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Georgina

IndyCar – A Barber Park per rincontrare Georgina

Nel weekend inizia da Barber Park il Month of May che porterà alla 109ma Indy 500. Lo scorso anno durante la gara assistemmo ad una delle situazioni più strane del motorsport, con un manichino dalle fattezze femminili a staccarsi da un ponte e precipitare in pista.

“Georgina”, questo il nome del fantoccio, è una delle tante curiosità della pista dell’Alabama, celebre anche per la scultura raffigurante un enorme ragno.

Lo scorso anno fu Scott McLaughlin a trionfare, per il secondo anno di fila, partendo dalla pole position. Quest’anno peró le monoposto del Team Penske sembrano stentare ed il kiwi, al top nei recenti test di Indianapolis, pur essendo il meglio piazzato del trio del Captain, dopo tre gare è solamente ottavo in classifica. Al suo attivo un quarto posto a St.Petersburg, pur partendo davanti a tutti, quale miglior risultato.

Occhi puntati anche su Josef Newgarden, per tre volte in Victory Lane nel 2015, 2017 e 2018.

Davanti a tutti c’è Alex Palou, che ha già preso il largo grazie a due vittorie ed un secondo posto. Il catalano riportò a Barber Park la sua prima vittoria in IndyCar che aprí la strada al titolo 2021. Kyle Kirkwood, dominatore assoluto a Long Beach, è l’attuale major contender, ma fin qui nelle tre trasferte in Alabama non è mai andato oltre il decimo posto, non brillando nemmeno nell’annata vincente in Indy Lights.

L’andamento ondivago delle gare di Pato O’Ward ha reso Christian Lundgaard con i suoi due terzi posti di fila la punta principale di Arrow McLaren, ed il messicano, vincente tre anni or sono, deve riscattarsi della pessima prova del 2024.

Barber Park, infine, è una delle rare piste che non ha mai visto il successo da parte del sei volte campione Scott Dixon, ancorchè a podio per ben 9 molte in 14 apparizioni.

Di ritorno dopo ben tre mesi dopo St.Petersburg anche l’Indy NXT. Nella categoria cadetta, dopo il forfait da parte di Sophia Floersch, debutto di Max Taylor ed Evagoras Papasavvas nelle fila di HMD Motorsports; inoltre Bryve Aron prende il posto di Jonathan Browne sulla IL-15 #9 del Team Ganassi.

Le ostilità in pista a Barber Park inizieranno venerdí 2 maggio alle 3.30 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 3 dalle 2.30 PM ET ed inizio della gara all’1.30 PM ET, le 19.30 italiane. Tutte le sessioni saranno fruibili sulla piattaforma IndyCar Live, mentre la gara sarà trasmessa sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – McLaughlin chiude al top i test di Indianapolis. Larson e Sato crash ma piloti ok

Alla fine della travagliata due giorni di Indianapolis è Scott McLaughlin a segnare la miglior media nel segmento di giovedí dedicato a verificare le velocità in qualifica con 232.686 mph.

Solo quattro piloti hanno superato le soglia delle 232 miglia insieme alla DW12-Chevy #3: Takuma Sato, Will Power e Felix Rosenqvist. Il due volte vincitore della 500 Miglia, con la seconda prestazione assoluta, peraltro ottenuta senza traino, ha però chiuso anticipatamente i test andando pesantemente a muro in curva 1.

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Destino simile in precedenza anche per una delle star più attese, Kyle Larson, subito a muro con la pressione del turbo aumentata a 1.5 bar. Nessuna conseguenza per i piloti, ma le due vetture non sono più tornate in pista.

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Dicevamo sessione di test travagliata, perchè il programma di mercoledí è stato tormentato da un problema di connessione che ha impedito ogni comunicazione per tutta la mattinata. Nel pomeriggio le attività sono riprese regolarmente con i cosiddetti “veterans”, seguiti dal rookie e refresher program per terminare con una sessione collettiva che ha visto primeggiare Scott Dixon su Josef Newgarden e Takuma Sato.

Unico contatto nella prima giornata a cura di Graham Rahal, il quale ha lisciato il muro in curva 3, senza particolari conseguenze, nel finale di giornata.

