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IndyCar – Nel weekend si torna a Thermal Club, ma stavolta conta davvero

Il Thermal Club si appresta ad ospitare nel weekend la sua seconda gara IndyCar. Dopo l’esperienza fuori campionato dello scorso anno però, questa volta si tratta di una gara valida a tutti gli effetti rispetto alla precedente 1$ Million Challenge.

Innanzi tutto, niente batterie più gara finale, ma una gara unica per i 5.000 fortunati che si accomoderanno nelle facilities predisposte sul circuito californiano posto, ricordiamo, nelle vicinanze di Palm Springs.

Variato leggermente anche il layout nella parte finale, anche se i piloti, che vi hanno provato in off-season, hanno già giudicato come “non definitive” le modifiche apportate, soprattutto in funzione degli scossoni che potrebbero recare malfunzionamenti all’unità ibrida.

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In ogni caso, un’occasione forse unica per vedere in azione le 27 monoposto full-season in un contesto particolare, che potrebbe non ripetersi in seguito, data anche la collocazione temporale recentemente assegnata al GP di Arlington, vale a dire il 15 marzo 2026.

Frattanto, un paio di news “minori” durante la settimana che riguardano entrambe il Rahal Letterman Lanigan.

Per primo l’ingaggio di Toby Sowery quale reserve e development driver. Il 28enne pilota britannico, attualmente impegnato in IMSA col Crowdstrike by APR, dopo tre stagioni in Indy NXT con l’highlight della vittoria in gara 2 a Portland nel 2019, anno in cui si è piazzato al terzo posto nella classifica finale, ha debuttato in IndyCar lo scorso anno col Dale Coyne Racing, disputando tre gare in cui si è messo in luce nonostante i mezzi a disposizione.

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Devlin DeFrancesco, attuale pilota full-season del team, ha invece lanciato un concorso per decidere la propria livrea alla prossima Indy 500 fra tre opzioni in gioco del main sponsor Dogecoin. DeFrancesco donerà personalmente 25.000 $ dei 100.000 che riceverà quale compenso in moneta virtuale dallo sponsor, alla Riley Children’s Foundation di Indianapolis.

Votando QUI è possibile fino al 25 marzo è anche possibile vincere un portafoglio di Dogecoin del valore di 1.000 $.

L’appuntamento in pista con l’IndyCar Series è per venerdí 21 marzo alle 6.30 PM ET, vale a dire le 23.30 italiane. Qualifiche alle 5.00 PM ET di sabato 22 e inizio della gara alle 3.00 PM ET, le 20.00 italiane, di domenica 23 marzo. Diretta della gara sui canali SkySport, mentre libere e qualifiche si potranno godere sulla piattaforma IndCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Rahal Letterman Lanigan

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IndyCar – Sato ci riprova a Indy. Intanto i team testano a Barber Park

Takuma Sato sarà della partita alla 109ma Indy 500. Il 48enne pilota giapponese, prenderà il via per la 16ma volta al Greatest spectacle in racing, vinta due volte nel 2017 e nel 2020.

Per la sesta volta sarà il Rahal Letterman Lanigan a mettergli a disposizione una vettura, la quarta DW12-Honda del team, che schiererà anche i full season Graham Rahal, Louis Foster e Devlin DeFrancesco.

“Sono molto emozionato di tornare alla 109a Indy 500 col Rahal Letterman Lanigan Racing”, ha affermato Sato. “Ancora una volta, un sentito ringraziamento a Bobby (Rahal), Mike (Lanigan), David (Letterman) e all’intera organizzazione per questa incredibile opportunità. Sono anche profondamente grato per il continuo supporto di AMADA come sponsor principale, insieme a Panasonic Automotive Systems, Niterra, Deloitte Tohmatsu, NAC, Honda, HRC e tutti i nostri fedeli sponsor.”

“La nuova vettura n.75 riprende il design storico di RLL con una nuova livrea rinnovata e dinamica: è assolutamente sbalorditiva. L’anno scorso è stata un’esperienza incredibile, riconnettersi con il team, e quest’anno, volti ancora più familiari si sono uniti allo sforzo, il che rende questo momento ancora più speciale e mi dà grande sicurezza. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro”.

