Penske e Ganassi dominano la prima sessione di libere della 109ma Indy 500. In una sessione iniziata con largo ritardo a causa di pioggia intermittente che non aiutava ad asciugare la pista, è stato subito Josef Newgarden, alla ricerca del threepeat, a dettare il passo, poi scavalcato nel finale dal compagno di squadra Will Power, autore di una media di 227.026 mph.
Alle loro spalle l’inesorabile Alex Palou, cui ormai manca solo il sigillo del Greatest Spectacle in Motor Racing, ed il sempreverde Scott Dixon, a precedere il polesitter 2024, Scott McLaughlin.
Primo degli “altri” un giovanotto appena 50enne quattro volte vincitore a Indy, Helio Castroneves, destinato ad essere protagonista ancora una volta e non una comparsa sulla terza vettura del Meyer Shank Racing, a sua volta davanti ad un altro ex-vincitore, Alexander Rossi quest’anno sulla macchina di Ed Carpenter Racing, una sicurezza all’IMS.
Tra le vetture di Andretti Global spicca il solito Kyle Kirkwood, il migliore fra i “no-tow”, con 219.497 mph davanti a Newgarden e a, toh, quel Jacob Abel, rookie che finora nessuno sta considerando ma che sugli ovali potrebbe iniziare finalmente a dire la sua, qui con una livrea omaggio alla mitica “Spin and win” di Danny Sullivan vincitore nel 1986.
Poco in evidenza invece per ora il quartetto Arrow McLaren, che con Nolan Siegel ottiene appena la 20ma prestazione sulle 34 vetture iscritte, anche se la settima prestazione senza avvalersi di scie del caposquadra Pato O’Ward lascia ben presagire per il prosieguo del weekend e oltre.
Duro inizio infine per PREMA Racing, con Robert Shwartzman e Callum Ilott, autori di appena 18 tornate complessive, a chiudere la graduatoria generale.
La giornata odierna prevede sei ore si azione in pista, pioggia permettendo, a partire dal mezzogiorno Eastern Time, le 18 nostrane. Diretta streaming su IndyCar Live.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series