Tornando ai risultati complessivi, da segnalare l’undicesima prestazione da parte di Louis Foster (P4 fra i no-tow), migliore fra i rookies, e le difficoltà tecniche affrontate da entrambe le monoposto del Dreyer & Reinbold / Cusick Motorsports di Jack Harvey e Ryan Hunter-Reay.

Una volta tornati sulle potenze ridotte, l’ultima sessione è stata appannaggio di Alex Palou con 223.993 mph su Felix Rosenqvist, Kyle Kirkwood e Conor Daly.

In ogni caso, il Month of May inizierà in Alabama, a Barber Park, il prossimo weekend, per la quarta prova dell’IndyCar Series, prima di stabilirsi ad Indianapolis per tre settimane, fra Indy GP e la preparazione della 109ma Indy 500 del 25 maggio.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati combinati dei test

I risultati combinati dei test (no tow)

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IndyCar – La serie prepara la 500 Miglia con due giornate di test

Oggi e domani le monoposto più veloci del pianeta saranno di scena all’Indianapolis Motor Speedway per l’Open test in previsione della 109ma Indy 500.

Presenti tutte e 34 le vetture iscritte, l’evento si dipanerà a partire dalle 10.00 AM ET di mercoledi, le 16 italiane, con due ore riservate ai cosiddetti “oval veterans”.

Dalle 12.00 AM ET e fino alle 2.00 PM ET sarà invece la volta di chi deve ancora effettuare o completare il Rookie Orientation Program o il refresher test. Protagonisti il due volte vincitore Takuma Sato, il polesitter 2020 Marco Andretti, Kyle Larson, al secondo tentativo del “Double”, i rookies Jacob Abel, Robert Shwartzman e Louis Foster, più Callum Ilott e Devlin DeFrancesco, assenti recentemente dagli ovali. Si proseguirà poi fino alla 6.00 PM ET con tutte le monoposto in pista.

Nella giornata di giovedí infine, spazio non-stop dalle 9.30 AM ET fino alle 5.00 PM ET per tutti i concorrenti. Al mattino fino alle 12.00 saranno permesse simulazioni di qualifica con pressioni del turbo appropriate. Il meteo dovrebbe essere favorevole, con minime possibilità di precipitazioni nel pomeriggio di giovedí.

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Con l’occasione sono già state presentate alcune livree speciali. Ancora una volta Arrow McLaren, che ha già presentato la livrea della DW12-Chevy #17 di Kyle Larson, proporrà delle colorazioni particolari per le sue entry full-season di Pato O’Ward, Nolan Siegel e Christian Lundgaard, ispirate alla campagna “Never Stop Racing”.

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Resi noti inoltre i colori delle due monoposto del Dreyer & Reinbold/Cusick Motorsports per Jack Harvey e Ryan Hunter-Reay.

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L’open Test di Indianapolis sarà fruibile gratuitamente sulla piattaforma IndyCar Live e sul canale YouTube della serie.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Kirkwood si ripete a Long Beach

Kyle Kirkwood conquista la sua terza vittoria nell’IndyCar Series trionfando a Long Beach, sede del suo primo successo nel 2023. Come due anni fa il floridiano è partito dalla pole position, scegliendo, come gran parte del lotto, di partire con le alternate e di fermarsi prima possibile per soddisfare il regolamento, per poi proseguire con altri tre treni di black.

In tutte e tre le soste il box Andretti, questa volta impeccabile nei suoi confronti, ha optato per l’overcut nei confronti degli inseguitori, soprattutto di Alex Palou. Il catalano, dopo uno start non eccezionale, si è presto ritrovato alle spalle del battistrada, arrivando ad insidiarlo nell’ultima sosta a due terzi della percorrenza, senza successo, e dopo due successi in altrettante gare si è dovuto accontentare della piazza d’onore.

Completa il podio Christian Lundgaard. Non si capisce bene che McLaren avesse il danese, visto il risultato finale dei suoi compagni di squadra Pato O’Ward (13mo) e Nolan Siegel (20mo); fatto sta che con una macchina completamente ricostruita dopo il crash in qualifica che gli ha impedito di giocarsi la pole, e partendo con le black, è riuscito ad arpionare il terzo posto nei giri finali su Felix Rosenqvist, terzo attore sulla strategia più diffusa.

