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Palou

IndyCar – Palou non perdona neanche a Road America

Sesta vittoria stagionale di Alex Palou nell’IndyCar Series a Road America. Il catalano, questa volta in rosso, ha sfruttato al meglio ancora una volta la strategia del box Ganassi precedendo sul traguardo Felix Rosenqvist e Santino Ferrucci al termine di una gara difficile, in un circuito reso “hot” anche dalla temperatura esterna, inusuale per il Wisconsin anche a giugno. Gli amanti delle caution poi, non potranno lamentarsi della mancanza di neutralizzazioni, ben cinque.

Il polesitter Paul Foster ha resistito per quanto ha potuto – poco – agli assalti di Scott McLaughlin, il più concreto della pattuglia Penske, ancora orfana di vittorie in questo curioso 2025, e Palou, inizialmente scivolato di quattro posizioni, ha presto ristabilito le distanze, duellando senza esclusione di colpi con Will Power e Kyle Kirkwood che gli erano finiti davanti.

Scott Dixon, partito dalle retrovie, frattato aveva già intuito che la sua unica possibilità consisteva nel liberarsi al più presto delle black ed improntare una gara come fosse una lunga qualifica, magari sperando in qualche Yellow e, come altri tra cui Alexander Rossi, approfittava della prima caution, complice David Malukas, per togliersi il peso.

Alla strategia cercava di adattarsi anche Pato O’Ward, grazie alla seconda FCY generata dal crash in T12 da parte del polesitter della Indy 500, Robert Shwartzman.

Davanti Christian Lundgaard, nonostante l’attacco di Palou, andava ad incalzare il leader, disponendo facilmente pur’egli di Foster, ma la ghiotta occasione per il resto del gruppo di cambiare scarpe avveniva già al lap 10, stavolta grazie a Sting Ray Robb, lunghissimo sulle gomme a protezione di curva 5.

A nemmeno un quarto di gara quindi, Dixon vedeva già concretizzarsi la propria strategia davanti a O’Ward e a Rossi, mentre Palou dal canto suo doveva ancora avere a che fare con le vetture di Penske di Newgarden e McLaughlin.

L’ennesimo lungo in T5, stavolta a cura di Conor Daly, permetteva anche al gruppone di rifornire, e alla metà gara erano Kirkwood e Lundgaard a giocarsi il primato, a favore del danese, col connazionale Felix Rosenqvist ad avvantaggiarsi di un undercut alle loro spalle.

Nelle tre tornate successive si palesava l’ennesima debacle Penske, con Power in testacoda alla Canada Corner e Newgarden protagonista di un violento crash all’ultima curva, forse generato dalla rottura della sospensione posteriore sinistra.

Dixon quindi diventava artefice del proprio destino insieme a Rossi e a Palou, il quale come Rosenqvist e Kirkwood, riusciva a ritardare l’ultima sosta rispetto ai primi due. Nella vana attesa di un’ultima Caution, prima Rossi e poi Dixon saranno costretti ad uno splash nelle ultime tornate, lasciando Palou ancora una volta davanti a tutti davanti a Rosnqvist e a Santino Ferrucci, più abile di tutti nel risparmiare carburante del suo motore Chevy.

In generale una disfatta per i motori del farfallino, che piazzano i soli David Malukas e Nolan Siegel fra i primi dieci.

In classifica generale, al giro di boa della serie ora Palou conduce con ben 93 lunghezze su Kyle Kirkwood, il quale ha scavalcato Pato O’Ward, 17mo al traguardo, ora a quota -111; a seguire Scott Dixon e Felix Rosenqvist a -155.

Prossimo appuntamento con l’IndyCar Series fra due settimane a Mid-Ohio.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Louis Foster, prima pole a Road America

Le prestazioni altalenanti del Rahal Letterman Lanigan si concretizzano finalmente a Road America, dove Louis Foster conquista la prima pole position in carriera al termine della Firestone Fast Six col tempo di 1.44.5141.

Niente da fare per i due major contender, col leader Alex Palou a partire a fianco del rookie britannico e Kyle Kirkwood alle sue spalle.

L’attesa riscossa dei motori Chevrolet non si invece palesata, con Scott McLaughlin quale migliore delle vetture del Farfallino, autore della quarta prestazione davanti a Christian Lundgaard, al top nelle libere-2 e a Graham Rahal.

