.

L’IndyCar Seriees proseguirà il suo frenetico luglio sull’ovale corto dell’Iowa, già il prossimo weekend, con un doubleheader.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Lundgaard fa risorgere ancora l’RLL a Toronto

Christian Lundgaard si aggiudica la seconda pole position del 2023 sulle strade di Toronto. Il danese dell’RLL è stato il più abile a sfruttare le condizioni variabili della pista ed ha dominato la Firestone Fast Six col tempo di 1.04.1567.

A fianco di Lundgaard Scott McLaughlin, distanziato di ben 3 decimi; seconda fila per Pato O’Ward e Marcus Ericsson e terza per Felix Rosenqvist e Will Power. Lo svedese dell’Arrow McLaren è stato protagonista dell’unica red flag delle libere-2, mentre per il campione in carica si trattava del primo Q3 in stagione.

Grande escluso dai migliori il leader in classifica Alex Palou, fuori già al primo turno, che partirà 15mo dietro Colton Herta. Herta, polesitter 2022 nonchè autore delle ultime due partenze al palo in stagione, è rimasto fuori dalle prime tre file, come peraltro il resto dell’Andretti Autosport. Peccato perchè anche nelle libere del mattino il figlio d’arte è andato al top davanti a Kyle Kirkwood, che alla fine risulta il meglio piazzato in qualifica, P8, davanti a Romain Grosjean.

Notte fonda invece per Alexander Rossi, inabile a partire da una via di fuga dopo uno dei tanti testacoda che hanno caratterizzato la seconda parte del Q1, protagonisti Agustin Canapino, Herta, Grosjean, il deb Tom Blomqvist, Marcus Armstrong – alla fine migliore dei rookie in P10 – e Graham Rahal, che rovinando l’anteriore contro le barriere, va a chiudere mestamente lo schieramento. Blomqvist dal canto suo farà partire la DW12-Honda #60 del Meyer Shank Racing dalla 20ma piazzola, non male considerando la poca esperienza specifica e le difficili condizioni della pista.

Purtroppo per il Dale Coyne Racing, le speranze di una buona qualifica da parte di David Malukas si sono infrante per un blocking chiamato ai danni di Scott Dixon. Il sei volte campione ha proseguito fino ai margini dell’ultimo turno, mentre il chicagoano, in frenetica cerca di un diverso sedile per il 2024, partirà 17mo.

Lo start della gara canadese, che oltre ad un sicuro Palou in rimonta come nel 2022, potrebbe presentare ancora una volta un meteo ballerino, alle 1.30 PM ET, vale a dire le 19.30 italiane. Diretta a pagamento sulle reti Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 2 

I risultati delle Qualifiche

Kirkwood

IndyCar – Andretti Autosport al top nelle prime libere di Toronto

Prestazione maiuscola dell’Andretti Autosport nelle prime libere sulle strade di Toronto. Kyle Kirkwood conduce la lista dei tempi con 1.00.8075 davanti al compagno di squadra Romain Grosjean, distanziato di appena 5 centesimi; quarto Colton “poleton” Herta.

Unico fin qui a contestare lo strapotere del team Andretti, un altro mago del giro singolo, Felix Rosenqvist, con la migliore delle McLaren, terzo. Tutte le vetture di Zak Brown e Richard Dean hanno terminato nelal top ten di giornata, con Alexander Rossi P7 davanti a Pato O’Ward.

Solo P12 per il leader in classifica, Alex Palou, nemmeno il migliore della pattuglia Ganassi, capitanata da Marcus Ericsson, sesto.

Nonostante l’assenza di situazioni di pericolo, i rookies hanno stentato al primo approccio in terra canadese; è il solito Agustin Canapino il migliore far le nuove leve, 20mo, mentre il debuttante Tom Blomqvist chiude in 26ma posizione davanti a Santino Ferrucci, coinvolto nella crisi tecnica del Team Foyt fuori dagli ovali.

Il programma del sabato comprende la seconda sessione di libere e le qualifiche alle 10.35 AM ET e alle 2.50 PM ET, entrambe godibili gratuitamente sulla piattaforma IndyCar Live!

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – A Toronto niente Pagenaud, debutta Blomqvist

Simon Pagenaud non è stato dichiarato abile dai medici IndyCar dopo il terribile crash di Mid-Ohio, ed il Meyer Shank Racing ha deciso di affidare la DW12-Honda #60 sulle strade di Toronto a Tom Blomqvist.

