Alex Palou sigla una vittoria dominante a Barber Park, la terza nelle quattro gare fin qui disputate dell’IndyCar Series. Ad aiutare il catalano di Chip Ganassi, l’ennesima gara senza neutralizzazioni (l’ultima risale al primo giro di St.Petersburg) in una pista dove notoriamente è difficile passare.
Il capoclassifica, come metà dello schieramento, è partito con le alternate, e si è subito involato seguito, come nell’ordine della qualifica, da Scott McLaughlin, pure con le “red”, Colton Herta e Will Power, mentre Rinus VeeKay cedeva subito a Nolan Siegel, a guidare il terzetto di Arrow McLaren composto da Christian Lundgaard e Pato O’Ward.
Il danese, partito con la strategia alternativa come i compagni di squadra, è stato l’unico ad approfittarne, anticipando le prime due soste sino a ritrovarsi alle spalle del leader, senza comunque avere possibilità di impensierire la DW12-Honda #10, che a parte 9 giri complessivi, in coincidenza delle soste, ha mantenuto saldamente il comando della gara fino al termine delle 90 tornate previste.
Per McLaughlin, trionfatore delle ultime due edizioni del GP of Alabama, la soddisfazione di tornare a podio, il primo di quest’anno, davanti a Veekay, abile a tenersi dietro Power, mentre Herta, che ad un certo punto è stato il major contender del campione in carica, ha terminato solamente in P7 a causa dell’ennesima sosta poco performante della crew Andretti, alle spalle di O’Ward.
Poco appariscente ma impressionante la rimonta di Scott Dixon dalla 26ma piazzola alla 12ma posizione, mentre i tre rookies questa volta non hanno assolutamente brillato, e vanno a chiudere lo schieramento dei 27, tutti al traguardo.
Palou ora conduce in classifica generale con 196 punti contro i 136 di Lundgaard ed i 127 di Kirkwood, tre settimane fa imprendibile fra i muretti di Long Beach ma oggi assolutamente impalpabile.
Per una volta non c’è molto altro da dire: il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series il GP di Indianapolis già sabato prossimo 10 maggio, antipasto della 109ma Indy 500.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series