Fuori nell’ultimo taglio infatti sia Will Power, vincitore 2024, che Josef Newgarden, insieme a Pato O’Ward, ancora P2 in classifica generale, a Callum Ilott e a David Malukas, fuori dalla Top Six per appena 40 millesimi.

Sarà invece costretto a partire ancora una volta da dietro Scott Dixon, dalla 25ma piazzola, penalizzato per holding nei confronti di Devlin DeFrancesco.

Domenica la gara partirà alle 1.30 PM ET, le 19.30 italiane. Diretta tv sui canali SkySport ed sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Kirkwood al comando nelle prime libere a Road America

Kyle Kirkwood sembra determinato a mostrare i muscoli anche a Road America, sede del nono appuntamento dell’IndyCar Series 2025.

Il pilota di Andretti Global ha fissato i cronometri sull’1.44.9881 nel finale di una sessione disertata dai più nella prima parte allo scopo di risparmiare gomme.

Sempre grazie alle alternate, è Devlin de Francesco ad occupare la piazza d’onore di questo turno a 153 millesimi, davanti ad un manipolo di Chevy capitanate da Will Power, vincitore lo scorso anno.

A seguire le alre monoposto del Team Penske, nel 2024 protagoniste di un clamoroso un-due-tre al traguardo, di Josef Newgarden e Scott McLaughlin, insieme a Christian Lundgaard e David Malukas, con la migliore delle DW12 del Team Foyt.

Minor fortuna per il compagno di squadra Santino Ferrucci, protagonista di una delle due red flag insieme ad Alexander Rossi, mentre il leader indiscusso della serie, Alex Palou, ha ottenuto la nona prestazione.

Quest’oggi in programma la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.00 AM ET ed alle 2.30 PM ET, vale a dire le 20.30 nostrane, il tutto fruibile sulla piattaforma streaming IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Si interromperà la striscia vincente Honda a Road America?

Nel weekend torna in pista l’IndyCar Series con uno degli appuntamenti più attesi a Road America. Sull’iconico tracciato del Wisconsin si attende una riscossa delle vetture motorizzate Chevy dopo l’en plein Honda in questa stagione con Alex Palou e Kyle Kirkwood.

Ad avvalorare questa possibilità, dopo la debacle Penske di Gateway nonostante le migliori premesse, la storia recente, con due successi nelle ultime tre edizioni a cura di Will Power lo scorso anno nell’uno-due-tre Penske, e di Josef Newgarden nel 2022. Prima e nel mezzo, il solito Alex Palou, che ormai ha lasciato il segno ovunque.

Al giro di boa della serie, Palou vanta un vantaggio in classifica non incolmabile a priori nei confronti di Pato O’Ward e di Kirkwood, i due maggiori inseguitori, col messicano di McLaren ancora alla ricerca però del primo successo dopo quattro podi. Sarà anche determinante in quanti potranno frapporsi davanti al catalano nei prossimi appuntamenti; in tal senso potrebbe giocare a favore degli inseguitori la ritrovata competitività di squadre quali il Team Foyt e l’ECR.

L’azione in pista a Road America inizierà venerdí 20 giugno alle 4.30 PM ET, le 22.30 italiane, con le prime libere. Qualifiche sabato 21 alle 2.30 PM ET e start della gara alla 1.30 PM ET, le 19.30 nostrane, di domenica 22 giugno. Diretta di quest’ultima sui canali SkySport, mentre tutto il weekend sarà godibile in streaming sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Kirkwood, primo trionfo su ovale a Gateway

Successo di Kyle Kirkwood, il primo su ovale, al World Wide Technology Raceway. Il pilota di Andretti Global ha approfittato al meglio dell’ultima neutralizzazione, successiva alla lisciata a muro da parte di David Malukas, per installarsi al comando e conquistare la terza vittoria stagionale.

Sembrava dovesse essere una festa Penske e Chevy, invece le speranze del team del “Captain” si sono infrante nel peggiore dei modi. Fuori già al lap 4 il polesitter Will Power, Josef Newgarden è stato involontario protagonista di uno spettacolare incidente causato da Louis Foster, in testacoda sugli insidiosi marbles della parte alta del mini-ovale, centrato dal due volte campione.