Frattanto ben 19 dei 27 piloti che compongono la griglia dell’IndyCar Series in rappresentanza di otto squadre si sono ritrovati in settimana a Barber Park in vista della gara del 4 maggio. Assenti Chip Ganassi Racing, Andretti Global e Juncos Hollinger Racing.

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Non trattandosi di un cosiddetto Open Test, non sono disponibili crono ufficiali, ma il miglior tempo risulta essere stato segnato da Will Power su Pato O’Ward.

A completare la top five di giornata i due danesi, Christian Rasmussen e Christian Lundgaard, e Rinus VeeKay, a riprova della competitività del rinnovato pacchetto dell’Ed Carpenter Racing nel primo caso, e del buon adattamento del secondo in casa Arrow McLaren. Per l’olandese infine, capace di riportare in top ten una vettura di Dale Coyne a St.Pete da Portland 2023, una nuova iniezione di fiducia dopo aver faticato a trovare un sedile per la stagione.

Da segnalare un paio di incidenti che hanno visto protagonista Felix Rosenqvist, out in curva 2 al mattino sulla sua DW12-Honda e poi a muro in curva 1 nel pomeriggio. Nessuna apparente conseguenza fisica comunque per il pilota del Meyer Shank Racing.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series è previsto fra poco meno di due settimane al Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Palou-Dixon, uno-due Ganassi a St.Petersburg

Le strade di St.Petersburg sovvertono i pronostici della vigilia e premiano Alex Palou ed il Chip Ganassi Racing, che completa una doppietta con Scott Dixon. Il campione in carica, partito dall’ottava piazzola dopo una qualifica non eccezionale, è stato sicuramente avvantaggiato dall’insolito andamento della gara.

Dopo una prima neutralizzazione in partenza per il contatto che ha messo ko Nolan Siegel, toccato da Will Power quel tanto che basta per andare a muro, e l’incolpevole Louis Foster, regime di corsa libera infatti per tutto il resto della gara.

Ma proprio quell’unico evento ha generato la necessaria separazione, con tutta la seconda parte dello schieramento partita con le alternate a liberarsene immediatamente per passare alle black.

Davanti Scott McLaughlin, partito dalla pole, stava dominando davanti alle due monoposto del Meyer Shank Racing di Felix Rosenqvist e Marcus Armstrong, alla McLaren total papaya di Linus Lundqvist e ad Alexander Rossi, capace di rendere competitiva anche la monoposto dell’Ed Carpenter Racing. Il solo Pato O’Ward, scattato dalla 23ma piazzola, optava per un nuovo stint con le green dopo una foratura.

Il restart vedeva McLaughlin resistere allo svedese, mentre Colton Herta, partito malissimo, unico tra i primi con le alternate, iniziava a rimontare anche su Palou. In questa fase in evidenza anche Newgarden e Dixon, ad ereditare la leadership a fronte delle diverse strategie.

Al giro 44 la gara perdeva Armstrong, vittima di un problema al mozzo della posteriore sinistra, unico altro pilota che non vedrà il traguardo. Problemi anche per Herta che dovrà ripetere il rifornimento.

La svolta decisiva a tre quarti di gara, allorquando i leader provvisori capiscono di non potere più attendere una Full Course Yellow e decidono di limitare i danni montando il treno obbligatorio di alternate per ripassare presto alle prime. McLaughlin al termine rientra solamente P5..

Davanti a tutti Palou, il cui box ha eseguito un lavoro prezioso con l’undercut nei confronti di Dixon. Nel mezzo Newgarden, che nel finale insidierà senza riuscirci il catalano, perdendo peró addirittura la seconda piazza nelle ultime curve a favore del sei volte campione.

Dietro McLaughlin, risalito al quarto posto dopo l’ultima sosta di Rosenqvist, Kyle Kirkwood e Pato O’Ward, contro ogni pronostico il migliore dei piloti McLaren all’arrivo.

Ottima la nona posizione di Rinus VeeKay, alla prima gara col Dale Coyne Racing, mentre per quanto riguarda i colori italiani le DW12-Chevy di PREMA chiudono in P19 e P20 con il più esperto Callum Ilott invischiato nella strategia meno performante e Robert Shwartzman in fase di ambientamento.