Il pilota britannico, fresco reduce dalla vittoria in terra canadese sull’Acura GTP nel WeatherTech SportsCar Championship, avrà la possibilità di debuttare in pista con la vettura che aveva già provato a Sebring lo scorso ottobre.

Ricordiamo che a Mid-Ohio era stato invece Conor Daly, attivato all’ultimo momento, a portare in corsa la monoposto nella gara di casa e ad ottenere un onorevole 20mo posto partendo dal fondo.

Per il resto, confermata l’intera griglia che si produrrà sulle strade circostanti l’Exhibition Place alla caccia di Alex Palou. Il catalano del Team Ganassi, lo scriviamo ormai da settimane, sembra aver preso il volo, e ha lasciato le briciole alla concorrenza dopo tre vittorie nelle ultime quattro gare, ma ha poca esperienza del tracciato canadese, avendoci corso solamente lo scorso anno ottenendo il sesto posto in rimonta dopo una qualifica disastrosa.

I major contender, vale a dire i due teammates Scott Dixon e Marcus Ericsson, ed i migliori attori motorizzati Chevrolet, Josef Newgarden e Pato O’Ward scontano tra le 110 e le 127 lunghezze di distacco. Con 52 punti totali in palio ad ogni gara all’inizio della seconda metà di stagione, questo non si può ritenere un distacco incolmabile, ma lo stato di grazia attuale di Palou, cui ha accennato lo stesso Newgarden in un’intervista, al momento lascia poco spazio alla fantasia.

L’azione in pista a Toronto inizierà venerdí 14 luglio alle 3.00 PM ET con le prime libere. Libere 2 e Qualifiche sabato 15 alle 10.35 AM ET e alle 2.50 PM ET; start della gara domenica 16 luglio alle 1.45 PM ET, vale a dire le 19.45 italiane. Libere e qualifiche saranno come sempre visibili gratuitamente sulla piattaforma IndyCar Live!, mentre la gara sarà trasmessa sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing

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IndyCar – Palou imprendibile anche a Mid-Ohio, terza di fila e allunga in classifica

Alex Palou vince la terza gara di fila nell’IndyCar Series 2023 a Mid-Ohio al termine di una gara semplicemente perfetta. Dominante come non si vedeva dai tempi di Alex Zanardi e Sebastien Bourdais in CART/ChampCar, gli unici capaci di vincerne una in più di fila, quattro, in tempi recenti, senza scomodare mostri sacri di un passato ancora più remoto quali AJ Foyt (sette successi consecutivi nel1964) ed Al Unser Jr nel 1990 (quattro pure lui).

Il catalano ha lasciato sfogare “poleton” Herta, cosí soprannominato dopo la seconda pole position consecutiva, nel primo stint, preoccupandosi solo di disporre con decisione di Kyle Kirkwood, lasciando Graham Rahal ai destini del box RLL.

Cosí facendo Palou si è ritrovato davanti a tutti già al termine del primo giro di soste, ed approfittando di una gara senza neutralizzazioni, anche grazie al meteo tornato favorevole nel corso del pomeriggio, ha creato un cuscino di sicurezza che ha mantenuto agevolmente sino al traguardo.

L’unica vera preoccupazione è venuta da Benjamin Pedersen, il più duro da passare ancorchè in fase di doppiaggio, mentre alle spalle Scott Dixon gli guardava le spalle.

Herta, nonostante il cambio di stratega ai box, con la suadente voce di Rob Edwards ora a guidarlo, ha sbagliato clamorosamente l’entrata ai box, forse proprio perchè non abituato al nuovo “manico”, incappando in una puerile penalità per speeding che gli è costata la top ten.

Il successo odierno di Palou si completa anche con l’harakiri svedese che al primo giro ha tolto di mezzo Marcus Ericsson e costretto Felix Rosenqvist (santo aeroscreen) ad una sosta extra. Josef Newgarden dal canto suo non è andato oltre la 12ma piazza, mentre, tra gli alti contender, è andata meglio a Scott McLaughlin, P5, e a Pato O’Ward, il quale ha rimediato all’errore in qualifica rimontando sino all’ottava posizione.