Anche Scott Dixon, vincitore lo scorso anno proprio grazie alla strategia e ai consumi, aveva optato per le gomme piú dure in partenza, ma questa volta, complice forse una performance non ottimale della crew Ganassi e della totale assenza di caution, deve accontentarsi dell’ottava piazza finale.

Eroe della giornata comunque Sting Ray Robb, unico insieme a Robert Shwartzman a tentare le “green” nel terzo stint, che regala un insperato nono posto al Juncos Hollinger Racing.

In Penske invece si devono accontentare del quinto e sesto posto di Will Power e Scott McLaughlin, mentre incredibilmente Josef Newgarden ha dovuto combattere con le cinture di sicurezza come l’australiano a Nashville. Santino Ferrucci dal canto suo, potendo godere della partnership tra il team Foyt e la squadra del Captain, ha concluso sornione appena fuori dalla top ten partendo dall’ultima piazzola.

In classifica generale, grazie al risultato odierno Kirkwood sale al secondo posto con 108 punti alle spalle di Palou, che ne vanta 142. Seguono Lundgard, Roseqnvist e Dixon, mentre O’Ward scivola all’ottavo posto.

Il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series fra tre settimane a Barber Park, ad iniziare i lMonth of May che porterà alla 109ma Indy 500.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Kyle Kirkwood torna in pole a Long Beach

Kyle Kirkwood si conferma uno dei più temibili piloti fra i muretti e conquista la sua terza pole position in carriera nell’IndyCar Series a Long Beach.

Il floridiano, che aveva già ottenuto la sua prima partenza al palo proprio nel poi vittorioso appuntamento del 2023, ha segnato la migliore prestazione del weekend nella Firestone Fast Six con 1.06.192 dopo aver dominato tutti i turni cui era coinvolto.

Colton Herta, protagonista di una delle tante “lisciate” a muro di questo turno, completa una prima fila tutta Andretti nonostante un drive-through per aver causato una local yellow. Seconda fila per il leader della serie, Alex Palou, e Felix Rosenqvist, ripescato dopo il crash che ha tolto dalla lotta Christian Lundgaard, a muro nell’insidiosa curva 9 attimi prima della chequered flag nella Top Twelve quando era P5.

Completano la Top Six Marcus Ericsson, a riprova della competitività dell’Andretti Global sul giro singolo, e Scott McLaughlin. Il kiwi è stato l’unico a salvarsi dall’ennesima debacle in qualifica del Team Penske in questo 2025.

Will Power non ha passato la prima tagliola, complice anche un contatto a muro simile a quello che è costato a Scott Dixon una riparazione a tempo record nelle libere 2, cosí come Josef Newgarden, il quale ha lamentato un blocking (a nostro avviso inesistente) da parte di Rosenqvist.

Fuori dai primi sei anche tutta la pattuglia McLaren. Oltre alla disavventura di Lundgaard, nemmeno Pato O’Ward e Nolan Siegel, il migliore delle seconde libere, sono andati oltre il secondo turno, in una pista mai troppo favorevole alle vetture Papaya. Da segnalare anche il contatto che ha impedito a Santino Ferrucci di uscire dal primo turno, al contrario del compagno di squadra David Malukas, il quale si accomoderà nella decima piazzola.

Domani lo start della gara alle 4.30 PM ET, le 22.30 italiane, preceduta da un warm-up alle 12.00 PM ET. Diretta tv sui canali SkySport e sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Power guida il riscatto Penske nelle prime libere di Long Beach

Will Power chiude davanti a tutti le prime libere sulle strade di Long Beach, sede del terzo appuntamento stagionale dell’IndyCar Series. Il recordman all-time di pole position ha fissato i cronometri sull’1.07.3227 nel finale della seconda parte della sessione.

