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IndyCar – Rossi spezza il sortilegio ad Indianapolis. Power, terzo, sale in cattedra

Alexander Rossi ce l’ha fatta a spezzare la maledizione che sembrava seguirlo nelle ultime tre stagioni e finalmente torna ad aggiudicarsi una gara dell’IndyCar Series, il Gallagher Grand Prix di Indianapolis.

Rossi ha approfittato della defaillance tecnica del compagno di squadra Colton Herta, che qui a maggio aveva trionfato sotto una pioggia torrenziale, il quale si è dovuto fermare per un non meglio precisato al cambio al lap 42, per dominare fino alla bandiera a scacchi, conquistando la prima vittoria da Road America 2019.

A differenza della gara primaverile, questa volta si è corso in un clima favorevole con cieli tersi e temperature estive che hanno favorito i duelli e lo spettacolo, anche se come al solito l’impegnativo tracciato stradale ricavato dall’ovale più famoso del pianeta ha messo a dura prova freni e gomme. Curiosamente però, solo Simon Pagenaud si è unito ad Herta nella lista dei ritirati, tra l’altro per un inconsueto errore di valutazione del carburante che lo ha lasciato fermo alla 34ma tornata.

Dietro Rossi si sono classificati il sempre più consistente rookie Christian Lundgaard, che qui aveva impressionato all’esordio lo scorso anno, garantendo il miglior risultato stagionale all’RLL, e Will Power, che col risultato odierno balza in testa alla classifica generale scalzando Marcus Ericsson.

L’australiano, che aveva iniziato la gara non proprio benissimo, procurando il contatto che ha tolto di mezzo dalle prime posizioni Pato O’Ward, ha preceduto a sua volta i compagni di squadra Scott McLaughlin e Josef Newgarden, entrambi protagonisti delle posizioni di vertice. Newgarden ricordiamo era stato dichiarato abile solamente ieri mattina dopo il terribile crash in Iowa di domenica scorsa.

In generale le vetture del Team Ganassi hanno sofferto oltremodo, con Scott Dixon che ancora una volta si è dimostrato il migliore dei suoi, terminando in ottava piazza davanti al polesitter Felix Rosenqvist, scivolato nelle retrovie dopo una pessima prima sosta, ad Alex Palou, decimo e ad Ericsson, P11. Sia Dixon che Ericsson ricordiamo dovevano supplire ad una pessima posizione di partenza.

Nel mezzo Rinus VeeKay, sesto, e Graham Rahal, settimo, a completare la giornata positiva del team di famiglia.

Ericsson ora insegue in classifica generale Power con 9 punti di svantaggio; a seguire Newgarden, che nonostante le ben quattro vittorie stagionali sconta 32 lunghezze sul compagno di squadra, Dixon a -38 e O’Ward a -46.

La convulsa schedule estiva dell’IndyCar prevede per il prossimo weekend il ritorno sulle strade di Nashville per il quart’ultimo atto del 2022.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Rosenqvist, re delle qualifiche ad Indianapolis

Felix Rosenqvist ha sempre avuto un ottimo feeling con l’Indianapolis Motor Speedway, particolarmente con lo stradale, dove ha siglato la prima pole position in carriera nel 2019. Oggi lo svedese dell’Arrow McLaren SP si è ripetuto, dominando la Firestone Fast Six del Gallagher Grand Prix col tempo di 1.10.2265, precedendo il probabile compagno di squadra futuro Alexander Rossi.

Il team di Zak Brown e Sam Schmidt ha rischiato una storica prima fila con Pato O’Ward, scavalcato da Rossi per un decimo nel finale del Q3, cui hanno avuto accesso anche Will Power, Josef Newgarden e Christian Lundgaard. I tre hanno terminato nell’ordine, con Power ancora ad una lunghezza dal polesitter all-time Mario Andretti e Newgarden dichiarato abile dallo staff medico dell’IMS dopo l’unica sessione di libere del mattino, dove ha terminato alle spalle di Rossi.

Lundgaard dal canto suo si conferma rookie da tenere d’occhio, a proprio agio nell’infield dell’Indiana, dove al debutto lo scorso anno aveva conquistato addirittura la quarta piazzola.

