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Armstrong

IndyCar – A Milwaukee si lotta per i record. Armstrong confermato in MSR per il 2026

Penultimo appuntamento dell’IndyCar Series nel weekend al Milwaukee Mile. A titolo già assegnato, Alex Palou può ancora cimentarsi nell’impresa di raggiungere il record assoluto di vittorie in stagione, 10, appartenente ad AJ Foyt ed Al Unser.

Il quattro volte campione non è mai stato a proprio agio sugli ovali, ma le vittorie alla Indy 500 ed in Iowa paiono avere sbloccato anche questo gap, e quindi reso l’obiettivo più fattibile.

Alle sue spalle, Pato O’Ward, vincitore nella prima gara del doubleheader 2024, nonostante la sfortunata prova di Portland, con un piazzamento potrebbe assicurarsi la piazza d’onore in campionato con una gara di anticipo sugli inseguitori, dato il distacco di 64 lunghezze su Scott Dixon.

Al contrario, alle spalle del veterano del Team Ganassi, Christian Lundgaard, reduce da due secondi posti ed una pole position, preme a soli 13 punti dalla terza piazza, ed anche Kyle Kirkwood, a -24 da Dixon, nonostante un periodo non propriamente fotunato, potrebbe inserirsi nella lotta per il gradino basso del podio finale.

Mentre appare ancora incerto il destino di Will Power, l’unico fin qui della pattuglia Penske ad aver conquistato una vittoria in questa drammatica stagione per il team del Captain, il Meyer Shank Racing ha confermato Marcus Armstrong anche per il 2026, chiudendo in anticipo la contesa per un altro dei sedili più ambiti.

Armstrong_livery

La DW12-Honda #66 a Milwaukee proporrà i colori inediti della St.Thomas University, ma non sarà l’unica livrea speciale in pista: Jacob Abel, dopo aver tentato di qualificare ad Indy una vettura con gli iconici colori biancorossi Miller dello “spin and win”, sull’ovale di West Allis si presenterà con una livrea celebrativa per il 50mo anniversario di un altro brand della birreria, la Miller Lite, schema reso celebre dal team di Bobby Rahal negli anni ‘90.

Abel

Inoltre, Santino Ferrucci esporrà nuovamente i colori della Phoenix Investors per le ultime due gare stagionali. Atteso anche uno schema insolito per Josef Newgarden, il quale porterà in pista il marchio del main sponsor della gara, già peraltro utilizzato in precedenza in alcune edizioni dell’Indy GP.

Ferrucci

Il weekend IndyCar si svilupperà su due sole giornate: sabato 23 agosto si partirà con le libere alle 11.00 AM ET, seguite dalle qualifiche alle 2.00 PM ET, le 20.00 nostrane, e le libere finali, precedute dall’ormai consueta gommatura della high line.

La gara partirà alle 2.00 PM ET di domenica 24 agosto e sarà trasmessa come di consueto sui canali SkySport. Il resto sarà fruibile sulla piattaforma streaming IndyCar Live, compresa l’Indy NXT by Firestone, che potrebbe laureare campione Dennis Hauger con una gara di anticipo.

Piero Lonardo

Foto: Meyer Shank Racing, AJ Foyt Racing, Dale Coyne Racing

PalouChamp (1)

IndyCar – A Portland, gara a Power e titolo a Palou

A Portland è finalmente arrivata la prima attesissima vittoria Penske del 2025, ed è stata a cura di Will Power, ancora una volta il più consistente della pattuglia del Captain, ma Alex Palou col terzo posto alle spalle di Christian Lundgaard si laurea campione IndyCar per la quarta volta.

Niente da fare per Pato O’Ward, partito dalla pole position ereditata dal compagno di squadra, che si è dovuto arrendere per un problema di elettronica che è costato tempo prezioso ai box, ben 9 giri, e cosí è stata via libera per il catalano, cui a questo punto bastava sostanzialmente arrivare per conquistare nuovamente l’Astor Cup.

