Si sono svolti martedí presso l’Indianapolis Motor Speedway i test valutativi delle nuove gomme Firestone per la Indy 500. Sull’ovale si sono alternati Alex Palou e Pato O’Ward, cui sono stati affidati tre nuovi compound più quello utilizzato quest’anno.
I responsi, volti anche ad analizzare la ripavimentazione di curva 2, sono stati estremamente positivi da parte di entrambi i piloti, scelti da Firestone in funzione della posizione in classifica, soprattutto riguardo una di queste nuove mescole, in termini di bilanciamento e soprattutto vibrazioni.
Ad Alexander Rossi e Takuma Sato è toccato invece verificare il comportamento di nuovi ammortizzatori e freni specifici per gli speedway. Il pilota giapponese, ora 48enne, ha in programma di partecipare ancora una volta al Greatest Spectacle in Racing col Rahal Letterman Lanigan per tentare di conquistare la terza vittoria dopo i successi del 2017 e del 2020.
Per Rossi i test invernali non sono ancora terminati, in quanto il portacolori dell’Ed Carpenter Racing si unirà a Scott Dixon per un ulteriore test di pneumatici Firestone il 6-7 novembre presso il Phoenix Raceway.
Per quanto riguarda il mercato piloti, si attende a breve la conferma di Caio Collet al Team Foyt, mentre le azioni di Romain Grosjean continuano a salire presso il Dale Coyne Racing, lasciando solamente, in attesa delle determinazioni di Mick Schumacher nei confronti del RLL, solo PREMA Racing con i due sedili ancora da assegnare.
Nei giorni scorsi, a fronte di un post social, sembrava fosse emersa emergere la possibilità dell’acquisto della compagine diretta da Rene Rosin da parte di Michael Andretti, recentemente uscito dalla gestione di Andretti Global. Fatto sta che, nonostante la smentita dell’acquisto da parte del diretto interessato, Andretti pare si stia prodigando in vari modi nell’aiutare la squadra tricolore a superare l’impasse in cui si starebbe trovando.
Anche il presidente dell’IndyCar, Doug Boles, ha confermato l’impegno della serie nel supportare il team, e a mezzo stampa ha citato i contatti avuti al riguardo con Piers Phillips, CEO PREMA, per mantenere le due entry anche nel 2026. Uno dei due piloti però, Callum Ilott, si starebbe attivamente guardando intorno per una possibile destinazione nel WEC o in IMSA mentre l’altro, Robert Shwartzman, al momento è impegnato a promuovere la sua fatica discografica “pole position”.
Solo di pochi giorni fa invece l’accordo fra PREMA ed il software provider Monolith per utilizzare al meglio l’intelligenza artificiale nell’ambito dell’IndyCar per produrre modelli su misura che consentiranno al team di massimizzare le prestazioni in pista.
Ricordiamo che il team PREMA, attualmente impegnato in una causa nei confronti di Lamborghini Automobili per furto di proprietà intellettuale (configurazioni del volante della SC63 LMDh), è attualmente di proprietà della DC Racing Solutions Ltd., società cui fanno capo anche Iron Lynx ed Iron Dames.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series