Tra gli scontenti di giornata innanzi tutto Marcus Ericsson, fermato precauzionalmente dal team Ganassi appena dopo due curve; tra i compagni di squadra anche Scott Dixon non ha passato la prima tagliola, mentre è andata meglio ad Alex Palou, appena fuori dai primi sei. Curiosamente i due gruppi in cui è stato diviso il primo turno hanno raggruppato i piloti – in maniera del tutto casuale, dato che la suddivisione è stata effettuata in base ai tempi delle libere – per squadra.

Male, a parte Rossi, il resto dell’Andretti Autosport, con Romain Grosjean, che ha consolidato qui con la pole del 2021 il proprio status IndyCar, che scatterà dall’undicesima fila per problemi ai freni della sua DW12-Honda. Anche il vincitore della lotteria bagnata di maggio, Colton Herta, non è arrivato alla Fast Six, lamentando, come peraltro l’enfant du pays Conor Daly, problemi di degrado alle Firestone alternate.

Menzione per David Malukas, ultimamente sempre consistente in qualifica, P10.

La gara sarà disponibile per la visione sui soliti canali a pagamento Sky, a partire dalle e 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane, di sabato 30.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Newgarden ci sarà, Ilott prosegue. Palou, citato in causa, sogna la F1

Josef Newgarden è stato dichiarato abile dai medici dell’Indianapolis Motor Speedway ad affrontare la pista venerdí per le prove libere del Gallagher Grand Prix. Ricordiamo che il due volte campione IndyCar, dopo l’incidente di domenica allo Iowa Speedway, è stato costretto al ricovero presso il MercyOne Des Moines Medical Center a seguito di uno svenimento e successiva caduta.

Santino Ferrucci, presente ad Indianapolis per la concomitante gara NASCAR, rimane comunque a disposizione del Team Penske qualora i medici, che si sono riservati di controllare nuovamente le condizioni di Newgarden al termine delle libere, non dovessero dare l’assenso necessario alla prosecuzione del weekend da parte del pilota di Nashville.

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Frattanto un’altra tessera di questa silly season cosí anticipata va a porsi in loco, con Callum Ilott confermato dal Juncos Hollinger Racing con un contratto pluriennale. Il talentino inglese era nel mirino di diversi top team, fra cui Andretti, che pare chiuderà anticipatamente il proprio rapporto con Devlin DeFrancesco, e Ganassi, che dovrà capire cosa fare per il dopo-Palou.

Il team Ganassi infatti ha provveduto in settimana a fare causa al pilota spagnolo, reo di aver firmato per McLaren nonostante un contratto in corso col team. Ryan Hunter-Reay, reserve driver, non dovrebbe essere chiamato per ora in causa, e lo stesso Palou ha confermato ad alcuni media che il lavoro prosegue – attenzioni dei media a parte – nella normalità.

Ieri però è stato distribuito un comunicato da parte di Rachel E. Epstein, del team legale di Palou, nel quale deplora le azioni effettuate da parte del Chip Ganassi Racing, in quanto impedirebbero al pilota di competere in Formula 1, che, come già riportato su queste pagine, sarebbe il vero obiettivo anche di McLaren Racing, in sostituzione di Daniel Ricciardo. Vedremo come proseguirà la telenovela nelle prossime settimane.

Infine, dal punto di vista tecnico, la serie ha annunciato che i test sul sistema ibrido, che dovrebbe essere adottato a partire dal 2024, sono stati spostati nella off-season invece che alla fine del mese corrente.

La motivazione ufficiale risiederebbe nella difficoltà di adattamento del sistema MAHLE al basamento dei V6 biturbo 2,4 litri di Honda e Chevrolet. Questa notizia però non ci coglie comunque di sorpresa, in quanto l’interesse reale per queste unità sembra piú formale che pratico.

Appuntamento in pista per le libere del Gallagher Grand Prix alle 9.30 AM ET di venerdí; qualifiche alle 1.00 PM ET sempre di venerdí e start della gara sabato 30 alle 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane. Diretta in pay-tv sui canali Sky, ma anche per la prima volta sulla piattaforma gratuita IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

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IndyCar – Ferrucci in stand-by per Newgarden

Sarebbe Santino Ferrucci l’eventuale sostituto di Josef Newgarden qualora i medici dell’IndyCar non diano al pilota del Team Penske il nulla-osta a correre il prossimo weekend ad Indianapolis per il Gallagher Grand Prix.