Palou però non si è risparmiato ed ha cercato fino all’ultimo almeno il secondo posto, nel “trenino” che ha tenuto col fiato sospeso il pubblico per tutto l’ultimo stint, rischiando peraltro di chiudere in malo modo la gara dopo aver anche messo il muso davanti alla McLaren #7, ricordiamo partita dalla settima piazzola a causa di una penalità per aver cambiato il motore.

Davanti Power, in attesa dî conoscere il suo prossimo futuro – se in seno al Team Penske o altrove – costretto ad utilizzare le black nel momento topico della gara, ha tenuto duro, alla vecchia maniera, terminando con delle red usate, al contrario dei due inseguitori, che potevano invece vantare gomme nuove.

Curiosamente, la strategia dell’australiano ha coinciso con quella dei due compagni di squadra, ma con ben altri risultati, con McLaughlin settimo e Newgarden addirittura 24mo, “ciccato” nel finale da Scott Dixon.

Con un paio di caution nella seconda metà di gara poteva però essere tutto un altro discorso: lo dimostrano le posizioni appena dietro il podio, con Graham Rahal quarto al termine di una gara impeccabile (anche dal punto di vista del box RLL) dalla 22ma piazzola, Alexander Rossi quinto – miglior risultato dell’anno per il pilota californiano – e Callum Ilott sesto, a ripetere lo strepitoso piazzamento di due settimane or sono per PREMA nonostante l’infelice 24ma posizione in griglia. Tutti e tre pronti a liberarsi quanto prima delle gomme prime, anche a costo di una sosta extra.

Poco comprensibile invece il baratro nel quale è sprofondato da qualche gara l’Andretti Global, col solo Colton Herta ancora una volta a difendere il fortino, decimo grazie ad una strategia azzeccata alle spalle delle due vetture del Meyer Shank Racing.

Due soli i ritiri per altrettanti incidenti, con Santino Ferrucci protagonista di un errore dopo appena due giri di gara che è costato un violento contatto col muretto esterno di box, e Conor Daly, buttato letteralmente fuori in T7 da Christian Rasmussen al termine di una dura battaglia, al lap 15.

Incredibilmente, nessuna penalità per il danese di Ed Carpenter, il quale ha ricevuto i pronti “ringraziamenti” via social da parte del pilota di Juncos Hollinger. “Demolire intenzionalmente qualcuno in una curva a 240 km/h è pura follia. Questo non è correre. È imperdonabile. Gli standard di guida, per alcuni, sono una barzelletta. Sto parlando di te.” ha twittato a caldo Daly.

L’IndyCar Series tornerà fra due settimane al Milwaukee Mile, con la speranza che si plachino le piogge e le inondazioni che stanno martoriando negli ultimi giorni il Wisconsin, per il penultimo atto del 2025 prima del gran finale di Nashville.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

2025 INDYCAR Synk 275 Presented By Sukup

IndyCar – Prima fila virtuale tutta McLaren a Portland con Lundgaard e O’Ward

Arrow McLaren domina le qualifiche del Grand Prix of Portland, terz’ultimo appuntamento dell’Indycar Series 2025. Christian Lundgaard batte col tempo di 58.393 Pato O’Ward nella Firestone Fast Six, ma sarà il messicano a partire dalla pole position, stante la penalità di 6 posizioni per il cambio del motore Chevrolet dopo le Libere-1.

Si inizia a fare sentire quindi la “cura” Kyle Moyer, l’ex-Penske da qualche settimana in forza al team papaya, anche grazie ad un insolito errore di Alex Palou, lungo all’ultima curva nel giro decisivo del turno finale.

Solo sesto tempo per il leader del campionato, autore della miglior prestazione del weekend nel primo turno, che in griglia sarà preceduto da Felix Rosenqvist, Will Power e David Malukas.

