Josef Newgarden chiude il suo annus horribilis con una vittoria nella sua Nahsville su Alex Palou e su Scott McLaughlin. E’ stata una gara ad eliminazione quella sull’insidioso superspeedway a forma di D, che ha visto scomparire o limitare tanti dei suoi protagonisti.
Il primo a soffrirne il neocampione, vittima di una foratura all’anteriore destra che avrebbe potuto avere ben peggiori conseguenze al lap 51 dopo aver lottato per una decina di giri con O’Ward senza riuscire a passarlo. Davanti il messicano resisteva bene, e dietro la McLaren #5 emergeva David Malukas, che peró veniva mandato a muro da Louis Foster, doppiato ma alla caccia del titolo di Rookie Of The Year.
Il pilota del Team Foyt è stato portato precauzionalmente via elicottero in ospedale per gli opportuni accertamenti, ma risultava cosciente e vigile.
Era quindi il momento di Will Power di suonare la carica, e trascinava dietro di sè le altre due vetture del Team Penske alla caccia di O’Ward, che peró finiva a muro al lap 127, ancora una volta a causa dell’anteriore destra.
L’occasione per Power di recuperare sulla sfortuna dello scorso anno, quando fu costretto a ritirarsi per le cinture lente? Assolutamente no perchè al pit la sua DW12-Chevy nono stallava in seconda, ma gli veniva anche comminata una penalità.
Al restart era Alexander Rossi, unico alfiere dell’ECR dopo il crash in partenza di Christian Rasmussen, vincitore lo scorso weekend, a trovarsi al comando grazie ad una strategia azzardatissima. Al riprednere delle operazioni Rossi cedeva presto a Newgarden, guardato a vista da McLaughlin.
Mancano 43 giri alla bandiera a scacchi ed il box Ganassi cosa si inventa? Un clamoroso undercut che manda Palou al comando su McLaughlin e Newgarden. La strategia però non riesce a concretizzare la vittoria stagionale numero 9, con le due Penske che superano il neocampione.
McLaughlin però rischia grosso a 21 tornate dal termine, lisciando a muro. La direzione gara chiama una nuova Full Course Yellow ma davanti ora c’è Newgarden, il quale non ha problemi a resistere a Palou, mentre la lotta per il terzo posto vede emergere McLaughlin in volata su Kyffin Simpson dopo un duello che sembra eterno.
Completa la top five Conor Daly, sempre splendido sugli ovali, partito dalla 24ma piazzola. Una nuova top ten infine per Callum Ilott, P9 al traguardo, che speriamo possa essere foriera di un ritorno nel 2026. Peccato per l’altro pilota del team di Rene Rosin, Robert Shwartzman, anch’egli autore di una gara maiuscola, il quale non riesce a fregiarsi del titolo di Rookie Of The Year per appena 2 punti nei confronti di Foster dopo essere stato sanzionato nel finale per blocking.
E’ tutto per l’IndyCar Series 2025. Aspettando il calendario completo della prossima stagione, diamo già appuntamento per il season opener, che si terrà nella tradizionale venue di St.Petersburg il 1° marzo 2026
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series