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IndyCar – Si interromperà la striscia vincente Honda a Road America?

Nel weekend torna in pista l’IndyCar Series con uno degli appuntamenti più attesi a Road America. Sull’iconico tracciato del Wisconsin si attende una riscossa delle vetture motorizzate Chevy dopo l’en plein Honda in questa stagione con Alex Palou e Kyle Kirkwood.

Ad avvalorare questa possibilità, dopo la debacle Penske di Gateway nonostante le migliori premesse, la storia recente, con due successi nelle ultime tre edizioni a cura di Will Power lo scorso anno nell’uno-due-tre Penske, e di Josef Newgarden nel 2022. Prima e nel mezzo, il solito Alex Palou, che ormai ha lasciato il segno ovunque.

Al giro di boa della serie, Palou vanta un vantaggio in classifica non incolmabile a priori nei confronti di Pato O’Ward e di Kirkwood, i due maggiori inseguitori, col messicano di McLaren ancora alla ricerca però del primo successo dopo quattro podi. Sarà anche determinante in quanti potranno frapporsi davanti al catalano nei prossimi appuntamenti; in tal senso potrebbe giocare a favore degli inseguitori la ritrovata competitività di squadre quali il Team Foyt e l’ECR.

L’azione in pista a Road America inizierà venerdí 20 giugno alle 4.30 PM ET, le 22.30 italiane, con le prime libere. Qualifiche sabato 21 alle 2.30 PM ET e start della gara alla 1.30 PM ET, le 19.30 nostrane, di domenica 22 giugno. Diretta di quest’ultima sui canali SkySport, mentre tutto il weekend sarà godibile in streaming sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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Indy NXT – Hughes torna al successo a Gateway

Lochie Hughes si aggiudica la sua seconda vittoria nell’Indy NXT by Firestone al World Wide Technology Raceway. Il rookie di Andretti Global, partito dalla quinta piazzola, dopo aver perso una posizione in partenza, ha atteso pazientemente il proprio momento in una gara senza caution, rompendo gli indugi nell’ultimo terzo di gara per rimontare sino alla leadership.

Magistrale il sorpasso in sequenza ai danni di Dennis Hauger e Caio Collet al lap 61 per la testa della gara. Fino a quel momento il brasiliano, passato al comando sul polesitter norvegese dopo un duello fianco a fianco nelle primissime tornate, aveva condotto in sicurezza sugli inseguitori.

Collet ha poi ceduto nel finale anche a Myles Rowe, che chiude al secondo posto, migliore prestazione di sempre nella serie cadetta; peggio è andata ad Hauger, che nel finale non ha resistito all’attacco del teammate Salvador de Alba, rischiando anche il peggio per una quinta posizione abbastanza deludente viste le premesse.

In classifica generale, il risultato di Madison permette agli inseguitori di Hauger di avvicinarsi al leader, con Hughes ora solamente a 19 lunghezze. L’Indy NXT tornerà in azione già nel weekend a Road America.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Kirkwood, primo trionfo su ovale a Gateway

Successo di Kyle Kirkwood, il primo su ovale, al World Wide Technology Raceway. Il pilota di Andretti Global ha approfittato al meglio dell’ultima neutralizzazione, successiva alla lisciata a muro da parte di David Malukas, per installarsi al comando e conquistare la terza vittoria stagionale.

Sembrava dovesse essere una festa Penske e Chevy, invece le speranze del team del “Captain” si sono infrante nel peggiore dei modi. Fuori già al lap 4 il polesitter Will Power, Josef Newgarden è stato involontario protagonista di uno spettacolare incidente causato da Louis Foster, in testacoda sugli insidiosi marbles della parte alta del mini-ovale, centrato dal due volte campione.

Scott McLaughlin infine, in testa nella prima fase di gara e poi stabilmente nella top five, si è dovuto ritirare per un problema alla sospensione.

Le speranze del “farfallino” erano quindi affidate a David Malukas, primo leader al comando della gara, che però, insieme a McLaughlin, si rendeva protagonista di un episodio in pitlane che la direzione gara sanzionava con un drive-through.

Si arrivava cosí ad uno strepitoso finale in cui Kyle Kirkwood emergeva dopo che tutti gli altri contender erano costretti ad un splash conducendo per gli ultimi 5 giri fino alla bandiera a scacchi.