Fuori dai primi sei anche Josef Newgarden (P9), che sconterà la medesima penalità per cambio del motore insieme a Santino Ferrucci, polesitter 2024, fuori già nella prima fase. Ricordiamo che anche Kyffin Simpson, accreditato del dodicesimo tempo, verrà arretrato di 6 posizioni per l’incidente di Laguna Seca che ha estromesso Rosenqvist.

Qualifiche difficili per il team Andretti, con Colton Herta, al top nelle Libere-2, addirittura fuori al primo turno come Kyle Kirkwood. Al solo Marcus Ericsson l’onore di partire nella top ten definitiva.

Da segnalare solamente un lungo di Robert Shwartzman, simile a quello di Palou, che ha causato l’unica interruzione della giornata, che proseguirà con le ultime libere a partire dalle 7.30 PM ET. Lo start della gara è previsto domenica alle 3.00 PM ET, le 21.00 nostrane. Diretta tv sui canali SkySport ed in streaming sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Christian Lundgaard

IndyCar – Lundgaard batte Palou nelle prime libere di Portland

Christian Lundgaard si impone nelle libere 1 del Grand Prix of Portland su Alex Palou. I due si sono fronteggiati sia nella prima parte del turno, aperta a tutte le vetture, sia nella seconda, ancora una volta splittata in due momenti da 12’ ciascuno.

Il danese di Arrow McLaren, reduce dalla bella prestazione di Laguna Seca, ha dominato il primo gruppo col tempo di 58.5320, mentre il capoclassifica ha concluso in cima al secondo, 61 millesimi dietro.

La lista dei tempi prosegue con Felix Rosenqvist, Graham Rahal, Josef Newgarden e David Malukas, mentre Pato O’Ward ha chiuso con la nona prestazione complessiva.

L’unica interruzione si è avuta per recuperare Scott Dixon, fermo in curva 11, mentre Colton Herta, in pole position qui nel 2019, ha perso gran parte della sessione per un problema tecnico. I due hanno concluso con l’undicesimo ed il tredicesimo tempo.

Penalità per Kyffin Simpson, ritenuto colpevole del contatto che ha messo ko Felix Rosenqvist nelle fasi iniziali dell’ultima gara. La DW12-Honda #8 sconterà 6 posizioni in griglia.

Si prospetta infine un nuovo impegno per Cusick Motorsports, realtà che negli ultimi anni ha condiviso la partecipazione alla Indy 500 con diversi partners, ultima la joint venture col Dreyer & Reinbold per Ryan Hunter-Reay e Jack Harvey. L’annuncio è atteso, come diffuso a mezzo social, per il 27 agosto.

Il programma odierno prevede le seconde libere, le qualifiche ed il warm-up, rispettivamente alle 12.00 PM ET, alle 2.30 PM ET – le 20.30 nostrane – e le 7.30 PM ET. Tutto godibile come sempre sulla piattaforma streaming IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1 

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IndyCar – Palou, a Portland per chiudere la serie. E poi?

A Portland nel weekend Alex Palou ha la possibilità di chiudere in anticipo il discorso titolo IndyCar. Il catalano, reduce dal trionfo di Laguna Seca, conduce con 121 punti di vantaggio su Pato O’Ward e 159 punti complessivi ancora in palio.

Solo la matematica quindi (o un colossale imprevisto) quindi può permettere al messicano di Arrow McLaren di avere la meglio sul leader, che ad appena 28 anni si avvia al suo quarto titolo. E’ lecito domandarsi già da ora quali potranno essere gli stimoli del catalano a partire dalla prossima stagione.

Portland peraltro è una pista che ha visto Palou ottenere ben due vittorie ed un secondo posto nelle sue quattro precedenti apparizioni. Nelle altre due occasioni, due vittorie Penske per Scott McLaughlin (2022) e Will Power (2024). Al contrario, O’Ward non è mai salito sul podio, con due quarti posti quale miglior risultato.