Davanti al vincitore 2022 terminano Will Power, finalmente autore di una gara consistente, e Christian Lundgaard. Non ci fosse stato l’ennesimo errore al box, con la posteriore sinistra che non ne vuole sapere di lasciarsi montare al secondo pit (non che la prima sosta fosse stata granchè più veloce), anche Rahal avrebbe avuto qualcosa di più da festeggiare nella gara di casa della settima posizione, ma seriamente, la rinascita del Rahal Letterman Lanigan non può che passare dal giovane danese.

Infine una parola per Conor Daly, per l’ennesima occasione sostituto di lusso per Simon Pagenaud, non abilitato a correre dai medici IndyCar dopo il terribile crash di ieri. Daly, partendo dal fondo ha concluso 20mo, nonostante una sosta in più, davanti al fantasma di Helio Castroneves, suo estemporaneo compagno al Meyer Shank Racing, per l’inciso pure loro dell’Ohio.

In classifica generale il vantaggio di Palou, nella fattispecie nei confronti di Dixon, è passato in tripla cifra, +110. Newgarden insegue a 116 lunghezze mentre Ericsson scende in P4 a -122 e O’Ward chiude la top five a -127 punti.

L’IndyCar Series proseguirà il consueto forcing estivo ritrovandosi fra due settimane a Toronto per l’unica trasferta extra-States della serie. Infine, non ce ne voglia il simpatico Matteo Pittaccio, che non ne è certo responsabile, ma non è possibile che anche stavolta sui canali Sky l’IndyCar sia stata posposta alla F1, nella fattispecie all’ennesima analisi tecnica post-gara, e fatta rimbalzare sui tanti canali “di servizio” della rete a pagamento.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’ordine di arrivo

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Indy NXT – Foster, finalmente vittoria a Mid-Ohio. Siegel sbaglia e Rasmussen si avvicina

Louis Foster dopo tre pole position si toglie la scimmia dalla schiena e si aggiudica il settimo round dell’Indy NXT by Firestone a Mid-Ohio.

Il campione in carica Indy Pro 2000 ha sfruttato l’unico errore del capofila, Christian Rasmussen, al comando sin dalla partenza grazie alla pole position conquistata ieri, per ricucire il gap rispetto al danese e poi passarlo a 9 tornate dal termine a freni tirati.

In aiuto del portacolori dell’Andretti Autosport una provvidenziale Full Course Yellow innescata dal capoclassifica Nolan Siegel, tradito dalla pista umida, che ha reso meno dolorosa la fase finale di gara per il battistrada.

Al restart, Kyffin Simpson sfruttava l’unica occasione utile per passare anch’egli Rasmussen, che con un occhio al campionato non ha resistito più di tanto al compagno di squadra sulla pista ormai umida per la pioggerellina caduta nel frattempo. Completano la top five Hunter McElrea e Reece Gold.

Pessimo weekend invece per il nostro Matteo Nannini, partito penultimo e ritiratosi a seguito di un’uscita di strada, mentre è da segnalare il primo arrivo in top ten per la tricampionessa della defunta Formula W, Jamie Chadwick.

In classifica generale Siegel mantiene 17 punti di vantaggio su Rasmussen e 39 su McElrea. Con la vittoria odierna Foster balza al quarto posto a -39. Tutto ancora da decidere per l’anticamera dell’IndyCar, al giro di boa. La serie tornerà fra tre settimane in Iowa per la prima delle due sole gare su ovale in calendario.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Herta

IndyCar – Herta, nuovo stratega, beffa Rahal ed è ancora pole a Mid-Ohio. Paura Pagenaud nelle FP2

Colton Herta nel fine settimana ha trovato nel box una figura nuova: al posto di Scott Harner, responsabile dell’improvvido undercut due settimane fa a Road America, Rob Edwards, fino ad oggi sulla vettura di Devlin DeFrancesco, con cui ha scambiato incarico.

Il risultato del nuovo binomio finora è stato conforme alle aspettative, perchè Herta è riuscito a conquistare la pole position anche sull’impegnativo tracciato di Mid-Ohio, beffando un redivivo Graham Rahal di 43 millesimi nella Firestone Fast Six.

La momentanea resurrezione del Rahal Letterman Lanigan nella gara di casa si completa con la quinta piazza di Christian Lundgaard e Jack Harvey che torna nel Q2 e ottiene l’undicesima piazzola.