Scott McLaughlin infine, in testa nella prima fase di gara e poi stabilmente nella top five, si è dovuto ritirare per un problema alla sospensione.

Le speranze del “farfallino” erano quindi affidate a David Malukas, primo leader al comando della gara, che però, insieme a McLaughlin, si rendeva protagonista di un episodio in pitlane che la direzione gara sanzionava con un drive-through.

Si arrivava cosí ad uno strepitoso finale in cui Kyle Kirkwood emergeva dopo che tutti gli altri contender erano costretti ad un splash conducendo per gli ultimi 5 giri fino alla bandiera a scacchi.

Scott Dixon, salito in cattedra prima dell’ultima caution, chiuderà quarto alle spalle di Pato O’Ward e Christian Rasmussen. Il danese dell’ECR è stato autore di una gara inverosimile, rimontando dalla 25ma piazzola a suon di sorpassi sulla high line.

Il sesto posto finale non premia invece Conor Daly, autore pur’egli di una gara maiuscola, coronata da uno spettacolare sorpasso su O’Ward. A Santino Ferrucci l’onore della quinta piazza al termine di una gara per una volta assai attenta. Da segnalare anche l’ottima top ten, nel giro dei primi, per Robert Shwartzman, rookie di PREMA.

Alex Palou infine, dopo uno start complicato, ha cercato di tenersi fuori dai guai ed ha chiuso all’ottavo posto. Il leader della classifica generale, autore comunque del giro più veloce, conduce ora con 335 punti contro i 262 di O’Ward ed i 260 di Kirkwood.

Prossimo appuntamento con l’IndyCar Series già il prossimo weekend a Road America, giro di boa della stagione 2025.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Power torna in pole a Gateway

Erano due anni che Will Power, recordman assoluto delle pole position IndyCar, non terminava davanti a tutti in qualifica, e al World Wide Technology Raceway, pista che lo ha visto protagonista spesso e volentieri, ha dominato la sessione, chiudendo, unico sui 27 piloti, oltre le 179 mph sui due giri con 180.329 mph.

Resurrezione totale del Team Penske – che in questa tormentata stagione ha raccolto solo podi bassi – ed in generale dei motori Chevy, che occupano tutta la top five. Al fianco di Power, alla 71ma pole in carriera, si piazza infatti Scott McLaughlin; David Malukas, col team alleato di AJ Foyt, occuperà la terza piazzola e Josef Newgarden, il migliore nelle prime libere, posposte per pioggia, la quinta. Nel mezzo, Pato O’Ward con la migliore delle McLaren.

A Marcus Armstrong, sesto tempo, la palma del migliore coi motori Honda, mentre Kyle Kirkwood, mattatore nell’ultimo round di Detroit, partirà dalla decima piazzola a fianco del leader Alex Palou.

La gara di Madison partirà alle 8.00 PM ET di domenica, vale a dire le 2 di notte italiane di lunedí. Diretta televisiva sui canali SkySport ed in streaming sulla piattaforma IndyCar Live

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche

Kyle Kirkwood_Detroit

IndyCar – Kirkwood ancora una volta re dei muretti a Detroit. Palou ko

Kyle Kirkwood si conferma ancora una volta il migliore nei circuiti cittadini trionfando a Detroit nel settimo round dell’IndyCar Series 2025.

Il portacolori di Andretti Global, partito dalla terza posizione dopo una qualifica complicata da una strisciata a muro, è stato coadiuvato al meglio dal box Andretti, che piazza anche Colton Herta sul gradino basso del podio alle spalle di uno straordinario Santino Ferrucci.

La gara ancora una volta è stata segnata dalle strategie e dalle Caution, ritornate prepotentemente tra gli spazi stretti del tracciato del Michigan dopo la quasi assenza nelle prime gare stagionali.

Decisivo, a posteriori, il sorpasso della #27 al lap 13 ai danni del compagno di squadra, appena uscito dal pit ed ostacolato da Nolan Siegel, il tutto dopo aver regolato in sequenza Alex Palou, autore di un altro spettacolare start, e Christian Lundgaard.

Siegel verrà poi “fatto fuori” da Scott McLaughlin – ancora una prestazione discutibile per lui – poche tornate dopo.