A Laguna Seca il trio del Captain si è dimostrato finalmente competitivo dopo una stagione di bassi più che alti, anche se le vicende di inizio stagione pesano come un macigno sul team più vittorioso di sempre. Inoltre, il recente accordo con FoxSports ed i rumors sulla possibilità di chiudere con le attività in endurance lasciano molte ombre sul futuro della struttura gestita dall’ormai 88enne condottiero.

In ballo infine, oltre all’Astor Cup, c’è anche il record di vittorie in stagione, attualmente detenuto da AJ Foyt e Al Unser con 10 successi ciascuno. Nelle ultime tre gare potrebbe quindi cadere anche questo record che data 1964 e 1970. Le attuali 8 vittorie di Palou lo accomunano ad altri nomi storici quali Al Unser Jr, Sebastien Bourdais, Michael Andretti e Tony Bettenhausen, mentre Mario Andretti è ancora più raggiungibile a quota 9 successi ottenuti nel 1969.

Ancora aperta invece la lotta per il terzo posto, che vede in vantaggio Scott Dixon con 392 punti contro un Kyle Kirkwood – in fase calante dopo le tre vittorie della prima metà stagionale – a quota 377 e Christian Lundgaard, ancora alla ricerca del primo successo con le vetture Papaya, con 357 punti.

Tre gare anche alla conclusione della Indy NXT by Firestone, con Caio Collet, dominatore del doubleheader californiano, ora a soli 42 punti da Dennis Hauger, padrone assoluto della prima parte della stagione. Vedremo se e quali conseguenze avrà generato il contatto fratricida con Lochie Hughes in gara-2 a Laguna Seca in seno al team Andretti.

L’azione a Portland inizierà venerdí 8 agosto alle 5.30 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 9 alle 2.30 PM ET, le 20.30 nostrane, e start della gara domenica 10 agosto alle 3.00 PM ET, le 21.00 italiane. Diretta di quest’ultima sui canali SkySport, mentre il resto sarà godibile come sempre sulla piattaforma streaming IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Roger Penske - 109

IndyCar – Fox entra in Penske Entertainment!

Fox Corporation, capofila di FOX Sports, ha annunciato di avere acquisito un terzo delle quote di Penske Entertainment, società che possiede l’IndyCar Series e l’Indianapolis Motor Speedway.

“Un investimento strategico e una partnership inaugurano una nuova era di crescita per l’INDYCAR, che include un’estensione pluriennale dei diritti media dell’INDYCAR con FOX Sports” cita il comunicato stampa.

Nell’ottica di dare impulso alla crescita della serie, figurano le seguenti iniziative:

-        Eventi di corse e intrattenimento innovativi e leader del settore

-        Una strategia digitale altamente coinvolgente ed un focus sui contenuti immersivi

-        Migliori opportunità di promozione e di crescita professionale per i piloti della NTT INDYCAR SERIES.

-        Un’estensione pluriennale dei diritti media dell’INDYCAR con FOX Sports.

“Questa partnership si basa su una fiducia di lunga data e su una visione condivisa per il futuro”, ha dichiarato Roger Penske. “FOX vede l’incredibile potenziale del nostro sport e vuole svolgere un ruolo attivo nel costruire il nostro percorso di crescita. Lachlan Murdoch e il suo team, a partire da Eric Shanks, sono impegnati per il nostro successo e porteranno incredibile energia e innovazione all’INDYCAR”.

Ricordiamo che FOX Sports ha acquisito i diritti media dell’INDYCAR a partire da questa stagione, apportando nuove risorse promozionali e una portata significativamente maggiore alla NTT INDYCAR SERIES. La Indy 500 di quest’anno – sempre da comunicato – ha registrato una media di 7,01 milioni di spettatori, con un aumento del 41% rispetto all’edizione precedente ed il massimo degli ultimi 17 anni. Fino ad ora, la stagione 2025 dell’INDYCAR SERIES ha registrato una media di ascolto del 31% su base annua.