Newgarden, ricoverato d’urgenza al MercyOne Des Moines Medical Center dopo uno svenimento e successiva caduta – nella quale si è procurato un taglio alla testa – dopo essere stato rilasciato dal centro medico dell’Iowa Speedway successivamente al crash di ieri, è stato rilasciato poco fa per tornare nella sua casa di Nashville.

Ferrucci, 43 partenze nell’IndyCar Series, quest’anno ha già corso per tre squadre differenti, il Rahal Letterman Lanigan in Texas per Jack Harvey, a Detroit per il Juncos Hollinger al posto di Callum Ilott, entrambi infortunati, mentre alla Indy 500 ha centrato ancora una volta la top ten (quattro su quattro) col Dreyer & Reinbold.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

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IndyCar – Iowa bis: Newgarden ko, O’Ward si rilancia

Dopo la gara di ieri tutti pensavano che Josef Newgarden sarebbe uscito dal doppio appuntamento in Iowa in testa alla classifica dell’IndyCar Series; invece al successo di ieri è succeduto un DNF per un duro contatto a muro, forse per una rara defaillance tecnica della DW12-Chevy #2.

La vittoria della “gara lunga” è andata quindi a Pato O’Ward, secondo ieri, che ha ereditato la leadership al giro 241. Al messicanino dell’Arrow McLaren SP, alla quarta vittoria di sempre, la seconda in stagione, devono aver fatto bene le recenti polemiche sulla composizione del team nel 2023, rumors che hanno già infiammato il compagno di squadra Felix Rosenqvist, oggi settimo dopo il crash di sabato.

Dietro O’Ward come ieri un Will Power sempre più proteso verso il successo finale, anche se proprio come nella “250”, ha dovuto cedere al compagno di squadra, che ha trovato la sua via al lap 84, grazie anche ad un Romain Grosjean forse ancora scevro sul modo di fare sugli ovali. Ad ogni modo, il francese ha portato a casa anche oggi il miglior risultato per l’Andretti Autosport, con la sua nona posizione finale.

Scott McLaughlin dal canto suo ha dimostrato lo stato di forma del Team Penske col gradino passo del podio, davanti al terzetto Ganassi condotto dall’inossidabile Scott Dixon – partito ricordiamo dalla 18ma piazzola per la sua 300ma partenza consecutiva – seguito da uno spettacolare Jimmie Johnson (ma perchè lo scorso anno ha saltato gli ovali, continuiamo a domandarci?) e dall’ancora leader Marcus Ericsson, cui i due teammates quest’oggi han rubato punti preziosi. Solo P13 per Alex Palou invece, intruppato tra i doppiati.

Il titolo di rookie di giornata va a David Malukas, ottavo, con Christian Lundgaard che ha dovuto fermarsi prima della metà gara per problemi tecnici e Kyle Kirkwood ha chiuso ancora una volta anticipatamente a muro. Da domandarsi invece cosa succederebbe se Callum Ilott riuscisse a qualificarsi anche sugli ovali in migliore posizione, visto che anche oggi ha guadagnato ben undici posizioni dallo schieramento di partenza, terminando in P11.

In classifica generale, Ericsson vede il proprio vantaggio sul secondo classificato, che torna ad essere Power, ridursi a sole 8 lunghezze. Newgarden segue a -34 a pari punti con Dixon, appena due punti in più del vincitore odierno, che scavalca Palou.

La convulsa schedule estiva dell’IndyCar Series prevede il ritorno all’Indianapolis Motor Speedway per il Gallagher Grand Prix già il prossimo weekend.

UPDATE: Ore dopo il termine della gara, dopo essere stato rilasciato dal centro medico dell’Iowa Speedway, Josef Newgarden ha perso conoscenza, e cadendo si è procurato un taglio dietro la testa. A causa del traffico intenso intorno al circuito, il pilota è stato trasportato in elicottero in ospedale per ulteriori accertamenti, che sono risultati negativi. Newgarden è stato comunque trattenuto in osservazione per la notte. 

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Newgarden batte 4 in Iowa

Josef Newgarden sembra determinato a rincorrere il suo terzo titolo IndyCar ed in Iowa ha posto il quarto sigillo di questa stagione, vincendo la prima delle due gare del doubleheader.

