Hertawin

IndyCar – Herta, finalmente vittoria a Laguna Seca

Colton Herta si aggiudica la penultima prova dell’IndyCar Series 2021 a Laguna Seca. Il 21enne non fallisce nella prova di casa, dove si era già affermato due anni or sono, e torna al successo dopo St.Petersburg, a modo suo, ancora una volta flag-to-flag, partendo dalla pole conquistata ieri.

L’unico pensiero forse glielo poteva dare il compagno di squadra Alexander Rossi, che ha tentato il tutto per tutto nel corso del secondo giro, avendo la peggio con un contatto in T4 che lo lasciava in fondo al gruppo.

Da quel momento la strategia della DW12-Honda #26 è stata perfetta, macinando giri veloci con le gomme red che sono durate la bellezza di 20 giri fino a rompere gli indugi con un gruppetto di doppiati al lap 60 per distanziare Alex Palou, che si piazza al secondo posto e consolida cosí la propria leadership in classifica.

Dopo Rossi, Palou ha avuto anche la fortuna di perdere anche Will Power, che pure gli partiva davanti, rallentato dal un problema di elettronica, ed ha gestito al meglio la situazione, evitando rischi inutili. La stessa tattica di Scott Dixon, che però ha dimostrato di avere meno passo del compagno di squadra e, nel cambiare la strategia per tentare il tutto per tutto in ottica titolo, si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, vale a dire dietro Takuma Sato in testacoda al Corkscrew.

Restando in tema titolo, Josef Newgarden dal canto suo non ha fatto tanto di meglio, terminando in P7 dopo una gara sulle 4 soste, ed ora sconta la bellezza di 48 punti da Palou, che confrontati ai 53 ottenibili matematicamente nel season finale di Long Beach rendono praticamente impossibile il threepeat per il nativo del Tennessee.

Compito invece ancora a portata – anche se non propriamente facilissimo – per Pato O’Ward, che chiude quinto. Il messicanino dell’Arrow McLaren SP (nel pre-gara l’annuncio del prolungamento della partnership sino al 2028 fra le due entità) ha fatto quel che ha potuto, in perenne difficoltà con le black, di cui ha però ha misteriosamente utilizzato ben tre treni durante la gara, traendo forse il massimo risultato possibile date le circostanze, e rimanendo in lotta a -35 punti. Se O’Ward non vincerà il titolo, non sarà certo per colpa di questa gara… in più il team deve forse pensare al ruolo da affidare ad uno spento Felix Rosenqvist nel 2022.

Eroe indiscusso di questa corsa Romain Grosjean, terzo a suon di sorpassi – alcuni anche oltre il limite, ne sa qualcosa Jimmie Johnson – dopo essere partito dalla 13ma piazzola, fino ad insidiare da vicino Palou, unico insieme ad Herta a condurre la gara in funzione delle diverse finestre di pitstop.

L’ultima delle vittime dell’ex-F1 è stato quel Graham Rahal sempre scontento di chi gli sta davanti, al settimo piazzamento nella top five dell’ennesima stagione del rilancio nel team di papà Bobby; rilancio che potrebbe avvenire il prossimo anno grazie ad Oliver Askew, ottimo P9 con la terza vettura dopo una splendida qualifica, nonostante qualche disattenzione di troppo ai box.

La lotta fra Palou e O’Ward si concluderà come noto il prossimo weekend a Long Beach, a partire da venerdí 24 settembre con le prime libere. Qualifiche sabato 25 e gara alle 3.30 PM ET – vale a dire le 21.30 italiane, di domenica 26.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IndyCar

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