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IndyCar – Palou, e sono quattro in attesa della Indy 500

Ebbene sí, Alex Palou ha vinto anche l’Indy GP, proseguendo nella sua marcia trionfale verso il terzo titolo consecutivo. Chi pensava seriamente che Grahal Rahal, balzato al comando alla prima curva, potesse riuscire a contrastare il catalano alla distanza?

Rahal, che manca dal gradino più alto del podio dal 2017, ha tentato il tutto per tutto, ma la strategia di Barry Wanser, che ha riservato al suo pilota le gomme migliori per il finale, ha avuto compimento col sorpasso al giro 58.

Al contrario, al figlio d’arte, a causa del bizzarro regolamento – adottato per dare più mordente ad una gara il più delle volte noiosa – che prevedeva l’utilizzo obbligatorio di due set di primary e due set di alternate, nel finale erano state riservate coperture usate; il tutto poi rovinato dall’ennesimo pit disastroso del team RLL, per un meno eclatante sesto posto finale, che comunque rappresenta la migliore prestazione per Rahal dal Gallagher GP del 2023, dove, pur partendo dalla pole position, dovette cedere la vittoria a Scott Dixon.

Devlin DeFrancesco dal canto suo, reduce dalla sua prima Fast Six, dopo una prima parte di gara nelle posizioni di testa, ha avuto persino l’opportunità di transitare al comando per un paio di giri, ma ovviamente anche per lui c’è stata una sosta poco ottimale al momento giusto.

L’unico reale pericolo per Palou è arrivato nella forma di una caution, la prima da quella sventolata alla partenza di St.Pete, per il ritiro della vettura di David Malukas, a 14 tornate dalla bandiera a scacchi. Pato O’Ward, risalito dall’ottava piazzola, non ha potuto comunque fare nulla e Palou si è involato verso l’ennesimo successo, il 16mo in carriera, davanti al messicano.

Buona prestazione del Team Penske, che ha piazzato Will Power e Scott McLaughlin in top five, che si completa con Scott Dixon, risalito dalla 16ma posizione in griglia, avvantaggiatosi nel caso di coperture tutte nuove, non avendo potuto partecipare agli ultimi turni di qualifica. Problemi al via per Josef Newgarden, la cui rimonta ha fruttato solo una P12.

Gara da dimenticare invece per l’Andretti Global, che piazza il solo Kyle Kirkwood in top ten, mentre Colton Herta, vittima di un contatto al via con Callum Ilott e poi autore di un’incredibile rimonta fino ad arrendersi per un ignoto problema tecnico, e Marcus Ericsson col motore ancora una volta ko, sono tra i pochi piloti ad aver chiuso anticipatamente la corsa.

In classifica generale, Palou conduce con un imbarazzante vantaggio (248 punti contro 151) nei confronti di Kirkwood, unico fin qui ad avergli messo la propria vettura davanti all’arrivo al Thermal Club. Terzo Christian Lundgaard, oggi appena 16mo, a quota 150, seguito a 2 lunghezze dal compagno di squadra Pato O’Ward.

Da adesso si inizia a pensare all’appuntamento clou dell’IndyCar Series, la 109ma Indy 500, le cui operazioni inizieranno alle 12.00 PM ET di martedí.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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