Il sorpasso decisivo al lap 23 sul compagno di squadra Will Power, che lo aveva scalzato dalla pole position qualche ora prima, per non voltarsi indietro sostanzialmente fino alla bandiera a scacchi nonostante il forcing finale di Pato O’Ward, che nell’ultima porzione di gara ha avuto a sua volta la meglio su Power.

Tutti i protagonisti della classifica generale hanno terminato fra i primi, compreso il trio di vetture del team Ganassi, con Scott Dixon quinto davanti ad Alex Palou e Marcus Ericsson poco dietro in P8. Il leader della serie ha post rimedio ad una qualifica non esaltante andando subito all’attacco, fino a ricoprire addirittura la piazza d’onore.

Ma il pilota più in palla della squadra per lunghi tratti è sembrato essere Jimmie Johnson, il cui 11mo posto finale rispecchia a fatica la perseveranza ed il carattere del 7 volte campione NASCAR, nuovamente a proprio agio in pista,  come in Texas, su di un ovale.

Nel mezzo, un Rinus VeeKay rinato (P4) per la gioia del rientrante patron Ed Carpenter, uno dei due soli ritirati della gara insieme a Felix Rosenqvist, entrambi a muro. Sfortuna nera anche per Colton Herta, frenato da un problema di elettronica dopo una robusta rimonta nelle fasi iniziali, e per Scott McLaughlin, rallentato nel finale da una ruota mal fissata e dalla necessaria sosta extra.

Completano la top ten Romain Grosjean, alla fine il migliore in casa Andretti, settimo, ed il duo del team “di casa”, grazie allo sponsor della manifestazione, Christian Lundgaard e Graham Rahal. Menzione speciale per Callum Ilott, risalito fino alla dodicesima piazza dalla 22ma piazzola di partenza.

In classifica generale, Ericsson ora conduce con 15 punti di vantaggio su Newgarden e 22 su Power. OWard dal canto suo si rilancia in sesta posizione, alle calcagna di Palou e Dixon.

Domani si ricomincia alle 3.00 PM ET, vale a dire le 21 nostrane. Sempre diretta streaming a pagamento sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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Indy Lights – Tra i due litiganti in Iowa gode McElrea

Hunter McElrea a 25 giri dal termine sembrava aver perso tutto il buono fatto fino a quel momento all’Iowa Speedway. L’alfiere dell’Andretti Autosport, che veniva dal primo successo nell’Indy Lights Series a Mid-Ohio, nell’unica Full Course Yellow della gara, propiziata dal contatto a muro di James Roe, nel restart al giro 50 di 75 andava largo in curva 1 perdendo la leadership garantita dalle qualifiche del mattino.

Linus Lundqvist, che aveva già tentato un paio di volte il sorpasso in regime di corsa libera, si trovava cosí su un piatto d’argento la quinta vittoria nella serie, ma il leader in classifica non aveva fatto i conti con Matthew Brabham.

Il figlio e nipote d’arte, risalito a suon di sorpassi dall’ottava piazzola, ingaggiava un furioso duello con Lundqvist, che terminava con l’australiano schiacciato a muro a 4 sole tornate dalla bandiera a scacchi.

Brabham, con l’ala anteriore visibilmente danneggiata, riusciva a terminare in quarta posizione all’arrivo, preceduto da Lundqvist, McElrea e Sting Ray Robb, ma la direzione gara considerava la manovra di Lundqvist come avoidable contact, declassandolo di 3 posizioni, promuovendo cosí sul podio McElrea, Christian Rasmussen, autore di una gara tutta d’attacco, e lo stesso Brabham. Completa la top five Sting Ray Robb, che con il danese ha lottato per tutta la prima parte di gara.

Solo P11 per il protegè del Team Ganassi Kyffin Simpson, che ha lasciato il TJ Speed Motorsports per l’HMD, poco dietro Benjamin Pedersen, fino ad oggi terzo in classifica generale, nono dopo un grosso salvataggio nelle prime fasi di gara.

