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IndyCar – McLaughlin, seconda pole in carriera a Nashville

Scott McLaughlin conquista la sua seconda pole in carriera nell’IndyCar Series a Nashville. Sotto il torrido clima del sud che ha messo a dura prova piloti e macchine nonostante un acquazzone che ha avuto l’unico effetto di ritardare di circa 90’ la sessione e la cancellazione di quelle dell’Indy Lights, il kiwi del Team Penske ha dominato la Firestone Fast Six col tempo di 1.14.5555.

A far compagnia a McLaughlin in prima fila Romain Grosjean, il migliore dell’Andretti Autosport, le cui altre vetture sono rimaste coinvolte nella doppia rossa che ha movimentato il primo gruppo del Q1, che ha visto l’eliminazione del vincitore del Gallagher GP dello scorso weekend, Alexander Rossi, di Felix Rosenqvist e di Simon Pagenaud. Proprio Colton Herta, dominatore qui lo scorso anno in prova e per gran parte della gara, e Devlin de Francesco sono stati i catalizzatori delle due interruzioni.

Chi si attendeva poi un dominio Penske dopo la seconda sessione di libere del Music City Grand Prix, conclusa con un tris delle vetture del Captain, è andato parzialmente deluso, perchè il capoclassifica Will Power, è stato escluso dal Q2 dopo aver ottenuto la sesta prestazione per aver provocato delle local yellow per essersi girato ed aver potenzialmente ostacolato il sopraggiungente Pato O’Ward.

Lo stesso O’Ward è stato poi promosso al turno finale, dove ha ottenuto il quinto tempo davanti a Josef Newgarden. In seconda fila, uno straordinario Christian Lundgaard, approdato per la seconda volta di fila alla Fast Six nonostante un drive-through nel Q2 per aver bloccato Alex Palou, e lo stesso spagnolo.

Da segnalare l’ottima prova del Rahal Letterman Lanigan, che per la prima volta ha piazzato tutte e tre le vetture tra le prime dodici, la “prima volta” di Dalton Kellett, col team Foyt abile a sfruttare la già citata situazione del primo turno, inforcando immediatamente le nuove alternate “green” arpionando cosi l’ultimo posto utile per la Top Twelve.

Domani la gara partirà alle 3.15 PM ET, preceduta da un warm up mattutino. Diretta a pagamento a partire dalle 21 italiane sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Lundgaard stupisce nelle libere 1 della Music City

Christian Lundgaard chiude al top nelle prime libere del Music City Grand Prix di Nashville. Il rookie del Rahal Letterman Lanigan, reduce dal bel secondo posto del Gallagher GP a Indianapolis, ha chiuso al top la sessione, unico a scendere sotto l’1’16” col tempo di 1.15.9659, precedendo Felix Rosenqvist di oltre due decimi.

Dietro lo svedese dell’Arrow McLaren SP, che improvvisamente pare tornato sul mercato dopo gli annunci delle scorse settimane, un altro rookie, David Malukas, quindi l’armata Penske, capitanata da Scott McLaughlin. Tra loro il contestato vincitore dell’ultimo round, Alexander Rossi, poi Colton Herta, che qui lo scorso anno dominò le qualifiche e gran parte della gara, nonostante qualche problema tecnico alla frizione.

Diversi imprevisti per “lunghi” ed uscite di strada, nessuna particolarmente cruenta, protagonisti giovani leoni come Devlin deFrancesco e Dalton Kellett ma anche un veterano come Helio Castroneves. Il quattro volte vincitore della Indy 500 sconterà sei posizioni in griglia per aver sostituito il motore per la quinta volta in stagione. In questa sessione hanno fatto il loro debutto in pista le nuove gomme alternate verdi, con mescola parzialmente ecosostenibile.

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Nei giorni scorsi infine un altro pezzo pregiato del mercato si è andato ad accasare: si tratta di Rinus VeeKay, il quale ha rinnovato per l’Ed Carpenter Racing. La squadra pertanto nel 2023 si ripresenterà con la medesima line-up, essendo Conor Daly in possesso di un contratto pluriennale, anche se non si conosce ancora se patron Ed sarà ancora della partita sugli ovali.

Domani in programma la seconda sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 12.15 PM ET e alle 4.30 PM ET. Diretta gratuita per entrambe su Indycar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream, mentre, nonostante i proclami di inizio stagione, saranno le sole qualifiche ad essere diffuse, oltre la gara, a pagamento sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Ed Carpenter Racing

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Newgarden in cerca del quinto sigillo a Nashville. Penalità a Rossi nel post-gara di Indy

Josef Newgarden sa di dover concretizzare sul circuito di casa per cercare di agguantare il suo terzo titolo IndyCar. Le ben quattro vittorie fin qui ottenute nelle tredici gare fin qui disputate infatti gli valgono solamente il terzo posto in classifica alle spalle del compagno di squadra Will Power ed al vincitore della Indy 500, Marcus Ericsson.