L’IndyCar Series tornerà fra tre weekend, il 23 marzo, sul tracciato salotto del Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’ordine di arrivo

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IndyCar – McLaughlin torna in pole a St.Pete

Sarà Scott McLaughlin a partire dalla pole position nel season opener IndyCar di St.Petersburg. L’alfiere di Penske, alla nona partenza al palo nella serie, era stato sfortunato protagonista delle prime libere di venerdí andando a muro, ed ha segnato la migliore prestazione nella Firestone Fast Six con 59.4624, scavalcando Colton Herta, provvisorio leader.

Il pilota della DW12-Honda #26 aveva dominato il turno precedente, nel quale McLaughlin si era qualificato per il rotto della cuffia dopo aver primeggiato nella prima metà del round 1.

Risultato stratosferico per il Meyer Shank Racing, che occuperà l’intera seconda fila con Felix Rosenqvist ed il nuovo acquisto Marcus Armstrong, a riprova dell’efficacia della nuova partnership con Ganassi. I primi sei si chiudono con un altro neoacquisto, Christian Lundgaard della McLaren ed il sei volte campione della serie Scott Dixon.

Il campione in carica Alex Palou è uscito al secondo turno con l’ottavo tempo dietro a Marcus Ericsson, il migliore delle libere 2. Subito fuori invece Will Power, reduce da una sessione complicata a causa di un problema all’ibrido, out già al primo turno insieme a Pato O’Ward. La prima punta di McLaren partirà addirittura dalla 23ma piazzola.

A chiudere la Top Twelve Rinus VeeKay, l’ultimo pilota full season ad essere annunciato appena una settimana fa per Dale Coyne Racing, addirittura secondo nella graduatoria del mattino.

Buona prestazione per il deb Robert Shwartzman, a lungo fermo nelle libere 2 per problemi all’impianto radio, ma è andata assai peggio al suo compagno di squadra in PREMA, Callum Ilott, che andrà a chiudere lo schieramento che prenderà il via alle 18.00 italiane. Diretta a pagamento su SkySport e sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Kirkwood al top nelle prime libere di St.Petersburg

Finalmente l’IndyCar Series torna in pista in forma ufficiale e dopo la lunga attesa invernale lo fa nella consueta location di St.Petersburg.

La prima sessione di libere è stata suddivisa in due stint e ha visto Alex Palou al top nella prima parte di 45’, caratterizzata dall’utilizzo delle gomme primary, col tempo 1.01.210. Il campione in carica della serie ha preceduto il trio Penske, forte di novità contrattuali tra cui i nuovi management di Will Power e Josef Newgarden – con la A14 di Fernando Alonso e la KLUTCH di LeBron James rispettivamente – e l’estensione del contratto per Scott McLaughlin.

A seguire due sezioni di 10’ ciascuna per testare le gomme alternate, nuovamente marcate di verde. Piloti suddivisi per comodità dall’allocazione al pit ad esclusione dei rookies.

Se il precedente spin di 360 gradi in curva 3 da parte di Felix Rosenqvist non ha avuto effetti, in questa seconda parte del turno il suo nuovo compagno di squadra Marcus Armstrong ha generato la prima delle due red flag della giornata, pur chiudendo a filo del muro. Kyle Kirkwood protagonista con 1.00.441 su Palou e McLaughlin.

Quest’ultimo ha poi chiuso anticipatamente le ostilità picchiando alla solita curva 3. Dopo le necessarie operazioni di pulizia dei detriti è stato infine Colton Herta a segnare la migliore prestazione negli ultimi 10’ con 1.01.060, quarta prestazione globale di giornata.

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Ricordiamo che quest’anno abbiamo un team italiano, PREMA Racing, che cercheremo di seguire con attenzione. La sessione vede Callum Ilott in P18 ed il deb Robert Shwartzman (nella foto) in P24 sui 27 full-season IndyCar.

Il programma del weekend prosegue con la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.00 AM ET e alle 2.30 PM ET, vale a dire le 16.00 e le 20.30 italiane, entrambe godibili sulla piattaforma a pagamento IndyCar Live, che quest’anno si avvale dei contributi del nuovo partner televisivo FOX.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Power e Newgarden dominano i test di Sebring. Diverse novità in vista di St.Pete

La due giorni di test di Sebring è terminata con un uno-due Penske con Will Power autore della migliore prestazione nella mattinata di martedí con 52.2549 davanti al compagno di squadra Josef Newgarden, staccato di 65 millesimi sul circuito corto.

