Daly_NASCAR

IndyCar – Conor Daly parteciperà alla Daytona 500

Conor Daly ce l’ha fatta e sarà il 62mo pilota nella storia ad aver disputato sia la Indy 500 che la Daytona 500, le gare più seguite del panorama motoristico USA.

L’avventura del pilota dell’Ed Carpenter Racing alla 65ma edizione della storica gara NASCAR non era cominciata nel migliore dei modi, per colpa di una perdita d’olio che ha impedito alla Chevy Bitnile #50 di qualificarsi mercoledí.

Anche l’inizio del cosiddetto Duel 2, una delle qualifying race corsa stanotte non sembrava dei migliori, ma un incidente nella fasi iniziali della gara ha permesso al The Money Team, la squadra dell’ex-pugile Floyd Mayweather Jr., di effettuare cambiamenti significativi alla vettura che hanno dato buon esito.

Poi, un paio di disavventure ad altrettanti competitor, Chandler Smith ed Austin Hill, ha permesso a Daly di classificarsi 17mo ed occupare l’ultimo posto dei 40 a disposizione (gli altri tre sono stati occupati da Zane Smith, Jimmie Johnson e Travis Pastrana) per la gara di domenica, che prenderà il via alle 2.30 PM locali, le 20.30 italiane.

Piero Lonardo

Foto: NASCAR

TK_good

IndyCar – O’Ward il più veloce nei test di Sebring. Kanaan lascia dopo Indianapolis

Pato O’Ward è risultato il più veloce nella due giorni di test IndyCar svoltasi sul circuito corto di Sebring. L’alfiere dell’Arrow McLaren nella seconda giornata ha condotto l’uno-due-tre del team gestito da Sam Schmidt con un tempo non ufficiale di 51.882 davanti ai compagni di squadra Alexander Rossi e Felix Rosenqvist.

Owa_Sebring

Lunedí invece è stata la volta di Romain Grosjean capeggiare la pattuglia dell’Andretti Autosport davanti a Kyle Kirkwood, presenti anche il Juncos Hollinger, l’Ed Carpenter Racing e Marcus Armstrong per il Team Ganassi.

Il neoacquisto del team ha poi ceduto la vettura al deb Nick Cassidy, che nella lista dei tempi è terminato sesto preso a sandwich tra le due vetture del Team Foyt ma dietro anche a Felipe Nasr (nella foto, con Rick Mears), a cui il Team Penske ha concesso un nuovo outing sulle monoposto della massima serie USA, dopo le prime prese di contatto nel 2019 a Mid-Ohio con l’allora Arrow Schmidt Peterson e poi sempre a Sebring nel 2020 per Carlin.

Nasr_Mears

La squadra ufficiale Porsche nel WEC e nel WeatherTech SportsCar Championship ha infine svolto come da copione i primi collaudi del nuovo sistema ibrido ideato da Mahle con i motori Chevrolet 2,2 litri. Incaricato del test per la futura unità propulsiva, che entrerà in vigore dalla prossima stagione, Will Power, il quale ha incontrato diversi problemi di natura elettronica, chiaramente imputabili alla “gioventù” del sistema.

Infine, la 107ma edizione della Indy 500 sarà anche l’ultima gara della serie per Tony Kanaan, che dopo il TK Farewell Tour annunciato nel 2020, ha poi proseguito anche con la Indy 500 dello scorso anno per il Team Ganassi, classificandosi terzo dietro il teammate Marcus Ericsson e Pato O’Ward.

Per il 48enne di Bahia si tratterà della 22ma partecipazione al Greatest Spectacle in Racing, che ha vinto nel 2013, che si aggiunge nel conteggio dei successi al titolo IRL 2004 e alle 17 vittorie ottenute tra ChampCar ed IndyCar, cui si aggiungono 14 pole position, compresa quella di Indianapolis nel 2005.

