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IndyCar – Nel weekend si torna a Thermal Club, ma stavolta conta davvero

Il Thermal Club si appresta ad ospitare nel weekend la sua seconda gara IndyCar. Dopo l’esperienza fuori campionato dello scorso anno però, questa volta si tratta di una gara valida a tutti gli effetti rispetto alla precedente 1$ Million Challenge.

Innanzi tutto, niente batterie più gara finale, ma una gara unica per i 5.000 fortunati che si accomoderanno nelle facilities predisposte sul circuito californiano posto, ricordiamo, nelle vicinanze di Palm Springs.

Variato leggermente anche il layout nella parte finale, anche se i piloti, che vi hanno provato in off-season, hanno già giudicato come “non definitive” le modifiche apportate, soprattutto in funzione degli scossoni che potrebbero recare malfunzionamenti all’unità ibrida.

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In ogni caso, un’occasione forse unica per vedere in azione le 27 monoposto full-season in un contesto particolare, che potrebbe non ripetersi in seguito, data anche la collocazione temporale recentemente assegnata al GP di Arlington, vale a dire il 15 marzo 2026.

Frattanto, un paio di news “minori” durante la settimana che riguardano entrambe il Rahal Letterman Lanigan.

Per primo l’ingaggio di Toby Sowery quale reserve e development driver. Il 28enne pilota britannico, attualmente impegnato in IMSA col Crowdstrike by APR, dopo tre stagioni in Indy NXT con l’highlight della vittoria in gara 2 a Portland nel 2019, anno in cui si è piazzato al terzo posto nella classifica finale, ha debuttato in IndyCar lo scorso anno col Dale Coyne Racing, disputando tre gare in cui si è messo in luce nonostante i mezzi a disposizione.

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Devlin DeFrancesco, attuale pilota full-season del team, ha invece lanciato un concorso per decidere la propria livrea alla prossima Indy 500 fra tre opzioni in gioco del main sponsor Dogecoin. DeFrancesco donerà personalmente 25.000 $ dei 100.000 che riceverà quale compenso in moneta virtuale dallo sponsor, alla Riley Children’s Foundation di Indianapolis.

Votando QUI è possibile fino al 25 marzo è anche possibile vincere un portafoglio di Dogecoin del valore di 1.000 $.

L’appuntamento in pista con l’IndyCar Series è per venerdí 21 marzo alle 6.30 PM ET, vale a dire le 23.30 italiane. Qualifiche alle 5.00 PM ET di sabato 22 e inizio della gara alle 3.00 PM ET, le 20.00 italiane, di domenica 23 marzo. Diretta della gara sui canali SkySport, mentre libere e qualifiche si potranno godere sulla piattaforma IndCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Rahal Letterman Lanigan

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IndyCar – Sato ci riprova a Indy. Intanto i team testano a Barber Park

Takuma Sato sarà della partita alla 109ma Indy 500. Il 48enne pilota giapponese, prenderà il via per la 16ma volta al Greatest spectacle in racing, vinta due volte nel 2017 e nel 2020.

Per la sesta volta sarà il Rahal Letterman Lanigan a mettergli a disposizione una vettura, la quarta DW12-Honda del team, che schiererà anche i full season Graham Rahal, Louis Foster e Devlin DeFrancesco.

“Sono molto emozionato di tornare alla 109a Indy 500 col Rahal Letterman Lanigan Racing”, ha affermato Sato. “Ancora una volta, un sentito ringraziamento a Bobby (Rahal), Mike (Lanigan), David (Letterman) e all’intera organizzazione per questa incredibile opportunità. Sono anche profondamente grato per il continuo supporto di AMADA come sponsor principale, insieme a Panasonic Automotive Systems, Niterra, Deloitte Tohmatsu, NAC, Honda, HRC e tutti i nostri fedeli sponsor.”

“La nuova vettura n.75 riprende il design storico di RLL con una nuova livrea rinnovata e dinamica: è assolutamente sbalorditiva. L’anno scorso è stata un’esperienza incredibile, riconnettersi con il team, e quest’anno, volti ancora più familiari si sono uniti allo sforzo, il che rende questo momento ancora più speciale e mi dà grande sicurezza. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro”.

Frattanto ben 19 dei 27 piloti che compongono la griglia dell’IndyCar Series in rappresentanza di otto squadre si sono ritrovati in settimana a Barber Park in vista della gara del 4 maggio. Assenti Chip Ganassi Racing, Andretti Global e Juncos Hollinger Racing.

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Non trattandosi di un cosiddetto Open Test, non sono disponibili crono ufficiali, ma il miglior tempo risulta essere stato segnato da Will Power su Pato O’Ward.

A completare la top five di giornata i due danesi, Christian Rasmussen e Christian Lundgaard, e Rinus VeeKay, a riprova della competitività del rinnovato pacchetto dell’Ed Carpenter Racing nel primo caso, e del buon adattamento del secondo in casa Arrow McLaren. Per l’olandese infine, capace di riportare in top ten una vettura di Dale Coyne a St.Pete da Portland 2023, una nuova iniezione di fiducia dopo aver faticato a trovare un sedile per la stagione.

