Dix_Carb

IndyCar – Indy, 105 e non sentirli!

In realtà sono alcuni piú di 105, perché la prima Indy 500, peraltro la prima gara automobilistica in circuito, si è corsa nel 1911 – Monza arriverà solamente undici anni dopo, nel 1922 – fermandosi solamente per le due guerre mondiali, nel 1917-1918 e dal 1942 al ’45.

Sono cinque anni che non vince un rookie (Alexander Rossi l’ultimo nel 2016) e, per quanto la schiera dei giovani piloti sia ben rappresentata nelle posizioni di testa della griglia, solo Scott McLaughlin e Pietro Fittipaldi potranno eventualmente fregiarsi di questa particolarità, anche se Rinus VeeKay, Colton Herta e  Pato O’Ward hanno le carte in regola per scalzare dalla statistica dei piú giovane vincitore Troy Ruttmann, trionfatore nel 1952 a 22 anni ed 80 giorni.

C’è ancora invece tempo per veterani quali il polesitter, Scott Dixon, Juan Pablo Montoya, Helio Castroneves e Tony Kanaan per superare il record di Al Unser, vincitore della sua quarta 500 Miglia nel 1987 a 47 anni e 360 giorni. I due brasiliani porteranno sulla macchina il ricordo di Andrè Ribeiro, il driver connazionale scomparso in questi giorni a 55 anni dopo una lunga malattia.

Castr_Ribeiro

Per la prima volta inoltre al muretto sarà presente una crew comprendente ben quattro esponenti del gentil sesso, oltre al driver Simona de Silvestro; ovviamente stiamo parlando del Paretta Autosport.

Parettas

Le ultime prove libere del venerdí, il cosiddetto Carb Day, sono state peraltro un succoso antipasto alla gara, con la bellezza di 2353 giri percorsi dalle 33 vetture dopo un lungo ritardo per pioggia, col meteo che ha comportato anche una fine leggermente anticipata della sessione.

Ancora una volta davanti a tutti proprio Dixon, che oltre ad essere il campione in carica della serie ne è anche il capoclassifica 2021, che si candida prepotentemente al suo secondo successo dopo quello di 13 anni fa, propiziato pure dalla pole position, anche se nel frattempo il neozelandese ne aveva conquistate altre due. Dixon è anche alla testa delle quotazioni dei bookmakers davanti ad Herta e a O’Ward.

In evidenza nuovamente anche le vetture del Team Penske, che al contrario avevano brillato poco nelle qualifiche. Tutti e quattro gli alfieri del “Captain”: Simon Pagenaud, Josef Newgarden, Will Power e Scott McLaughlin risultano infatti all’interno della top ten di venerdí, che si completa con Conor Daly, P4, il redivivo Marco Andretti, appena dietro, ed altri due ex-vincitori dei nove qualificati, Tony Kanaan e Takuma Sato, che chiudono la lista dei primi dieci.

Tutto è pronto per domenica alle ore 11 AM ET, le 17 italiane, per la green flag che verrà data dall’attore Milo Ventimiglia davanti ad un pubblico di circa 135.000 anime (il 40% della capienza dell’IMS). Telecronaca in diretta e in italiano su DAZN, ovviamente a pagamento.

Piero Lonardo

I risultati del Carb Day

La griglia di partenza della 105ma Indy 500

Foto: IndyCar

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