Classifica dell’Indy Lights Series che, a cinque gare dal termine della stagione, vede il vantaggio di Ludnqvist ridursi a soli 77 punti su McElrea, che diventa il major contender. Seguono Robb a -90 e Brabham a -94. La serie cadetta tornerà il 7 agosto per il suo debutto sulle strade di Nashville.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Foto: Indy Lights

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IndyCar – Power, doppia pole in Iowa e record più vicino

Per il vice-recordman all-time della pole position IndyCar, Will Power, il doubleheader dell’Iowa Speedway era un’occasione troppo ghiotta per incrementare il proprio record, ed infatti dominando le qualifiche che mediante i due giri veloci previsti assegnavano la griglia di partenza delle due gare in programma, si è portato ad una sola lunghezza da Mario Andretti con le pole position numero 65 e 66 della sua carriera.

Con i due giri sprint alla media di 178.130 e 177.944 mph Power, che è stato anche il migliore nell’unica sessione di libere tenutasi venerdí, ha superato il compagno di squadra Josef Newgarden, che lo affiancherà sia nella “250” di stasera che domani nella più lunga 300 (dal numero di giri da percorrere) sul triovale di 0,875 miglia.

Nel Team Penske, solo Scott McLaughlin è rimasto leggermente dietro, e partirà in P5 ed in P6 rispettivamente, davanti a Jack Harvey, il migliore del RLL il cui sponsor è il main sponsor dell’evento. Nel mezzo, Colton Herta, capace di migliorarsi nella seconda tornata al punto di conquistare la pole provvisoria ai danni di Conor Daly, il quale stava accarezzando il sogno di ripetere l’impresa del 2020 – ricordiamo che lo scorso anno non si è corso in Iowa – dove siglò la sua prima partenza al palo per gara 1. A seguire le due vetture del Dale Coyne Racing di David Malukas, P6 in gara 1, e Takuma Sato, P5 in gara 2, con Pato O’Ward a fare capolino in seconda fila nella 250.

Deludente il leader in classifica Marcus Ericsson, appena P12 e P15, cosi come il recente vincitore di Toronto, Scott Dixon, tredicesijmo e diciottesimo; meglio di loro complessivamente Jimmie Johnson e “l’oggetto del desiderio” Alex Palou. Non fa invece notizia la pessima qualifica di Graham Rahal.

Relativamente a Palou, nessuna notizia nella settimana seguente la gara di Toronto, anche se gli analisti più informati della categoria ipotizzano che lo spagnolo difficilmente sarà al via sulla DW12-Honda #10 il prossimo anno, indipendentemente da chi vincerà la disputa contrattuale tra Ganassi e McLaren.

Lo start della Hy-VeeDeals.com 250 nella serata italiana, alle 4.00 PM ET, pari alle 22 nostrane. Diretta streaming a pagamento sui canali Sky. Per la seconda gara del doubleheader bisognerà attendere domenica alle 3.00 PM ET.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche della Iowa 250

I risultati delle Qualifiche della Iowa 300

Dixon

IndyCar – Dixon nella storia a Toronto con la vittoria #52

Alla faccia di chi lo dava per bollito, Scott Dixon si aggiudica la sua 52ma vittoria di sempre nelle monoposto a ruote scoperte americane a Toronto, eguagliando il secondo migliore record appartenente a Mario Andretti.

Difficile dire quanto abbia influito sull’umore del Team Ganassi la querelle infrasettimanale riguardante il contratto di Alex Palou, ma fatto sta che il trio di piloti, oltre alla vittoria, la quarta sulla pista canadese che allunga anche la striscia di 18 stagioni con almeno una vittoria, del 6 volte campione, termina con un quintio ed un sesto posto per il capoclassifica Marcus Ericsson e lo stesso Palou.

Lo spagnolo, reduce da una qualifica disastrosa (P22 di 25) a causa di un problema tecnico, è stato protagonista di una strategia perfetta, cambiando le alternate per primo dopo appena 10 giri per poi proseguire con due lunghi stint sulle primary, insidiando più volte il compagno di squadra.

Colton Herta, che dalla pole ha dominato le primissime fasi di gara, ha subito il sorpasso da Dixon in curva 1 al giro 17, e ha potuto finalmente tornare sul podio da cui mancava dallo scorso maggio, insieme a Felix Rosenqvist, che conquista il primo podio in due anni con McLaren Arrow SP, anche con le cattive (ne sa qualcosa Alexander Rossi, out al giro 45).