Il catalano, dominatore fin qui della serie, per la prima volta non ha visto la bandiera a scacchi, terminando a muro a seguito di un contatto da parte di David Malukas a tre quarti di gara.

Nel frattempo, erano stati Scott Dixon e Christian Rasmussen a gestire la corsa, tra i migliori nelle prime fasi con le black. Il sei volte campione sembrava quindi avviato a ripetere il copione dello scorso anno, ma non riusciva a capitalizzare con i successivi treni di gomme; lo svedese dal canto suo rovinava tutto lisciando il muro a gomme fredde. Strategie queste simili a quella di Will Power, il quale però, a differenza degli altri due, si era liberato subito delle alternate.

Tante le Caution dicevamo, e tante anche le defaillance ai mozzi. Vittime eccellenti Callum Ilott, rovinato nelle barriere a causa dell’anteriore sinistra mal fissata al lap 67, e addirittura l’intero  team RLL, ad iniziare da Devlin de Francesco, la cui ruota posteriore destra è stata ritrovata a vagare per il circuito, a seguire  Graham Rahal, fermo a lungo ai box durante il primo cambio, ed infine  soprattutto Louis Foster.

Al campione IndyNXT in carica, a 17 tornate dalla bandiera a scacchi, pare sia saltata l’intera sospensione anteriore destra, andando a muro a metà rettilineo per colpire l’incolpevole Felix Rosenqvist. Lo svedese ha avuto la peggio ed è stato trasportato, forse per un problema alle gambe, in barella al centro medico, ma è stato in seguito rilasciato.

Inevitabile la red flag per rimettere in sicurezza la pista; nello shootout finale Kirkwood, che aveva già regolato Santino Ferrucci, leader momentaneo grazie ad una terza sosta largamente anticipata, non aveva problemi ad allungare su Will Power e sulla #14 del Team Foyt nonostante un’ala anteriore danneggiata poche tornate prima durante il sorpasso di Kyffin Simpson.

Ferrucci dal canto suo si riprendeva di forza la seconda piazza su Power, che veniva poi passato anche da Herta; quest’ultimo però resisteva con gli ultimi residui di Push-To-Pass alla rimonta dell’australiano per regalare al pubblico del Michigan una all-american top three che non accadeva, a nostra memoria, dal 2020. A completare la top five, Kyffins Simpson, per una volta il migliore del Team Ganassi.

In classifica generale, Palou, nonostante la battuta d’arresto odierna, continua a condurre con 311 punti contro i 221 di Pato O’Ward, oggi settimo, ed i 209 di Kirkwood, fin qui unico altro vincitore oltre al leader.

Prossimo appuntamento per l‘IndyCar Series fra due settimane sull’ovale di Gateway.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Herta regola Malukas nelle qualifiche di Detroit

Prima pole position stagionale per Colton Herta sulle strade di Detroit. L’alfiere di Andretti Global ha ripetuto la prestazione dello scorso anno, dominando tutti i segmenti delle qualifiche, superando nel finale della Firestone Fast Six David Malukas, in gran forma con la vettura del Team Foyt, col tempo di 1.00.4779.

Seconda fila per Kyle Kirkwood, specialista dei circuiti cittadini, nonostante una lisciata a muro, e Christian Lundgaard, mentre Alex Palou ha ottenuto il sesto tempo dietro Graham Rahal, forte evidentemente dell’ennesima rivitalizzazione del team di famiglia grazie al recente ingresso di Jay Frye al posto di Steve Eriksen nel ruolo di presidente della squadra. La DW12-Honda #15 partirà comunque domani sei posizioni indietro per una penalità assegnata post-Indy 500.

Un altro recentissimo avvicendamento nelle fila in questo caso del Dale Coyne Racing, con l’ingresso di Michael Cannon e Mike Colliver, è risultato nel miglioramento delle prestazioni dei suoi piloti. Rinus VeeKay ha infatti sfiorato il turno finale, mentre Jacob Abel potrà finalmente lasciare il fondo dello schieramento per una più onorevole decima fila.

Ancora parziali delusioni, anche nella gara di casa, per il Team Penske. Josef Newgarden, protagonista di una toccata nel secondo gruppo del turno, partirà 24mo, mentre Will Power, al top nel Q1, si dovrà accontentare della quarta fila effettiva a fianco del teammate Scott McLaughlin.