Da segnalare un paio di incidenti che hanno visto protagonista Felix Rosenqvist, out in curva 2 al mattino sulla sua DW12-Honda e poi a muro in curva 1 nel pomeriggio. Nessuna apparente conseguenza fisica comunque per il pilota del Meyer Shank Racing.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series è previsto fra poco meno di due settimane al Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Hauger

Indy NXT – Hauger, buona la prima

A St.Petersburg prima stagionale anche della Indy NXT, il gradino finale prima di arrivare all’IndyCar Series, terminata con un dominio totale da parte di Dennis Hauger.

L’ex-campione del FIA F3 ha lasciato solo le libere 2 a Myles Rowe, conducendo la lista dei tempi sin dalle prime libere, per proseguire alle qualifiche, in cui ha dominato il primo gruppo col tempo di 1.03.8801, dando ben mezzo secondo al più esperto Caio Collet, il quale gli si è accomodato alle spalle. Lochie Hughes, campione in carica della USF Pro 2000 terminava, al top nel secondo gruppo davanti a Rowe, completando lo sweep della prima fila per Andretti Global.

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In gara Hauger non ha avito rivali e ha mantenuto comodamente la leadership al via su Hughes, Collet e Jack William Miller, abile a superare Rowe, ma una carambola nelle retrovie innescata dal testacoda di Niels Koolen che coinvolgeva anche James Roe e Tommy Smith generava un’immediata Full Course Yellow.

Al restart, Rowe si reimpossessava della quarta piazza, mentre dalle retrovie era Josh Pierson a dare spettacolo, arrivando alle spalle della top ten dopo essere partito dal fondo per un problema elettrico in qualifica.

Nella prima metà di gara altre due neutralizzazioni protagonisti Roe sulle gomme di curva 10, e Nolan Allaer, lungo all’ultima curva. Al terzo restart del lap 24, con le prime posizioni ancora cristallizzate, era ancora Pierson a dare spettacolo, approfittando del sorpasso di Callum Hedge ai danni di Ricardo Escotto per salire tra i primi dieci.

L’ultimo brivido finale lo produceva Miller, a pochi minuti dallo scadere del tempo limite di 55’, largo in curva 9, per chiudere la gara in regime di caution con Hauger meritatamente sul gradino alto del podio davanti a Hughes, Collet, Rowe e Salvador de Alba.

Appena fuori dalla top ten il giovanissimo Nikita Johnson, 16 anni, pronto a disputare il GB3 con Hitech in parallelo ad un programma parziale in Indy NXT, a precedere Sophie Floersch, partitagli appena dietro dalla 18ma piazzola. Al traguardo anche l’altra esponente del gentil sesso, Hallie Deegan, 14ma.

L’Indy NXT ora osserverà una lunga pausa per tornare solamente fra due mesi, a Barber Park, il 4 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Palou

IndyCar – Palou-Dixon, uno-due Ganassi a St.Petersburg

Le strade di St.Petersburg sovvertono i pronostici della vigilia e premiano Alex Palou ed il Chip Ganassi Racing, che completa una doppietta con Scott Dixon. Il campione in carica, partito dall’ottava piazzola dopo una qualifica non eccezionale, è stato sicuramente avvantaggiato dall’insolito andamento della gara.

Dopo una prima neutralizzazione in partenza per il contatto che ha messo ko Nolan Siegel, toccato da Will Power quel tanto che basta per andare a muro, e l’incolpevole Louis Foster, regime di corsa libera infatti per tutto il resto della gara.

Ma proprio quell’unico evento ha generato la necessaria separazione, con tutta la seconda parte dello schieramento partita con le alternate a liberarsene immediatamente per passare alle black.

Davanti Scott McLaughlin, partito dalla pole, stava dominando davanti alle due monoposto del Meyer Shank Racing di Felix Rosenqvist e Marcus Armstrong, alla McLaren total papaya di Linus Lundqvist e ad Alexander Rossi, capace di rendere competitiva anche la monoposto dell’Ed Carpenter Racing. Il solo Pato O’Ward, scattato dalla 23ma piazzola, optava per un nuovo stint con le green dopo una foratura.

Il restart vedeva McLaughlin resistere allo svedese, mentre Colton Herta, partito malissimo, unico tra i primi con le alternate, iniziava a rimontare anche su Palou. In questa fase in evidenza anche Newgarden e Dixon, ad ereditare la leadership a fronte delle diverse strategie.

Al giro 44 la gara perdeva Armstrong, vittima di un problema al mozzo della posteriore sinistra, unico altro pilota che non vedrà il traguardo. Problemi anche per Herta che dovrà ripetere il rifornimento.

La svolta decisiva a tre quarti di gara, allorquando i leader provvisori capiscono di non potere più attendere una Full Course Yellow e decidono di limitare i danni montando il treno obbligatorio di alternate per ripassare presto alle prime. McLaughlin al termine rientra solamente P5..

Davanti a tutti Palou, il cui box ha eseguito un lavoro prezioso con l’undercut nei confronti di Dixon. Nel mezzo Newgarden, che nel finale insidierà senza riuscirci il catalano, perdendo peró addirittura la seconda piazza nelle ultime curve a favore del sei volte campione.

Dietro McLaughlin, risalito al quarto posto dopo l’ultima sosta di Rosenqvist, Kyle Kirkwood e Pato O’Ward, contro ogni pronostico il migliore dei piloti McLaren all’arrivo.

Ottima la nona posizione di Rinus VeeKay, alla prima gara col Dale Coyne Racing, mentre per quanto riguarda i colori italiani le DW12-Chevy di PREMA chiudono in P19 e P20 con il più esperto Callum Ilott invischiato nella strategia meno performante e Robert Shwartzman in fase di ambientamento.

L’IndyCar Series tornerà fra tre weekend, il 23 marzo, sul tracciato salotto del Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’ordine di arrivo

McL_pole

IndyCar – McLaughlin torna in pole a St.Pete

Sarà Scott McLaughlin a partire dalla pole position nel season opener IndyCar di St.Petersburg. L’alfiere di Penske, alla nona partenza al palo nella serie, era stato sfortunato protagonista delle prime libere di venerdí andando a muro, ed ha segnato la migliore prestazione nella Firestone Fast Six con 59.4624, scavalcando Colton Herta, provvisorio leader.

Il pilota della DW12-Honda #26 aveva dominato il turno precedente, nel quale McLaughlin si era qualificato per il rotto della cuffia dopo aver primeggiato nella prima metà del round 1.

Risultato stratosferico per il Meyer Shank Racing, che occuperà l’intera seconda fila con Felix Rosenqvist ed il nuovo acquisto Marcus Armstrong, a riprova dell’efficacia della nuova partnership con Ganassi. I primi sei si chiudono con un altro neoacquisto, Christian Lundgaard della McLaren ed il sei volte campione della serie Scott Dixon.

Il campione in carica Alex Palou è uscito al secondo turno con l’ottavo tempo dietro a Marcus Ericsson, il migliore delle libere 2. Subito fuori invece Will Power, reduce da una sessione complicata a causa di un problema all’ibrido, out già al primo turno insieme a Pato O’Ward. La prima punta di McLaren partirà addirittura dalla 23ma piazzola.

A chiudere la Top Twelve Rinus VeeKay, l’ultimo pilota full season ad essere annunciato appena una settimana fa per Dale Coyne Racing, addirittura secondo nella graduatoria del mattino.

Buona prestazione per il deb Robert Shwartzman, a lungo fermo nelle libere 2 per problemi all’impianto radio, ma è andata assai peggio al suo compagno di squadra in PREMA, Callum Ilott, che andrà a chiudere lo schieramento che prenderà il via alle 18.00 italiane. Diretta a pagamento su SkySport e sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Kirkwood al top nelle prime libere di St.Petersburg

Finalmente l’IndyCar Series torna in pista in forma ufficiale e dopo la lunga attesa invernale lo fa nella consueta location di St.Petersburg.

La prima sessione di libere è stata suddivisa in due stint e ha visto Alex Palou al top nella prima parte di 45’, caratterizzata dall’utilizzo delle gomme primary, col tempo 1.01.210. Il campione in carica della serie ha preceduto il trio Penske, forte di novità contrattuali tra cui i nuovi management di Will Power e Josef Newgarden – con la A14 di Fernando Alonso e la KLUTCH di LeBron James rispettivamente – e l’estensione del contratto per Scott McLaughlin.

A seguire due sezioni di 10’ ciascuna per testare le gomme alternate, nuovamente marcate di verde. Piloti suddivisi per comodità dall’allocazione al pit ad esclusione dei rookies.

Se il precedente spin di 360 gradi in curva 3 da parte di Felix Rosenqvist non ha avuto effetti, in questa seconda parte del turno il suo nuovo compagno di squadra Marcus Armstrong ha generato la prima delle due red flag della giornata, pur chiudendo a filo del muro. Kyle Kirkwood protagonista con 1.00.441 su Palou e McLaughlin.

Quest’ultimo ha poi chiuso anticipatamente le ostilità picchiando alla solita curva 3. Dopo le necessarie operazioni di pulizia dei detriti è stato infine Colton Herta a segnare la migliore prestazione negli ultimi 10’ con 1.01.060, quarta prestazione globale di giornata.

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Ricordiamo che quest’anno abbiamo un team italiano, PREMA Racing, che cercheremo di seguire con attenzione. La sessione vede Callum Ilott in P18 ed il deb Robert Shwartzman (nella foto) in P24 sui 27 full-season IndyCar.

Il programma del weekend prosegue con la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.00 AM ET e alle 2.30 PM ET, vale a dire le 16.00 e le 20.30 italiane, entrambe godibili sulla piattaforma a pagamento IndyCar Live, che quest’anno si avvale dei contributi del nuovo partner televisivo FOX.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1