Altro grande protagonista della gara Graham Rahal, quarto al traguardo. Partito, unico tra i big, con le gomme dure, sembrava aver buttato tutto il vantaggio derivante da questa scelta col primo pitstop appena al lap 25, mentre davanti Rinus VeeKay e Conor Daly, pure sulle primary, allungavano la sosta sin oltre la 30ma tornata.

Invece, approfittando di una fase centrale movimentata da una serie di Full Course Yellow, il portacolori del team di famiglia ha scalato le posizioni fino alla grande manovra su Scott McLaughlin al restart #5 che è valsa la posizione finale.

Chi esce con le ossa rotte da questa gara è il team Penske. McLaughlin per evitare danni peggiori nella manovra di cui sopra, dalla quarta piazza scivolerà sino in P9 proprio davanti a Josef Newgarden, a sua volta scivolato ai margini della top ten a seguito di una disastrosa seconda sosta. Will Power infine, atteso all’ennesima grande rimonta dopo la sfortuna in qualifica, non è andato oltre la quindicesima piazza. Rookie of the day Christian Lundgaard, ottavo, autore di una gara attenta.

In classifica generale Ericsson allunga, e ora vanta 35 punti di vantaggio su Power, pressato da vicino a -3 da Palou. Dixon infine appaia Newgarden in quarta posizione a -44 dal leader.

La fitta schedule di luglio prevede per il prossimo weekend l’unico doubleheader della stagione, sull’ovale corto dell’Iowa Speedway.

Piero Lonardo

Foto: CGR

L’ordine di arrivo

Herta

IndyCar – Herta si rilancia a Toronto

Colton Herta è il primo driver dell’IndyCar Series 2022 a ripetersi in qualifica sulle strade di Toronto. L’alfiere dell’Andretti Autosport, reduce dal test con la McLaren F1 a Portimao, ha preceduto tutti nella Firestone Fast Six col tempo di 59.2698.

Ad affiancare Herta, che spera di potersi rilanciare nella lotta per il titolo nonostante il notevole distacco dalla vetta, Scott Dixon a soli 89 millesimi, che a sua volta a scalzato dalla prima fila Josef Newgarden, che veniva da una giornata iniziata in modo non ottimale a seguito di problemi di motore alla sua DW12-Chevy.

Completano le prime tre file Alexander Rossi, il migliore delle prime libere, dove per la prima volta sono state ammesse le “alternate”, un David Malukas ancora una volta indiavolato in qualifica e Scott McLaughlin. Unico dell’armata Penske a fallire ancora una volta Will Power, il quale rimaneva intruppato nel crash di Kyle Kirkwood all’ultima curva che causava la seconda red flag nel secondo gruppo del Q1 mentre stava segnando la migliore prestazione del lotto.

Kirkwood è stato peraltro l’unico rookie – assente Tatiana Calderon per carenza difondi –  a non raggiungere i primi dodici, con Callum Ilott a sfiorare il Q3, Christian Lundgaard decimo e Devlin deFrancesco P12. L’enfant du pays è stato tra i protagonisti del primo turno, nonostante un lungo in curva 3 che non è stato penalizzato dalla direzione gara, al contrario dell’interferenza ai danni di Herta nel secondo turno per essersi immesso in modo troppo garibaldino dalla via di fuga in curva peraltro cieca.

Herta ha influito anche sulla qualifica di Conor Daly, pure penalizzato per blocking nelle fasi iniziali del primo turno, poi dominato dal capoclassifica Marcus Ericsson, che partirà dalla nona piazzola.

Ma la delusione maggiore della sessione viene da Alex Palou, fermo lungo il circuito col motore ko nel Q1. Lo spagnolo, che durante la settimana è stato protagonista della querelle contrattuale tra Ganassi e McLaren (controversia che peraltro è ben lunga dall’essere stata risolta), ha provocato una bandiera rossa simultaneamente all’uscita di DeFrancesco, di fatto “graziando” il pilota della DW12-Honda #29 da una penalizzazione e dalla relativa cancellazione dei tempi.

Lo start della gara canadese, che ritorna in calendario dopo due anni di assenza, alle 3.20 PM ET di domenica 17, vale a dire le 21.20 italiane. Come sempre diretta a pagamento sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 1 

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche