Alex Palou ieri ha chiuso al comando l’ultima sessione di libere prima del Carb Day di venerdi prossimo con una velocità media di 226.765 mph; una buona prestazione, ovviamente imparagonabile alle qualifiche, nelle quali i piloti hanno potuto sfruttare una maggiore potenza.
Il catalano, che domenica prossima partirà dalla sesta piazzola, ha preceduto due “vecchietti terribili”, Helio Castroneves e Takuma Sato, 98 anni in due. Ottimi risultati anche per il Dreyer & Reinbold w/Cusick Motorsports, che completa la top five piazzando entrambi i suoi piloti, Jack Harvey e Ryan Hunter-Reay.
Da segnalare un contatto a muro per Christian Rasmussen, un po’ più invasivo di quello avvenuto giovedí scorso, sempre in curva 2, ma comunque senza gravi conseguenze per pilota e macchina.
Occhi puntati ovviamente anche sul polesitter, Robert Shwartman, il primo rookie a partire davanti a tutti a Indy 42 anni dopo Teo Fabi, accreditato solamente della 26ma prestazione assoluta, ma al quarto posto tra le velocità “No-Tow”, classifica questa guidata da Christian Lundgaard su Josef Newgarden.
E proprio sul più recente vincitore della “Greatest Spectacle in Racing” continuano a piovere le polemiche riguardanti l’infrazione tecnica che è costata la penalizzazione in griglia alla sua entry e a quella di Will Power.
Ad esempio Pato O’Ward, finalmente in prima fila a Indy al settimo tentativo, non le ha mandate a dire, ed ha dichiarato pubblicamente che le due vetture in questione avrebbero dovuto disputare la Last Chance Qualifying.
Inoltre più fonti, tra le quali il noto giornalista Marshall Pruett di Racer, hanno messo in dubbio la conformità della vettura che ha permesso la vittoria a Newgarden nel 2024 che, ora esposta nel rinnovato museo dell’IMS, riporta anch’essa il particolare incriminato del retrotreno sigillato esattamente come riscontrato domenica dai giudici di gara.
Peraltro sono emerse anche foto scattata durante l’ultima 500 Miglia che pure evidenziano il particolare in questione e c’è anche chi ha chiesto di volerne dare la vittoria a O’Ward, ricorderete secondo al termine di un appassionante duello.
Insomma, una gran brutta faccenda, indipendentemente dal presunto vantaggio acquisito, che personalmente riteniamo minimo, col Team Penske ancora una volta a capo chino nel dichiarare di avere accettato le penalità ed al tempo stesso di essere delusi dai risultati ottenuti e dal relativo impatto sulla loro organizzazione, il tutto in attesa della nomina dei sostituti dei due strateghi, Tim Cindric e Ron Ruzewski.
, sono stati sospesi per il resto della Indy 500.
Nuova tegola quindi in casa Penske dopo lo scandalo del push-to-pass dello scorso anno e difficile avvio di Indy 500 per Newgarden, vincitore delle ultime due edizioni.
Nel frattempo continuiamo a godere per la splendida prestazione di Robert Shwartzman e dell’italianissima PREMA Racing, che partiranno dalla pole position domenica prossima nella 109ma Indy 500.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series