Terza prestazione per Pato O’Ward, il migliore della prima giornata, a un decimo, a precedere a sua volta Marcus Armstrong. Il neoacquisto del Meyer Shank Racing nella prima giornata è stato costretto al doppio impegno a causa di un malessere del compagno di squadra Felix Rosenqvist, il quale ha preso regolarmente la pista mercoledí.

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Bene PREMA con Callum Ilott autore dell’ottava prestazione ed il deb Robert Shwartzman 22mo. Migliore dei tre soli rookies però Jacob Abel, al volante della #51 del Dale Coyne Racing, 18mo, appena dietro la migliore delle due entry dell’Ed Carpenter Racing di Alexander Rossi. Livree totalmente rinnovate per le due DW12-Chevy grazie all’ingresso del nuovo partner Ted Gelov.

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Da segnalare un paio di contatti con le barriere, da parte di Nolan Siegel, fuori all’uscita di curva 7 nella seconda sessione, e di Scott Dixon. Il sei volte campione IndyCar ha praticamente saltato la prima giornata per un problema tecnico, sbattendo in curva 6 all’inizio della seconda, producendosi in seguito in 58 giri totali.

Diverse le novità in tema tecnico e sportivo in previsione della nuova stagione. In primis, cambia l’allocazione delle gomme Firestone per i circuiti stradali e cittadini da 6 prime e 4 alternate a 5 / 5, esclusa l’assai abrasiva pista del Thermal Club e l’Indy GP.

Nell’ambito del nuovo contratto televisivo con FOX Sports dovrebbero inoltre essere utilizzate le cosiddette Helmet Cam (o Camera Eye). L’idea, che verrà testata a Long Beach in prova, verrebbe poi portata in gara in uno dei successivi appuntamenti, Barber Park o l’Indy GP. Obiettivo, in caso di esperimento positivo, ovviamente la 109ma Indy 500.

Finalmente un aiuto per i team con l’introduzione di un nuovo flussometro, prodotto dalla Sentronics e già utilizzato in F1, IMSA e WEC, in grado di gestire al meglio flussi e consumi delle DW12.

Una novità anche nel cockpit, grazie alle segnalazioni anche delle bandiere gialle “locali” sul cruscotto delle vetture. Fino allo scorso anno, l’azione era limitata alle Full Course Yellow ed era gestita dalla direzione gara.

Ancora, la serie provvederà a requisire anche il seggiolino del pilota in caso di impatto oltre i 65G. Fino ad ora l’obbligo era riservato solamente alle cinture di sicurezza, al fine di verificarne le condizioni dopo l’impatto e migliorare cosí i già elevati standard di sicurezza della serie.

Niente da fare infine per le ruote in alluminio. La proposta di sostituire i consueti costosi cerchi in magnesio, emersa a inizio anno, è stata posticipata ad almeno il 2027, vale a dire alla sostituzione dell’attuale telaio.

L’appuntamento è per il season opener IndyCar in quel di St.Petersburg fra due weekend.

Piero Lonardo

Foto: Team Penske, Ed Carpenter Racing, IndyCar Series

I risultati dei test di Sebring

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IndyCar – VeeKay nuovo pilota di Dale Coyne

Rinus VeeKay sarà il secondo pilota del Dale Coyne Racing. Il 24enne olandese andrà a completare i ranghi dell’IndyCar Series 2025 sulla DW12-Honda #18, l’ultimo sedile full-season rimasto ancora libero.

In realtà questa news è stata leakata, probabilmente a causa di un errore del social media manager del team, e postata sui social da un gruppo, che attentamente ha individuato il refuso. Questo anche il motivo della “povertà dell’immagine di copertina.

VeeKay, il quale aveva già provato col team di Plainfield e sarà presente nei prossimi test di Sebring del 17-18 febbraio, ha disputato le sue prime cinque stagioni nella serie con l’Ed Carpenter Racing, conquistando una vittoria all’Indy GP del 2021, due pole position e 4 podi complessivi e andrà ad affiancare il runner-up dell’ultima Indy NXT, Jacon Abel.