L’INDYCAR ha recentemente investito molto nella crescita digitale, lanciando una nuova app mobile, un sito web e una piattaforma fantasy, generando 1 milione di nuovi follower sui social. La serie, come noto, aggiungerà inoltre un nuovo evento al suo calendario nel 2026, correndo nell’entertainment district di Arlington, Texas attraverso una joint venture unica nel suo genere con i Dallas Cowboys e i Texas Rangers.

Commenti positivi via social da diversi attori della serie, tra cui Mario Andretti “Questa è una notizia fantastica per il futuro dell’IndyCar”, Doug Boles “Non solo un partner televisivo, ma un vero partner impegnato a far crescere lo sport”, Zak Brown “Questo tipo di impegno dimostra quanto potenziale abbia la nostra serie per una crescita a lungo termine e non vedo l’ora che questa partnership porti le cose a un livello superiore.” e Larry Foyt  “FOX ha segnato una svolta per l’INDYCAR in questa stagione, come dimostrano gli ascolti televisivi. Il loro investimento nel nostro sport è fenomenale e il loro impegno offre incredibili opportunità per l’INDYCAR Series, i suoi team e gli sponsor, attuali e futuri. La visione di Roger Penske per il nostro sport è di vasta portata e ogni team dell’INDYCAR dovrebbe essere entusiasta di questa notizia, così come lo siamo io e mio padre”.

Il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series è per il prossimo fine settimana a Portland.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Palouwin (1)

IndyCar – Palou vola verso la leggenda col successo di Laguna Seca

Alex Palou torna inarrestabile a Laguna Seca. Il catalano non ha avuto rivali dominando dalla pole position sino alla bandiera a scacchi per l’ottava vittoria stagionale, avanzando nel record all-time di successi nella singola stagione IndyCar appartenente ad AJ Foyt ed Al Unser con dieci.

Pato O’Ward non ha avuto scampo, superato già al via da un altro specialista del tracciato californiano, Colton Herta. Una strategia simile ha premiato invece l’altra vettura di Arrow McLaren di Christian Lundgaard, che al lap 54 ha conquistato la seconda piazza su Herta senza mollarla sino al traguardo, ma anche senza impensierire il battistrada, nonostante le diverse ghiotte occasioni presentatesi nel finale.

Dopo la neutralizzazioni nelle primissime fasi di gara per il contatto tra Kyffin Simpson e Felix Rosenqvist e per recuperare Jacob Abel, finito nelle barriere di curva 12 infatti, la gara è infatti diventata una partita a scacchi, con il migliore utilizzo delle gomme primary quale fattore discriminante.

Qui Palou ha fatto nuovamente la differenza, allungando il più possibile il secondo stint, senza preoccuparsi troppo di Nolan Siegel, lasciato davanti come lepre, regolarmente sverniciato all’occorrenza. Alle spalle di Palou emergeva il solito Scott Dixon, partito dalla 19ma piazzola, a guardare le spalle al compagno di squadra.

Lundgaard nelle due neutralizazzioni chiamate nella fase finale della gara non è stato mai in grado di tentare il sorpasso sul leader, ma nemmeno di avvicinarsi a distanza utile; al contrario, O’Ward ne ha approfittato per sorpassare Dixon e risalire ai margini del podio, minimizzando cosí il più possibile i danni in termini di classifica.

Alle spalle del sei volte campione IndyCar, una grandissima gara per Callum Ilott, P6, miglior risultato stagionale per PREMA. Vincente la strategia, similare a quella di Dixon, adottata dal team vicentino, che ha permesso al pilota britannico di risalire dalla 24ma piazzola.

Timidi segnali di ripresa infine al Team Penske, che per poco non piazza tutte e tre le sue vetture in top ten, con Will Power P7, Scott McLaughlin P10 e Josef Newgarden P11.

