Josef Newgarden non ha assolutamente abbandonato le speranze di threepeat alla Indy 500, e lo ha ribadito chiudendo al comando le ultime libere, nel cosiddetto Carb Day, con la velocità media di 225.687 mph.
Immediatamente alle spalle del vincitore delle ultime due edizioni, penalizzato come noto in griglia dallo scandalo che ha coinvolto il Team Penske, due vecchie volpi del calibro di Takuma Sato, un altro che punta al tris, e Scott Dixon. Questi gli unici tre piloti a superare la media di 225 miglia orarie. Da segnalare però un problema tecnico per Sato non meglio specificato nel finale di sessione che ha lasciato il veterano del RLL senza potenza.
La sessione è stata movimentata anche dal problema tecnico occorso alla vettura di Ryan Hunter-Reay, costretto a fermarsi ed uscire velocemente dall’auto all’entrata dei box per un incendio che si è propagato dalla bancata di destra del propulsore. Atteso che l’inconveniente potrebbe essere stato causato dalla classica perdita d’olio, la macchina sarà sicuramente messa in opera per la gara, con la speranza che non risulti danneggiata tutta la “caveria” a supporto dell’elettronica. Problemi anche per Graham Rahal, col motore Honda ko.
Tornando alle risultanze della pista, solo 29ma prestazione per il polesitter Robert Shwartzman, mentre al contrario anche il terzo attore della Front Row, Pato O’Ward, non ha mancato di concludere tra i primi dieci, esattamente in P8. Nella top ten anche il quattro volte vincitore Helio Castroneves e Will Power, altro pilota penalizzato dalla direzione gara.
Relativamente alle posizioni assunte al Team Penske, saranno Luke Mason e Raul Prados a prendere il posto di Tim Cindric sulla vettura di Newgarden. Prados già al comando a Indy lo scorso anno dopo la sospensione del presidente della squadra susseguente allo scandalo del Push-to-Pass di St.Pete.
A gestire le strategie della vettura di Power invece nientemeno che John Diuguid, Penske team principal, attivo soprattutto sul programma Porsche 963 LMDh, al posto di Ron Ruzewski, mentre infine Ben Bretzman, ingegnere di pista della “Yellow Submarine” di Scott McLaughlin, scalerà al posto di Kyle Moyer.
La giornata, coronata da una folta cornice di pubblico, dopo le due ore di libere è poi proseguita con la prima edizione della “Wienie 500″. La gara, che ha visto in azione ben sei Wienermobile dello sponsor Oscar Mayer, per la cronaca è stata vinta dallo “SlawDog” al fotofinish sullo “Chicago Dog”.
A seguire infine la tradizionale Pit Stop Competition. Beh, Newgarden, oggi incontenibile, ha ripetuto la prestazione del 2024 ed insieme alla sua crew è andato a vincere la competizione ed i 50.000 $ in palio. Curiosità, in finale ha trovato la vettura di Will Power….
L’appuntamento ora è per lo start della 109ma Indy 500, alle 12.45 PM ET, le 18.45 italiane, di domenica 25 maggio. Il Greatest Spectacle in Racing verrà trasmesso su SkySport a partire dalle 18.20 sul canale 257. Diretta streaming ovviamente anche su IndyCar Live.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series