Tutto è pronto quindi per il season opener di St.Petersburg, che prenderà il via venerdí 28 febbraio alle 3.00 PM ET, le 21.00 nostrane con le prime libere, Qualifiche sabato 1º marzo a partire dalle 2.30 PM ET e start della gara alle 12.00 PM ET di domenica 2 marzo. Diretta di qust’ultima garantita su SkySport.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Racing FB Group

Boles

IndyCar – Doug Boles nuovo presidente IndyCar: proviamo a capire perchè

Con una mossa inaspettata, Doug Boles è stato nominato presidente dell’IndyCar Series al posto di Jay Frye. Frye ricopriva questa carica da fine 2018, ma già nel 2015 svolgeva il compito di presidente delle competizioni ed operazioni della serie.

Sotto la gestione Frye sono avvenuti i tre cambiamenti più rilevanti nell’ambito della serie: l’adozione dell’aerokit unico nel 2018, l’introduzione dell’aeroscreen due anni dopo, ed infine il passaggio all’ibrido avvenuto la scorsa stagione. Nonostante quindi un decennio di miglioramenti significativi, la proprietà ha deciso di nominare al suo posto colui che era già presidente dell’Indianapolis Motor Speedway ad appena due settimane dall’inizio del campionato.

Nonostante al di sotto di Boles siano state promosse altre quattro figure che dovrebbero permettergli di adempiere a questo doppio impegno, difficile quindi comprendere perchè questo ulteriore incarico all’ex proprietario del Panther Racing, a capo dell’IMS dal lontano 2013.

Nel corso di una diretta Zoom di presentazione, volutamente ristretta a pochi addetti, il boss di Penske Entertainment, Mark Miles, ha seminato alcuni indizi. Qui di seguito alcune delle dichiarazioni:

“Crediamo che, dati i diversi anni di crescita a una cifra, ora abbiamo l’opportunità di accelerare davvero la crescita (dell’IndyCar), e penso che Doug sia la persona perfetta per guidarci in questo periodo con questa opportunità.”

“Doug è ben noto per essere uno dei migliori e più efficaci promoter ed addetti al marketing nelle corse, e l’IMS ne ha beneficiato attraverso la sua leadership. Essere in grado di applicare quelle competenze e quell’esperienza sia all’IMS che all’IndyCar ha molto senso”.

Evidente il richiamo – neppure tanto velato – al fatto che sotto il comando di Frye, nonostante le continue innovazioni al prodotto, non sono stati raggiunti gli obiettivi di crescita sperati. Ora, con il nuovo accordo televisivo con Fox, con tanto di commercial nei playoff dell’NFL (il grande nemico del calendario!) e persino nel SuperBowl, la serie vuole cercare di raggiungere quella visibilità e quel prestigio che Roger Penske in primis ritiene debba ricevere.

Forse però c’è anche dell’altro… questa la risposta alla domanda specifica, posta senza giri di parole da Marshall Pruett, veterano di Racer:

“Non entrerò nel dettaglio di come si sono svolte esattamente le cose con Jay. Ho iniziato questa call ringraziandolo, e lo dico sul serio, personalmente, per aver apprezzato di lavorare con lui. Penso che il fatto che non sia più con noi abbia creato questa opportunità, con Doug, di ampliare l’impatto, a partire dalla solida base che abbiamo nella competizione e nelle operazioni e di integrare maggiormente, abbattendone un po’ le barriere tra competizione ed operazioni ed il lato commerciale dello sport”.

E ancora: “Jay era più concentrato sulla competizione, sulle operazioni e sulla pista, e penso meno sugli altri aspetti commerciali dello sport. Doug, penso, è incredibilmente adatto a lavorare su entrambi i settori. Non ho ragionato in termini comparativi, ma so che può superare la sua categoria di peso (intesa in gergo pugilistico-ndr) in entrambi i settori”.

Un allontanamento ben poco amichevole quindi, e magari anche dettato dalla fretta di presentarsi “col vestito buono” alla Fox con un politico/commerciale del calibro di Boles invece che con un operativo come Frye.

Tra i compiti urgenti di cui Boles dovrà occuparsi, sicuramente il nuovo telaio, la cui introduzione è prevista nel 2027, ed apparentemente già fonte di forti perplessità, a fronte dei rendering diffusi ai proprietari dei team, perchè ritenuta troppo simile e quindi poco innovativa rispetto all’attuale DW12. Il nuovo telaio, ancora una volta prodotto da Dallara, avrebbe peraltro già iniziato i test alla galleria del vento.