Scott Dixon, salito in cattedra prima dell’ultima caution, chiuderà quarto alle spalle di Pato O’Ward e Christian Rasmussen. Il danese dell’ECR è stato autore di una gara inverosimile, rimontando dalla 25ma piazzola a suon di sorpassi sulla high line.

Il sesto posto finale non premia invece Conor Daly, autore pur’egli di una gara maiuscola, coronata da uno spettacolare sorpasso su O’Ward. A Santino Ferrucci l’onore della quinta piazza al termine di una gara per una volta assai attenta. Da segnalare anche l’ottima top ten, nel giro dei primi, per Robert Shwartzman, rookie di PREMA.

Alex Palou infine, dopo uno start complicato, ha cercato di tenersi fuori dai guai ed ha chiuso all’ottavo posto. Il leader della classifica generale, autore comunque del giro più veloce, conduce ora con 335 punti contro i 262 di O’Ward ed i 260 di Kirkwood.

Prossimo appuntamento con l’IndyCar Series già il prossimo weekend a Road America, giro di boa della stagione 2025.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Power torna in pole a Gateway

Erano due anni che Will Power, recordman assoluto delle pole position IndyCar, non terminava davanti a tutti in qualifica, e al World Wide Technology Raceway, pista che lo ha visto protagonista spesso e volentieri, ha dominato la sessione, chiudendo, unico sui 27 piloti, oltre le 179 mph sui due giri con 180.329 mph.

Resurrezione totale del Team Penske – che in questa tormentata stagione ha raccolto solo podi bassi – ed in generale dei motori Chevy, che occupano tutta la top five. Al fianco di Power, alla 71ma pole in carriera, si piazza infatti Scott McLaughlin; David Malukas, col team alleato di AJ Foyt, occuperà la terza piazzola e Josef Newgarden, il migliore nelle prime libere, posposte per pioggia, la quinta. Nel mezzo, Pato O’Ward con la migliore delle McLaren.

A Marcus Armstrong, sesto tempo, la palma del migliore coi motori Honda, mentre Kyle Kirkwood, mattatore nell’ultimo round di Detroit, partirà dalla decima piazzola a fianco del leader Alex Palou.

La gara di Madison partirà alle 8.00 PM ET di domenica, vale a dire le 2 di notte italiane di lunedí. Diretta televisiva sui canali SkySport ed in streaming sulla piattaforma IndyCar Live

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche

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Indy NXT – Hauger batte quattro a Detroit

Quarta vittoria su cinque gare nell’Indy NXT by Firestone per Dennis Hauger a Detroit. Il pilota norvegese di Andretti Global ha condotto flag-to-flag, lasciando gli avversari a scannarsi alle sue spalle.

La gara è stata segnata da una spettacolare melèe in partenza che ha coinvolto diverse vetture. Nelle retrovie Jordan Missig si girava da solo a metà rettilineo ma davanti Hauger dalla pole position resisteva e Lochie Hughes che gli partiva a fianco, il quale veniva poi passato da Salvador de Alba un paio di curve dopo.

E proprio nell’impegnativa curva 3 Callum Hedge scatenava una serie di contatti tamponando Myles Rowe, che nel frattempo gli era passato davanti. Max Taylor, alla seconda gara stagionale dopo il debutto a Barber Park, finiva schiacciato tra le monoposto di Juan Manuel Correa e Rowe. Ancora dietro Tommy Smith tamponava Jack William Miller cosí come Niels Koolen tamponava Sebastian Murray, mentre Missig andava nuovamente a contatto col muro. La curva cieca era fatale anche a Ricardo Escotto, già protagonista di un crash nelle libere, il quale terminava sulla monoposto di Hailie Deegan, a propria volta su Nolan Allaer.

Inevitabile la red flag e dopo meno di 10’ si ripartiva dietro safety car. Out oltre Escotto anche Taylor, mentre il solo Hedge veniva ritenuto responsabile e penalizzato con uno Stop&Hold.

Al restart, ancora un buon allungo di Hauger, ma era de Alba, nel frattempo rientrato in P3, ad attaccare nuovamente Hughes e a passarlo il giro successivo. La lotta fra i due piloti di Andretti Global però non era ancora terminata e al lap 19 Hughes cercava di nuovo il sorpasso per la seconda piazza, senza riuscirvi, anche se il messicano andava a toccare il muretto rovinando l’ala anteriore.

