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Indy Lights – Pronto il ritorno nel 2021 con ben 20 gare

Annunciato in giornata il calendario dell’Indy Lights Series 2021. La serie cadetta delle monoposto statunitensi ha come noto dovuto subire lo stop completo nella stagione 2020, formalmente causa COVID. Era però già nota in partenza la crisi di full season entry che lo scorso anno ha portato a griglie quasi sempre sotto le 10 unità nonostante la spettacolarità delle gare ed il valore dei partecipanti più accreditati.

Nel 2021 si ripartirà innanzi tutto con quel montepremi innalzato a quasi 1,3 milioni di $ per il vincitore, quale primo atto per incentivare la serie da parte del presidente entrante dell’IndyCar Series e dell’IMS, Roger Penske, il quale nei giorni scorsi ha caldeggiato senza mezzi termini la proposta che l’Indy Lights venga popolata da tutti team della serie maggiore, particolarmente dalle tre squadre principali, Andretti (l’unica già presente), Ganassi, e appunto Penske, similmente a quanto accade ora nella FIA F2.

La prova generale di questo nuovo assetto potrebbe avvenire già prima della pausa invernale, nell’ambito di un evento, ancora da confermare, da tenersi presso l’infield di Indianapolis, dove dovrebbero essere testati anche i nuovi Halo che equipaggeranno le Dallara IL-15.

La schedule 2021 dell’Indy Lights Series consta di ben 20 appuntamenti, tutti doubleheader, partendo da St.Petersburg per poi proseguire sul circuito stradale di Indianapolis, lungo il cammino della serie maggiore, poi Detroit, di ritorno dal 2012, Road America, Mid-Ohio, Toronto, Gateway, Portland, Laguna Seca ed un’ultima venue ancora da scoprire (TBA).

In evidenza, negativamente, l’assenza della Freedom 100, tradizionale appuntamento presso l’IMS, che lascia Gateway quale unico ovale, almeno per ora, in calendario.

Rilasciati anche i calendari delle altre serie della Road to Indy, la Indy Pro 2000 e la USF 2000, entrambi di 18 gare ciascuno. Le monoposto Tatuus PM-18 ed USF-17, che quest’anno non hanno subito lo stop delle “cugine”, resteranno eleggibili fino alla fine del 2026, anche se l’adozione dell’Halo in questo caso slitterà al 2022.

Niente Detroit per i due primi scalini della filiera, né Portland, ma Barber Park, più il ritorno del Lucas Oil Raceway e del New Jersey Motorsports Park, già presenti nel calendario 2020, che ha visto il successo di Sting Ray Robb e di Christian Rasmussen rispettivamente. L’ultimo weekend, quello entrante di St.Petersburg, sarà infatti ininfluente per la vittoria finale.

Nel season finale della Florida il campione Indy Lights uscente, Oliver Askew, è stato confermato per l’ultima gara dell’IndyCar Series 2020 al volante della Arrow McLaren SP dopo i problemi fisici che lo hanno tenuto lontano all’Harvest GP.

Ricordiamo che tra i 24 piloti iscritti figura anche quello Scott McLaughlin candidato ad un sedile fisso il prossimo anno nel team del Captain, a dar man forte a Josef Newgarden nei confronti del capoclassifica Scott Dixon.

Appuntamento in pista sulle strade della Florida a partire da sabato 24 ottobre alle 10.55 AM con le prove libere. Qualifiche dalle 3.05 PM sempre di sabato e gara domenica 25 dalle 2.20 PM.

Piero Lonardo

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