Ancora una volta il primo turno di libere è stato diviso in tre parti: nei primi 45’, con in pista tutte le vetture, è stato il leader della serie, Alex Palou, a primeggiare col tempo di 1.07.6364 davanti a Christian Lundgaard, prodottosi nel finale con le alternate, e a Josef Newgarden.

A seguire, i 10’ destinati alla prima metà del parco macchine hanno visto Marcus Ericsson al top con la seconda prestazione assoluta di giornata di 1.07.3503 sul teammate Kyle Kirkwood e Marcus Armstrong, mentre Power ha chiuso al comando grazie ad un late effort la successiva su Felix Rosenqvist, autore del quinto miglior crono, e Josef Newgarden, fino a quel momento in testa nel segmento.

Tanti i “lunghi” nelle vie di fuga delle strade californiane, anche da parte di nomi eccellenti quali Colton Herta, che chiuderà comunque in P8 dietro Palou, e lo stesso Power, quest’ultimo poco prima del suo giro veloce, ma l’unica red flag è stata causata da Louis Foster, fermo in T9. Da segnalare anche un contatto a muro col posteriore della sua DW12 anche per Pato O’Ward.

Il programma odierno prevede la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.30 AM ET ed alle 2.30 PM ET, le 20.30 italiane. Entrambe saranno fruibili sulla piattaforma a pagamento IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Nel weekend si torna a Long Beach: chi fermerà Palou?

Terzo appuntamento stagionale dell’IndyCar Series nel weekend sulle strade di Long Beach. L’iconico tracciato cittadino ospiterà il Grand Prix, battezzato da Brian Redman con la F.5000 nel 1975, per la 50ma volta, la 41ma con protagoniste le monoposto più veloci del pianeta.

Il maggior tema ricorrente riguarda la supremazia dimostrata da Alex Palou nei primi due round. Il campione in carica ed il team Ganassi hanno infatti dimostrato una costanza di rendimento in gara, ben coadiuvata dalle strategie di Barry Wanser, fin qui senza rivali.

Va detto però che la venue californiana non ha mai visto fin qui una vittoria del tre volte titolato, che in quattro apparizioni comunque è sempre entrato nella top five.

Lo scorso anno abbiamo assistito ad un successo propiziato dalla strategia da parte di Scott Dixon su Colton Herta, nonostante una sola neutralizzazione; da vedere se si proseguirà su questo trend, evidenziatosi anche nelle prime due corse stagionali.

Un aspetto che invece non dovrebbe essere determinante è quello della temperatura, che dovrebbe assestarsi sui 20 gradi di massima, favorendo quindi il corretto funzionamento da parte delle unità ibride, imputate di diverse defaillance al Thermal Club.

L’appuntamento in pista con l’IndyCar sulle strade della California, ancora una volta in coabitazione con il WeatherTech SportsCar Championship, è per venerdí 11 aprile alle 6.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 12 a partire dalle 2.30 PM ET, le 20.30 italiane, e start della gara, quest’anno allungata da 85 a 90 giri, domenica 13 aprile alle 4.30 PM ET, le 22.30 nostrane.

Diretta tv della gara sui canali SkySport, mentre tutta l’azione del weekend sarà disponibile in streaming sulla piattaforma a pagamento IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Prime Video sponsor del Double di Kyle Larson. PREMA penalizzata. Riapre il Museo di Indianapolis

Rivelate le livree delle vetture che Kyle Larson utilizzerà per il nuovo tentativo al “Double” nel maggio prossimo. Agli sponsor dell’impresa gestita da Hendrick Motorsports e Arrow McLaren, ricordiamo vanificato lo scorso anno dal meteo di Indianapolis, si aggiunge nientemeno che Prime Video.

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Il colosso globale dell’entertainment produrrà un docufilm sull’impresa che unisce nella stessa giornata del Memorial Day la Indy 500 e Coca-Cola 600 NASCAR di Charlotte.

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Frattanto giunge notizia di un’altra penalità riferita all’ultima gara IndyCar al Thermal Club. Vittima questa volta la DW12-Chevy PREMA di Robert Shwartzman.