Il duello tra i due, entrambi penalizzati nell’aerodinamica, proseguiva ancora per alcuni giri, allorchè de Alba era costretto a cambiare il musetto. Frattanto davanti Hauger si era ritagliato un margine di oltre 7”.

Hughes, insidiato da Caio Collet, ha cercato di ricucire sul leade,r ma anch’egli è stato costretto ad una fermata ai box a sei tornate dalla bandiera a scacchi. Tutto finito? Assolutamente no perchè Missig, dopo un fiera rimonta, si girava a -4 giri dal traguardo picchiando in uscita di curva 2, provocando una Caution.

Nello shootout finale di un giro solamente, nessun problema per Hauger, il quale si involava per il quarto successo stagionale davanti a Collet e Juan Manuel Correa. Alle loro spalle Jack William Miller, in P5, toccava il posteriore di Josh Pierson, favorendo il ritorno di Hughes su Murray, cui si aggiungeva anche de Alba. I tre arrivavano appaiati in curva 3 ed il messicano, largo, aveva la peggio.

Hughes riusciva quindi a minimizzare lo svantaggio conquistando la quinta piazza dietro Pierson e davanti a Murray e Miller e de Alba.

In classifica generale, Hauger conduce con 241 unti contro i 203 di Hughes ed i 157 di Collet. La serie cadetta ritornerà in azione fra due settimane per la prima gara su ovale dell’anno presso il World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Kirkwood ancora una volta re dei muretti a Detroit. Palou ko

Kyle Kirkwood si conferma ancora una volta il migliore nei circuiti cittadini trionfando a Detroit nel settimo round dell’IndyCar Series 2025.

Il portacolori di Andretti Global, partito dalla terza posizione dopo una qualifica complicata da una strisciata a muro, è stato coadiuvato al meglio dal box Andretti, che piazza anche Colton Herta sul gradino basso del podio alle spalle di uno straordinario Santino Ferrucci.

La gara ancora una volta è stata segnata dalle strategie e dalle Caution, ritornate prepotentemente tra gli spazi stretti del tracciato del Michigan dopo la quasi assenza nelle prime gare stagionali.

Decisivo, a posteriori, il sorpasso della #27 al lap 13 ai danni del compagno di squadra, appena uscito dal pit ed ostacolato da Nolan Siegel, il tutto dopo aver regolato in sequenza Alex Palou, autore di un altro spettacolare start, e Christian Lundgaard.

Siegel verrà poi “fatto fuori” da Scott McLaughlin – ancora una prestazione discutibile per lui – poche tornate dopo.

Il catalano, dominatore fin qui della serie, per la prima volta non ha visto la bandiera a scacchi, terminando a muro a seguito di un contatto da parte di David Malukas a tre quarti di gara.

Nel frattempo, erano stati Scott Dixon e Christian Rasmussen a gestire la corsa, tra i migliori nelle prime fasi con le black. Il sei volte campione sembrava quindi avviato a ripetere il copione dello scorso anno, ma non riusciva a capitalizzare con i successivi treni di gomme; lo svedese dal canto suo rovinava tutto lisciando il muro a gomme fredde. Strategie queste simili a quella di Will Power, il quale però, a differenza degli altri due, si era liberato subito delle alternate.

Tante le Caution dicevamo, e tante anche le defaillance ai mozzi. Vittime eccellenti Callum Ilott, rovinato nelle barriere a causa dell’anteriore sinistra mal fissata al lap 67, e addirittura l’intero  team RLL, ad iniziare da Devlin de Francesco, la cui ruota posteriore destra è stata ritrovata a vagare per il circuito, a seguire  Graham Rahal, fermo a lungo ai box durante il primo cambio, ed infine  soprattutto Louis Foster.

Al campione IndyNXT in carica, a 17 tornate dalla bandiera a scacchi, pare sia saltata l’intera sospensione anteriore destra, andando a muro a metà rettilineo per colpire l’incolpevole Felix Rosenqvist. Lo svedese ha avuto la peggio ed è stato trasportato, forse per un problema alle gambe, in barella al centro medico, ma è stato in seguito rilasciato.