“Capitulo Final” è il nome che è stato dato all’effort che porterà il popolare TK verso l’ultima partenza, che sarà garantita dalla quarta entry dell’Arrow McLaren.

Tutto è ormai pronto per il season opener di St.Petersburg in programma fra poco più di 2 settimane, il 5 marzo prossimo.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

Cassidy

IndyCar – Due debutti ai test di Sebring: Cassidy con Ganassi e l’ibrido Chevy con Penske

Lunedì è iniziata l’ultima sessione di test collettivi prima del season opener di St.Petersburg sul circuito corto di Sebring, con due importanti novità. La prima riguarda Nick Cassidy, in prova direttamente da Hyderabad, dove ha corso con la Formula E del Team Envision, per il team Ganassi.

Il 28enne di Auckland, già in orbita FDA (lo scorso anno ha corso nel WEC, compresa la 24 Ore di Le Mans, con una Ferrari gestita da AF Corse), vanta un palmarès di tutto rispetto, avendo riportato vittorie praticamente in tutte le serie in cui ha corso, tra cui spiccano i successi in Giappone nella F3, nella SuperGT e nella Super Formula.

La squadra prosegue quindi col kiwi l’opera di verifica dei nuovi talenti in ottica 2024 iniziata con l’assunzione di Marcus Armstrong, da cui erediterà la vettura nella seconda giornata.

A Sebring debutterà anche la nuova unità ibrida sui motori Chevrolet 2,2 litri. I test verranno condotti dal Team Penske, che avrà la possibilità di verificare le potenzialità della nuova configurazione, che in precedenza era stata testata sui nuovi propulsori 2,4 litri. Le problematiche legate alla fornitura delle unità ibride da parte della Mahle hanno poi fatto convergere gli sforzi della casa del farfallino e della Honda sulle unità preesistenti, che monteranno l’ERS in gara a partire dal 2024.

Piero Lonardo

Foto: Nick Cassidy FB page

23_SPWY_Legge_Hendrickson_01_0_34_B-1200x675

IndyCar – La Legge torna a Indy. Daly, obiettivo Daytona 500

Katharine Legge è pronta alla sua terza Indy 500, e lo farà passando dalla porta principale, con la quarta entry del Rahal Letterman Lanigan.

L’accordo è stato possibile grazie alla Hendrickson, che sponsorizzerà la DW12-Honda della pilotessa inglese, la quale aveva già avuto contatti col team tramite il Jaguar I-PACE eTROPHY di contorno alla stagione 2018/2019 della Formula E, nella quale ha segnato una pole ed una vittoria, terminando a podio 3 volte in 10 gare.

La Legge, che nelle due precedenti apparizioni nel Greatest Spectacle in Racing, datate 2012 e 2013, ha ottenuto quale miglior risultato un 22mo posto finale al debutto, in seguito si è dedicata principalmente alle gare di durata, particolarmente nella serie IMSA, dove ha ottenuto li secondo posto tra le GTD nel 2018 con la Acura dell’MSR.

Miglior risultato nelle ruote scoperte americane, dove tra ChampCar ed Indycar Series ha totalizzato 39 partenze, un paio di sesti posti nel 2006-2007 prima della fusione che ha portato all’attuale organizzazione.

Tra le varie esperienze della Legge, che spaziano dal DTM (3 stagioni complete) alla Formula E, anche quattro apparizioni nella NASCAR Xfinity Series nel 2018.

Daly_NASCAR

Ma nella NASCAR andrà a cimentarsi a breve anche un attuale pilota IndyCar, Conor Daly, il quale tenterà nientemeno che di qualificarsi per la Daytona 500. A disposizione una Chevrolet del Money Team di Floyd Mayweather Jr., con la quale tenterà la qualifica singolarmente mercoledì 15 febbraio oppure nella gara del giorno successivo, il Bluegreen Vacations Duel.

Il pilota dell’Ed Carpenter Racing aveva già corso una gara della NASCAR Cup Series lo scorso anno presso il “Roval” di Charlotte, terminando 34mo sempre con la squadra detenuta dalla leggenda della boxe.