In questo caso la penalità, consistente, come nel caso di Colton Herta, in 25,000 $ e 10 entrant points, è stata provocata dall’utilizzo di un sistema non approvato nello spegnimento del fuoco divampato sulla vettura #83 nel corso delle libere, meccanismo che, non funzionando propriamente, avrebbe peraltro anche aggravato il problema, costringendo il team vicentino ad utilizzare un nuovo telaio per il resto del weekend.

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Chiudiamo infine con una buona notizia, che riguarda la riapertura del Museo di Indianapolis. La struttura, chiusa a novembre 2023, è stata sottoposta ad un robusto ammodernamento, il primo sostanziale in 40 anni, costato la bellezza di 60 milioni di Dollari.

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Il taglio del nastro del museo, che comprenderà ora sette gallerie permanenti e tre a rotazione, più diverse esperienze multimediali, compreso un simulatore per tentare la qualifica alla Indy 500 e una pit stop challenge, è avvenuto alla presenza, oltre che del proprietario Roger Penske, anche del Governatore dell’Indiana Mike Braun e del sindaco di Indianapolis, Joe Hogsett.

L’IndyCar Series ricordiamo tornerà in azione il prossimo weekend per il tradizionale appuntamento di Long Beach.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, NASCAR, Indianapolis Motor Speedway

Floersch

Indy NXT – Sophia Floersch si separa da HMD

Sophia Floersch ha chiuso con effetto immediato la propria collaborazione con HMD Motorsports in Indy NXT. La separazione è avvenuta consensualmente e la squadra, che schiera in totale 9 monoposto nella serie cadetta, sta già cercando il sostituto per la IL-15 #24.

La motivazione alla base del divorzio consisterebbe, secondo RACER, in una “incomprensione” nei confronti dello sponsor principale, che ha fatto sí che si chiudesse in modo assai prematuro l’avventura statunitense della pilotessa tedesca.

“Proseguendo nel 2025, HMD Motorsports e Sophia Floersch hanno concordato di separarsi per il resto della stagione dell’Indy NXT by Firestone. HMD augura a Sophia la migliore fortuna per i suoi impegni futuri” – cita la dichiarazione ufficiale del team di Henry Malukas, che cosí prosegue – “Il team sta ora valutando attivamente le opzioni dei piloti per l’auto n. 24 per le restanti 13 gare ed i prossimi test”

A St.Petersburg la Floersch, che in precedenza ha avuto esperienze in F3, nel DTM ed in ELMS, ha chiuso in P12, dopo essere partita dalla 18ma piazzola.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

Herta

IndyCar – Penalizzata l’entry #26 dopo le verifiche al Thermal Club

L’IndyCar Series ha annunciato una penalità per l’entry #26 di Andretti Global a seguito delle verifiche post-gara del Thermal Club.

Contestata la violazione del punto 14.1.4. del regolamento sportivo, che cita testualmente: “I fornitori approvati devono inviare i bollettini all’IndyCar per l’approvazione prima di rilasciarli alle entry. Una volta che i bollettini inviati sono approvati dall’IndyCar, i membri sono soggetti all’applicazione da parte dell’IndyCar”.

In dettaglio, durante l’ispezione tecnica seguente la gara di domenica, è stato rilevato che il team aveva apposto in modo non corretto le piastre anti-intrusione sulla parte posteriore dei braccetti trasversali anteriori inferiori, utilizzandone solamente una per lato del telaio invece delle due previste (per un totale di quattro), come invece previsto nel bollettino rilasciato da Dallara il 14 febbraio 2025.

Le piastre anti-intrusione sono state introdotte nel telaio delle DW12 a seguito all’incidente occorso a James Hinchliffe nelle libere della Indy 500 del 2015.

In base al regolamento, la violazione è stata considerata una penalità per procedura non di gara (9.2.3.), che quindi prevede l’emissione di una multa pecuniaria (9.2.3.2.) e la perdita di punti e premi (9.2.3.5.). L’entry #26 è stata pertanto multata di $ 25.000 e perde 10 punti, oltre a tutti i premi in denaro associati alla gara del Thermal Club.

Va chiarito che la penalità è riferita solamente all’entry e non al pilota, Colton Herta, che mantiene tutti i punti guadagnati col quarto posto finale al Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series