Niente da fare per il leader Alex Palou, che partirà dalla seconda fila a fianco di Kyle Kirkwood, gestito in pista ricordiamo da papà Bryan Herta. Chiude le prime tre file Scott Dixon.

Niente da fare per Will Power, migliore nelle libere 2, ed il team Penske, che lascia il re delle pole position appena fuori dai primi sei, seguito dal vincitore 2022, Scott McLaughlin, mentre Josef Newgarden ha fallito anche la Q2 e partirà dall’ottava fila.

Peggio ancora è andata al capofila di ieri, Pato O’Ward, autore di un testacoda con relativo spegnimento della vettura nel bel mezzo del primo turno, e sarà costretto a rimontare dal fondo. Impresa comunque non impossibile, specie se il meteo domani giocherà qualche brutto scherzo.

Ma l’altro evento significativo della giornata è avvenuto in mattinata, allorquando Simon Pagenaud, senza freni, è uscito rovinosamente alla fine del controrettilineo. La DW12-Honda #60 del Meyer Shank Racing ha carambolato sei-sette volte su se stessa, terminando la propria corsa capovolta sulla ghiaia della via di fuga. Il pilota è uscito vistosamente scosso dall’incidente, ma sulle proprie gambe.

Per regolamento l’IndyCar Series non ha permesso a Pagenaud di disputare le qualifiche e sarà valutato domani dalla commissione medica. Qualora non gli venisse dato l’ok a correre, sul posto è già stato allertato Conor Daly.

L’appuntamento con lo start della gara di Mid-Ohio è per le 1.45 PM ET. Collegamento dalle 20.00 nostrane sulle reti Sky.

Piero Lonardo

Foto: Andretti Autosport

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

OWA

IndyCar – O’Ward detta il passo nelle prime libere a Mid-Ohio

Pato O’Ward sembra il più deciso tra i contender a ridurre il gap dei confronti di Alex Palou e, forte di un primo contatto con la alternate, ha dominato le libere-1 di Mid-Ohio, infliggendo, col tempo di 1.06.4935, oltre 3 decimi al leader della classifica generale.

Il messicano, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale, lo scorso anno centrò la pole e rimase al comando nella prima parte di gara prima che il motore Chevy lo abbandonasse.

Dietro Palou si piazzano un’altra delle stelle del team Ganassi, Marcus Ericsson e Christian Lundgaard. Il sempre più positivo (sicuramente sul giro singolo) danese, che è stato anche il migliore sulle prime, cercherà di imporsi finalmente anche in gara sul tracciato di casa dell’RLL, che vede finalmente anche Jack Harvey a ridosso della top ten.

Ma Mid-Ohio è anche il circuito vicino agli stabilimenti Honda nordamericani, ed il caposquadra RLL Graham Rahal festeggerà domenica la 251ma partecipazione con i motori del Sol levante, eguagliando Tony Kanaan, che nel frattempo si è accasato definitivamente all’Arrow McLaren, team col quale ha disputato la sua ultima gara, col ruolo di special advisor.

Tornando ai risultati della pista, in evidenza anche Andretti Autosport, con Kyle Kirkwood e Romain Grosjean in P5 e P6, il polesitter di Road America, Colton Herta, in P10 e anche Devlin DeFrancesco appena fuori dai primi dieci. Il franco-svizzero non ha mancato di testare i limiti della rinnovata pista del Midwest, ancorchè senza toccare le barriere, come peraltro anche gli ex vincitori Alexander Rossi – alla fine nono – ed Helio Castroneves.

Buoni risultati anche per il Team Penske, con Josef Newgarden e Scott McLaughlin ben dentro la top ten, mentre Will Power ha lamentato di non aver mai avuto pista libera.

Snowball2

Chiudiamo con una breve nota di colore riguardante Robin Matthews, la proprietaria della macchina colpita dalla ruota di Kyle Kirkwood durante l’ultima Indy 500, che nei scorsi giorni ha ricevuto in regalo dall’IMS una nuova Chevy Equinox bianca full optional in sostituzione della precedente vettura, “Snowball”, ribattezzata “Snowball 2”.

Il programma del sabato prevede il secondo turno di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 9.45 AM ET ed alle 2.45 PM ET, le 20.45 nostrane, entrambe fruibili gratuitamente su IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series, WTHR13

I risultati delle Libere 1