Segue a ruota l’annoso tema del terzo motorista, in stallo anch’esso dal 2012. Vedremo se l’esperienza di Boles riuscirà a dare maggiore rilevanza mediatica alla serie cosí da irretire un partner capace di unirsi con successo ad Honda e Chevrolet.

Il nuovo presidente IndyCar sarà presente ai test ufficiali previsti il 17-18 febbraio a Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Indianapolis Motor Speedway

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IndyCar – Ecco le nuove livree di Andretti Global. Cindric, ruolo ridimensionato in Penske

Presentate poco fa le nuove livree di Andretti Global, con tanto di nuovi sponsor ad occupare le carrozzerie delle DW12-Honda #27 e #28 di Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson, mentre la #26 di Colton Herta rimane fedele ai colori noti.

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L’occasione è buona per fare il punto sui colori già presentati da altre squadre, quale il Juncos Hollinger Racing per Conor Daly e Sting Ray Robb.

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Presentata ufficialmente anche la rinnovata livrea del campione in carica, Alex Palou, del Chip Ganassi Racing.

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Nuovo logo infine per l’Ed Carpenter Racing, rinvigorito dall’iniezione di capitali di Ted Gelov, proprietario della Heartland Food.

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Erano invece noti da tempo i nuovi colori della #12 di Will Power. Proseguendo col Team Penske, di pochi giorni fa la notizia del ridimensionamento del ruolo di Tim Cindric. Il responsabile di tutta l’attività in pista, dopo 25 anni di onorato servizio ha deciso di ridurre il proprio committment alla sola presidenza del team IndyCar, con Ron Ruzewski quale direttore generale.

Michael Nelson e Jonathan Diuguid, rispettivamente responsabili dei programmi NASCAR ed Endurance con Porsche, d’ora in poi si rapporteranno direttamente a Roger Penske.

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“Ho vissuto il mio lavoro da sogno per gli ultimi 25 anni come leader generale dell’organizzazione Penske Racing”, ha affermato Cindric nel comunicato diffuso. “Ho avuto l’opportunità di lavorare con alcune delle persone migliori del settore, raggiungendo insieme molti traguardi. Ho deciso che ho bisogno di apportare un cambiamento che mi fornisca la flessibilità di cui ho bisogno in questa fase della mia carriera. Apprezzo la comprensione che Roger ha fornito durante le nostre conversazioni e sono sicuro che questo team continuerà ad avere successo poiché abbiamo un team di leadership collaudata in tutte le aree”.

Penske peraltro ha assunto recentemente anche la promozione del Big Machine Music City Grand Prix di Nashville, estendendo cosí ulteriormente il proprio raggio d’azione nella serie da lui posseduta.

Piero Lonardo

Foto: Andretti Global, JHR, Penske

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IndyCar – Primo positivo test per PREMA al Thermal Club

PREMA Racing ha finalmente calcato le piste con le due monoposto dedicate all’IndyCar Series. Il primo test si è svolto, come anticipato su queste pagine, al Thermal Club, circuito che quest’anno sarà sede della seconda gara valida ai fini del campionato dopo avere ospitato lo scorso marzo la Million Dollar Challenge.

Sulle due nuove DW12-Chevy si sono espressi i due piloti titolari Robert Shwartzman e Callum Ilott – quest’ultimo aveva già esperienza della pista avendovi corso con Arrow McLaren – compiendo complessivamente 104 tornate e chiudendo rispettivamente con la terza e la quarta prestazione a ridosso dei migliori tra i sei piloti presenti, capeggiati da Marcus Ericsson di Andretti Global.

Il programma del test, iniziato ovviamente dalle prime fasi di installazione e ambientamento, è poi proseguito provando diverse configurazioni di assetto per comprendere meglio la maneggevolezza e il comportamento dell’auto. Attenzione inoltre anche alle procedure di gara, inclusi pit-stop, in previsione del debutto del 2 marzo a St.Petersburg.

PREMA proseguirà il proprio programma di test giovedí prossimo presso il WeatherTech Raceway Laguna Seca.

Piero Lonardo

Foto: PREMA