Piero Lonardo

Foto: RLL, Conor Daly social

CGR

IndyCar – Ericsson chiude al comando i test al Thermal Club. La Indy 500 abbandona i punti doppi

C’è Marcus Ercisson davanti a tutti al termine delle due giornate di test al Thermal Club. Nella struttura situata nei pressi di Palm Springs, tutti e 27 i piloti full-season si sono ritrovati per una sessione collettiva preliminare, come non accadeva dal 2020 al COTA.

02-03-BabyBorg-IC

Il vincitore dell’ultima Indy 500, cui è stato consegnato il cosiddetto “Baby Borg” ha fissato i cronometri nel terzo turno a disposizione sul 1.38.4223, precedendo una folta schiera di sophomores, composta da Christian Lundgaard del RLL, Kyle Kirkwood dell’Andretti Autosport e Callum Ilott del Juncos Hollinger, ed un rookie, Marcus Armstrong, pronto alla prima stagione col Team Ganassi. A seguire gli ultimi due campioni della serie, Will Power ed Alex Palou, a 4 decimi dal battistrada.

Nella prima giornata era stato invece Colton Herta a primeggiare davanti a Lundgaard, seguito a distanza minima da Palou e Romain Grosjean, a riprova del buon stato di forma del team, con Will Power a capo della pattuglia Chevrolet, apparentemente meno a proprio agio sul circuito californiano, subito dietro.

Tra i rookies, non male nemmeno Agustin Canapino del JHR, P21, mentre Sting Ray Robb e Benjamin Pedersen chiudono insieme alle due vetture dell’Ed Carpenter Racing (splendide comunque le livree presentate per le tre vetture, compresa quella del patron per Indy) e all’altra entry del Team Foyt di Santino Ferrucci, la lista combinata dei tempi.

02-01-ECR-Liveries

Non particolarmente in evidenza nemmeno le tre DW12-Chevy dell’Arrow McLaren, che occupano posizioni di centroclassifica, mentre stupisce, ma forse non più di tanto, la P22 di Graham Rahal, specie se confrontata alle prestazioni del giovane compagno di squadra.

Nessun incidente rilevante da segnalare, anche se sono stati diversi i fuoripista su questo tracciato molto lento e dall’asfalto giudicato “particolare” dai piloti.

La serie ha portato per la prima volta a Thermal Club una nuova unità medica di primo soccorso, realizzata con la collaborazione dell’università dell’Indiana, cosí come ha debuttato il nuovo carburante Shell 100% rinnovabile.

Fuel

Questo carburante consiste in una mistura di etanolo derivata principalmente dagli scarti della canna da zucchero, fornita da una succursale brasiliana della compagnia situata in Brasile, ed è stata testata al banco da Chevrolet ed Honda negli ultimi mesi prima di essere utilizzata in pista.

Ma la novità più eclatante riguarda l’abolizione del punteggio doppio alla Indy 500. La regola, inserita nel 2014, non ha mai influito sull’assegnazione del titolo, che peraltro negli ultimi 17 anni – ha fatto notare il presidente IndyCar Jay Frye – è sempre stato assegnato all’ultima gara, ma in qualche caso ha avuto effetto sul piazzamento finale di alcuni team full-season ed ora, con la gradita espansione della griglia di partenza, si è voluto ovviare a questo problema, pure senza diminuire l’importanza della gara più importante della serie.

Nessun cambiamento invece al punteggio assegnato alle qualifiche, che vedrà nuovamente in vigore una scala discendente da 12 punti ad uno per i primi dodici classificati.

L’appuntamento con l’IndyCar Series è per il tradizionale season opener, il Grand Prix of St. Petersburg, in programma il 5 marzo prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Ganassi, IndyCar

I risultati dopo la prima giornata di test

I risultati dopo la seconda giornata di test