Inevitabile la red flag per rimettere in sicurezza la pista; nello shootout finale Kirkwood, che aveva già regolato Santino Ferrucci, leader momentaneo grazie ad una terza sosta largamente anticipata, non aveva problemi ad allungare su Will Power e sulla #14 del Team Foyt nonostante un’ala anteriore danneggiata poche tornate prima durante il sorpasso di Kyffin Simpson.

Ferrucci dal canto suo si riprendeva di forza la seconda piazza su Power, che veniva poi passato anche da Herta; quest’ultimo però resisteva con gli ultimi residui di Push-To-Pass alla rimonta dell’australiano per regalare al pubblico del Michigan una all-american top three che non accadeva, a nostra memoria, dal 2020. A completare la top five, Kyffins Simpson, per una volta il migliore del Team Ganassi.

In classifica generale, Palou, nonostante la battuta d’arresto odierna, continua a condurre con 311 punti contro i 221 di Pato O’Ward, oggi settimo, ed i 209 di Kirkwood, fin qui unico altro vincitore oltre al leader.

Prossimo appuntamento per l‘IndyCar Series fra due settimane sull’ovale di Gateway.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Herta regola Malukas nelle qualifiche di Detroit

Prima pole position stagionale per Colton Herta sulle strade di Detroit. L’alfiere di Andretti Global ha ripetuto la prestazione dello scorso anno, dominando tutti i segmenti delle qualifiche, superando nel finale della Firestone Fast Six David Malukas, in gran forma con la vettura del Team Foyt, col tempo di 1.00.4779.

Seconda fila per Kyle Kirkwood, specialista dei circuiti cittadini, nonostante una lisciata a muro, e Christian Lundgaard, mentre Alex Palou ha ottenuto il sesto tempo dietro Graham Rahal, forte evidentemente dell’ennesima rivitalizzazione del team di famiglia grazie al recente ingresso di Jay Frye al posto di Steve Eriksen nel ruolo di presidente della squadra. La DW12-Honda #15 partirà comunque domani sei posizioni indietro per una penalità assegnata post-Indy 500.

Un altro recentissimo avvicendamento nelle fila in questo caso del Dale Coyne Racing, con l’ingresso di Michael Cannon e Mike Colliver, è risultato nel miglioramento delle prestazioni dei suoi piloti. Rinus VeeKay ha infatti sfiorato il turno finale, mentre Jacob Abel potrà finalmente lasciare il fondo dello schieramento per una più onorevole decima fila.

Ancora parziali delusioni, anche nella gara di casa, per il Team Penske. Josef Newgarden, protagonista di una toccata nel secondo gruppo del turno, partirà 24mo, mentre Will Power, al top nel Q1, si dovrà accontentare della quarta fila effettiva a fianco del teammate Scott McLaughlin.

Poco in evidenza anche il Meyer Shank Racing, con Marcus Armstrong penultimo nella top Twelve e Felix Rosenqvist fuori come il connazionale Marcus Ericsson, già al primo turno. Andretti Global frattanto ha reso noto di avere finalmente accettato le penalità della Indy 500 che hanno coinvolto proprio l’ex-F1 e Kirkwood.

Difficili le qualifiche anche delle altre vetture di Arrow McLaren, con Pato O’Ward appena nono nel proprio segmento e Nolan Siegel dead last per un problema all’accensione, dietro alle due vetture del Juncos Hollinger di Sting Ray Robb e Conor Daly. Per quest’ultimo un nuovo sponsor – pannoloni per adulti – collegato ad un ”incidente” avvenuto prima della partenza della Indy 500.

Lo start del Detroit GP domani alle 1.30 PM ET, le 18.30 nostrane. Diretta streaming su IndyCar Live e in tv sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Qualifiche

Kirkwood

IndyCar – Si prepara la rivincita degli Andretti a Detroit?

Andretti Global sugli scudi nelle libere del Detroit GP, settimo appuntamento dell’IndyCar Series 2025. Kyle Kirkwood e Colton Herta hanno infatti chiuso al top nelle due sessioni disputate.

Nella serata italiana di venerdí, Kirkwood, ricordiamo uno dei due piloti del team penalizzati nel post-gara della 109ma Indy 500, ha riportato la migliore prestazione, ottenuta nel più competitivo secondo gruppo di vetture degli 80’ complessivi di azione, di 1.01.7509 nonostante un contatto da parte di Will Power che lo ha costretto ai box per sostituire il posteriore della sua DW12-Honda.