Poco in evidenza anche il Meyer Shank Racing, con Marcus Armstrong penultimo nella top Twelve e Felix Rosenqvist fuori come il connazionale Marcus Ericsson, già al primo turno. Andretti Global frattanto ha reso noto di avere finalmente accettato le penalità della Indy 500 che hanno coinvolto proprio l’ex-F1 e Kirkwood.

Difficili le qualifiche anche delle altre vetture di Arrow McLaren, con Pato O’Ward appena nono nel proprio segmento e Nolan Siegel dead last per un problema all’accensione, dietro alle due vetture del Juncos Hollinger di Sting Ray Robb e Conor Daly. Per quest’ultimo un nuovo sponsor – pannoloni per adulti – collegato ad un ”incidente” avvenuto prima della partenza della Indy 500.

Lo start del Detroit GP domani alle 1.30 PM ET, le 18.30 nostrane. Diretta streaming su IndyCar Live e in tv sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Qualifiche

Kirkwood

IndyCar – Si prepara la rivincita degli Andretti a Detroit?

Andretti Global sugli scudi nelle libere del Detroit GP, settimo appuntamento dell’IndyCar Series 2025. Kyle Kirkwood e Colton Herta hanno infatti chiuso al top nelle due sessioni disputate.

Nella serata italiana di venerdí, Kirkwood, ricordiamo uno dei due piloti del team penalizzati nel post-gara della 109ma Indy 500, ha riportato la migliore prestazione, ottenuta nel più competitivo secondo gruppo di vetture degli 80’ complessivi di azione, di 1.01.7509 nonostante un contatto da parte di Will Power che lo ha costretto ai box per sostituire il posteriore della sua DW12-Honda.

L’australiano peraltro ha ottenuto il terzo tempo, a sandwich fra i compagni di squadra Scott McLaughlin e Josef Newgarden. David Malukas aveva chiuso davanti a tutti nel primo gruppo con l’undicesima prestazione.

Nelle libere 2 invece è stata la volta di Colton Herta a precedere tutti col tempo di 1.01.7823 davanti a McLaughlin e Kirkwood. Da segnalare la quarta prestazione da parte di Callum Ilott con la vettura #90 di PREMA in una sessione ancora una volta priva di incidenti di nota, anche se i “lunghi” sono stati tanti, vittima ieri anche Alex Palou. Solo posizioni di metà classifica fin qui per il dominatore della serie.

Appuntamento a fra poco per le qualifiche, godibili in streaming su IndyCar Live, alle 12.00 PM ET, le 18.00 italiane.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

05-29-NICS-Detroit-Preview

IndyCar – Si torna in pista a Detroit dopo i veleni di Indy

L’IndyCar Series va a chiudere il mese di maggio sulle strade di Detroit; dopo i veleni della Indy 500, culminati con le penalizzazioni pre-gara in casa Penske e terminata con quelle a posteriori di Ericsson, Kirkwood (Andretti Global ha nel frattempo presentato ricorso) ed Ilott, va alla ricerca di una ipotetica tranquillità in Michigan nel secondo appuntamento condiviso con l’IMSA.

Penskes

In campo le 27 vetture full-season, con qualche novità nelle livree Penske, per l’occasione tutte tendenti al rosso nella gara di casa. Difficile il compito per tutti coloro che non si chiamano Alex Palou, ormai padrone incontrastato della serie e avviato, nonostante siamo solo alla sesta gara di diciassette, verso il quarto titolo, terzo consecutivo.

A complicare la vita ad uno dei major contender, Scott Dixon, attualmente in P6 in classifica generale, ancorchè doppiato a livello di punteggio dal compagno di squadra, anche una penalità di sei posizioni in griglia per aver utilizzato il quinto motore Honda dopo le rotture nelle prove della Indy 500.

Identica penalità anche a Graham Rahal, ma in questo caso per aver sostituito il proprio motore, seppure non oggetto di riparazioni.

Le ostilità in pista inizieranno alle 3.00 PM ET, le 21.00 italiane, di venerdí 30 maggio. Qualifiche alle 12.00 PM ET di sabato 31 e start della gara alle 12.30 PM ET, le 18.30 italiane, di domenica 1º giugno. Diretta streaming dell’intero weekend su IndyCar Live, mentre la corsa sarà visibile sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series