Sempre in casa Chevy, bel risultato per Christian Rasmussen, due volte vittorioso qui in Indy Lights, per la quinta volta in top ten nel corso dell’anno.

Da segnalare infine che lo start della gara, dopo i problemi causati ieri dalla nebbia, che peraltro hanno indotto la direzione corsa anche a positicipare Gara-2 dell’Indy NXT, è stato posposto di 20’ per permettere alla FOX di completare la telecronaca della finale dell’Europeo femminile di calcio….

In classifica generale ora Palou conduce con 121 punti di vantaggio su O’Ward, e facilmente fra due settimane a Portland, dove ha trionfato nel 2021 e nel 2023, potrebbe chiudere anticipatamente il discorso titolo.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

Alex Palou

IndyCar – Palou, quinta pole stagionale a Laguna Seca. Libere-2 cancellate

La prima parte del duello fra Pato O’Ward ed Alex Palou è stata vinta da quest’ultimo. Il catalano ha dominato ogni segmento delle qualifiche concluse poco fa a Laguna Seca, chiudendo la Firestone Fast Six col miglior tempo del weekend di 1.08.341.

Il pilota della McLaren #5 gli partirà comunque a fianco e potrà provare a giocarsela sin dallo start, anche se lo svantaggio in classifica, grazie al punto aggiuntivo della pole, la quinta stagionale, è arrivato a cifra tonda, 100 punti, a quattro gare dal termine.

La giornata comunque era iniziata male per tutti, con il ritardo, poi divenuta cancellazione, delle seconde libere a causa della nebbia, che ha impedito all’elicottero medico di librarsi in volo.

Cosí, con una scarsa consapevolezza delle condizioni odierne della pista, non è stato facile per i piloti mantenre il controllo delle loro vetture. Ne hanno fatto le spese Devlin deFrancesco, in testacoda all’uscita del Corkscrew nel secondo gruppo del primo turno, e soprattutto Felix Rosenqvist, il quale ha rovinato una bella prestazione nel Q2, dove era secondo alle spalle di Palou, girandosi in curva 5.

Migliori tempi cancellati per entrambi, anche in assenza di Red Flag (solo local yellow), ma momenti difficili comunque per tanti, anche per lo stesso Palou nelle fasi finali della Top Twelve.

Tornando ai risultati, seconda fila quindi per Colton Herta e Josef Newgarden; terza per Will Power e David Malukas. Tra le tre macchine di Penske, solo Scott McLaughlin non è riuscito ad inserirsi nella Fast Six, eliminato da Christian Rasmussen negli attimi finali del primo turno.

Qualifiche non ottimali al contrario per le altre vetture del Team Ganassi, con Scott Dixon che scatterà dalla decima fila e Kyffin Simpson, fresco di podio domenica scorsa a Toronto, appena fuori dal secondo turno. Fuori subito anche Kyle Kirkwood, P18, appena davanti ad un Santino Ferrucci ancora dolorante al polso dopo il crash nel warm-up canadese.

A causa delle condizioni meteo, il warm-up, previsto nella mattinata di domani, è stato anticipato alle 7.00 PM ET. Domani lo start della gara è previsto alle 3.00 PM ET, le 21.00 italiane. Diretta tv sui canali SkySport ed in streaming sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – O’Ward al top nelle Libere 1 di Laguna Seca

Pato O’Ward inizia la propria rincorsa verso Alex Palou nel migliore dei modi, chiudendo al top nelle prime libere di Laguna Seca. Il messicano di Arrow McLaren ha segnato il tempo di 1.09.2069, precedendo di un decimo Colton Herta, Marcus Armstrong ed Alex Palou.