L’australiano peraltro ha ottenuto il terzo tempo, a sandwich fra i compagni di squadra Scott McLaughlin e Josef Newgarden. David Malukas aveva chiuso davanti a tutti nel primo gruppo con l’undicesima prestazione.

Nelle libere 2 invece è stata la volta di Colton Herta a precedere tutti col tempo di 1.01.7823 davanti a McLaughlin e Kirkwood. Da segnalare la quarta prestazione da parte di Callum Ilott con la vettura #90 di PREMA in una sessione ancora una volta priva di incidenti di nota, anche se i “lunghi” sono stati tanti, vittima ieri anche Alex Palou. Solo posizioni di metà classifica fin qui per il dominatore della serie.

Appuntamento a fra poco per le qualifiche, godibili in streaming su IndyCar Live, alle 12.00 PM ET, le 18.00 italiane.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

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IndyCar – Si torna in pista a Detroit dopo i veleni di Indy

L’IndyCar Series va a chiudere il mese di maggio sulle strade di Detroit; dopo i veleni della Indy 500, culminati con le penalizzazioni pre-gara in casa Penske e terminata con quelle a posteriori di Ericsson, Kirkwood (Andretti Global ha nel frattempo presentato ricorso) ed Ilott, va alla ricerca di una ipotetica tranquillità in Michigan nel secondo appuntamento condiviso con l’IMSA.

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In campo le 27 vetture full-season, con qualche novità nelle livree Penske, per l’occasione tutte tendenti al rosso nella gara di casa. Difficile il compito per tutti coloro che non si chiamano Alex Palou, ormai padrone incontrastato della serie e avviato, nonostante siamo solo alla sesta gara di diciassette, verso il quarto titolo, terzo consecutivo.

A complicare la vita ad uno dei major contender, Scott Dixon, attualmente in P6 in classifica generale, ancorchè doppiato a livello di punteggio dal compagno di squadra, anche una penalità di sei posizioni in griglia per aver utilizzato il quinto motore Honda dopo le rotture nelle prove della Indy 500.

Identica penalità anche a Graham Rahal, ma in questo caso per aver sostituito il proprio motore, seppure non oggetto di riparazioni.

Le ostilità in pista inizieranno alle 3.00 PM ET, le 21.00 italiane, di venerdí 30 maggio. Qualifiche alle 12.00 PM ET di sabato 31 e start della gara alle 12.30 PM ET, le 18.30 italiane, di domenica 1º giugno. Diretta streaming dell’intero weekend su IndyCar Live, mentre la corsa sarà visibile sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Clamoroso: penalizzati Ericsson, Kirkwood ed Ilott!

L’Indy 500 dei veleni non si è chiusa ieri sera, perchè poco fa come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia della penalizzazione delle vetture di Marcus Ericsson, Kyle Kirkwood e Callum Ilott.

Durante le verifiche post-gara sulle due entry di Andretti Global sono state trovate sono state trovate modifiche alla copertura dell’EMS (Energy Management System) e delle coperture dei bracci ad A forniti da Dallara con spaziatori e parti non approvate. Queste modifiche sono state ritenute capaci di migliorare l’efficienza aerodinamica delle due vetture.

Diversa l’irregolarità riscontrata sulla DW12-Chevy #90 di PREMA, che non ha rispettato l’altezza minima e le specifiche dell’ala anteriore.

In considerazione di ciò, le tre vetture, classificatesi al secondo, sesto e dodicesimo posto, sono state poste in fondo all’ordine di arrivo, ed i premi ed i punti guadagnati sono stati riparametrati in funzione di questo nuovo risultato.

In più, è stata disposta una multa di $100,000 per macchina ed i responsabili di ciascuna vettura sono stati sospesi per una gara, sanzione questa che verrà scontata nell’appuntamento IndyCar della prossima settimana a Detroit.

In classifica generale ora diminuisce leggermente lo svantaggio di Pato O’Ward, risultante ora quale terzo classificato della Indy 500, nei confronti di Palou (194 punti contro 306), mentre al terzo posto sale Christian Lundgaard al posto di Kirkwood con 181 punti.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo definitivo della 109ma Indy 500