A seguire, a mezzo secondo, ottima quinta prestazione per Callum Ilott con la migliore delle DW12-Chevy di PREMA, al termine di una sessione che ha visto diversi piloti, tra cui lo stesso Ilott, “esplorare” le potenzialità dell’iconico tracciato californiano, tra cui Christian Rasmussen, P6 e Scott Dixon, che su una pista non tra le sue favorite nonostante la vittoria del 2023, ha chiuso solamente 24mo.

Felix Rosenqvist

Le uniche red flag della sessione comune, che ha visto Palou precedere O’Ward e Rosenqvist, qui con una splendida livrea psichedelica ispirata ai Grateful Dead, sono state per Devlin DeFrancesco, nelle barriere in curva 4, e per Alexander Rossi, fuori in curva 6.

A seguire, O’Ward ha dominato la prima parte del secondo turno e Colton Herta il secondo, chiuso anticipatamente per consentire la rimozione della vettura di Josef Newgarden, fermo nella sabbia al Corkscrew.

Il programma giornaliero prosegue con le seconde libere e le qualifiche, rispettivamente alle 11.30 AM ET ed alle 2.30 PM ET, le 20.30 nostrane, entrambe fruibili sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – La serie protagonista del weekend a Laguna Seca

Si avvicina la sosta estiva per quasi tutti i campionati automobilistici di rilievo, e a contrastare la F1 a Spa questo weekend a livello internazionale solamente l’indyCar Series in una delle sue location più iconiche, Laguna Seca.

La serie arriva sul tracciato californiano dopo la battaglia delle strategie di Toronto. Le strade canadesi hanno ancora una volta premiato la squadra oltre che il pilota, con Pato O’Ward che con sole quattro gare ancora da disputare si è avvicinato a 99 punti da Alex Palou.

Un gap ancora notevole nonostante i 30 punti rosicchiati dal messicano a Toronto, ma teoricamente non impossibile, stanti i 212 punti totali ancora a disposizione.

A Laguna Seca però Palou, nelle quattro edizioni cui ha partecipato, è sempre andato a podio, totalizzando due vittorie, tra cui quella stradominante dello scorso anno, un secondo ed un terzo posto. Record simile a Portland, che seguirà a metà agosto, con 2 vittorie ed un podio su quattro partecipazioni, e per quanto riguarda Milwaukee e Nashville che chiuderanno la stagione, beh, Palou quest’anno ha dimostrato di non temere più nessuno anche sugli ovali con i successi della Indy 500 e di gara 2 in Iowa.

Per O’Ward durante la settimana, dopo la bella vittoria di Toronto, anche le speculazioni su di un potenziale ingresso in F1 con Cadillac, prontamente smentite dal messicano, il quale ha affermato di non essere stato minimamente contattato dal team.

Da non dimenticare nemmeno le implicazioni personali nel duello fra Palou e la McLaren, il team per cui corre O’Ward, da cui si divincoló a fine 2023 a contratto già firmato. La causa da 30 milioni di $ è ancora in corso, e, per quanto si conosce, non è stata trovata una mediazione finanziaria e verrà affrontata in tribunale a fine anno.

Per il resto, è testa a testa fra Kyle Kirkwood e Scott Dixon per la terza posizione in campionato con un solo punti di vantaggio per il pilota di Andretti Global, mentre Robert Shwartzman ha raggiunto Louis Foster nella classifica del Rookie of the Year.

In California tornerà anche l’Indy NXT con il secondo doubleheader stagionale, che potrebbe già consegnare anticipatamente il titolo a Dennis Hauger, in vantaggio di 76 punti nei confronti di Lochie Hughes dopo la battuta di arresto di quest’ultimo in Iowa.

L’azione in pista a Laguna Seca inizierà venerdí 25 luglio alle 5.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 26 alle 2.30 PM ET, le 20.30 nostrane, e start della gara domenica 27 luglio alle 3.00 PM ET, le 21 italiane. Diretta tv della gara sui canali SkySport, tutto il resto sarà fruibile sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series