Inutile dire che nei giorni scorsi tra le varie polemiche del periodo, si è accesa anche quella sul punteggio doppio attribuito al vincitore del “Greatest spectacle in racing”. Lo svedese del team Ganassi però ricordiamo solo in tre occasioni è rimasto fuori dalla top ten, e quindi merita assolutamente di essere in lizza per il titolo a quattro gare dal termine. In più, ricordiamo che Ericsson è stato anche il vincitore della gara inaugurale di questo cittadino nel 2021.

Lo stesso Power, spesso simbolo dell’irruenza in pista e fuori, ha messo da parte le tattiche del “tutto o niente” per accontentarsi di piazzamenti di rilievo (solo in tre occasioni è uscito dalla top five) in ottica titolo. Con oltre 200 punti ancora in palio inoltre non possiamo non contare fra i pretendenti anche il quartetto successivo, composto da Scott Dixon, Pato O’Ward, Alex Palou e Scott McLaughlin. Difficile proseguire oltre con Felix Rosenqvist ed il recente vincitore del Gallagher GP, Alexander Rossi.

Le 4P di Nashville: Penalità

Nella nottata italiana si è appreso che Rossi è stato privato di 20 punti e l’Andretti Autosport multato di 25.000 Dollari per aver passato le verifiche tecniche solo grazie al rabbocco dei liquidi a disposizione del pilota. “Se è vero che dal punto di vista sportivo la vettura rispettava il peso minimo – ha affermato Jay Frye, presidente IndyCar, sul sito istituzionale – dal punto di vista tecnico il modo in cui è stato raggiunto non è permesso, in quanto la bottiglia dei liquidi è stata utilizzata come zavorra”.

Premesso che noi avremmo immaginato il contrario tra regolamento tecnico e sportivo, non è la prima volta che la serie punisce, con moderazione, a bocce ferme: la sanzione più recente risale al Texas 2016, allorquando James Hinchcliffe (allora all’SPM) venne multato di 20.000 $ e vennero detratti 25 punti per l’uso improprio di un’appendice aerodinamica.

Le 4P di Nashville: Paretta

Paretta

Continuando con la preview del Music City GP incontriamo il Paretta Autosport, alla terza ed al momento ultima gara stagionale. La squadra in rosa ha mostrato un nuovo sponsor per l’occasione sulla DW12-Chevy gestita in partnership con l’Ed Carpenter Racing.

Le 4P di Nashville: Pneumatici

A Nashville debutterà il nuovo pneumatico ecosostenibile sviluppato dalla Firestone, parzialmente realizzato con componenti naturali derivati dall’arbusto di guayule, già annunciato su queste pagine. Tutte le squadre utilizzeranno nel weekend la gomma “verde” quale gomma alternativa.

Le 4P di Nashville: Palou

E terminiamo con la vicenda più “hot” del paddock IndyCar. Le recenti vicende della cosiddetta categoria regina del motorsport hanno distolto l’attenzione sulla vicenda che vede coinvolto il pilota con i due team, Ganassi e McLaren, a dichiararne i servigi per la prossima stagione, ma in settimana gli avvocati del driver spagnolo hanno reso noto di aver chiesto lo spostamento del caso alla Indianapolis Division of the United States District Court for the Southern District of Indiana, vale a dire la corte federale dello stato.

Lo scopo di questa mossa da parte del team di legali che difende Palou e la società che lo gestisce, la ALPA Racing, consisterebbe nel voler rimuovere preventivamente ogni ostacolo pregiudizievole dalla corte locale della Contea di Marion, nei confronti della quale il team Ganassi ha depositato l’esposto legale. Palou dichiara che il prossimo anno correrà per McLaren, che forse ora, dopo la conferma di un Rosenqvist tornato in spolvero, l’assunzione di Rossi ed il caso Piastri, si ritrova forse con troppi piloti da gestire nelle varie serie.

L’azione in pista sulle strade della Music City inizierà venerdì 5 agosto alle 4.15 PM ET con la prima delle due sessioni di libere; qualifiche sabato 6 alle 4.30 PM ET e start della gara domenica 7 agosto alle 3.15 PM ET pari alle 21.15 italiane. Diretta in pay-tv per qualifiche e gara sui canali Sky, mentre per l’Italia libere e qualifiche potranno essere seguite gratuitamente anche su Indycar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Paretta Autosport

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IndyCar – Rossi spezza il sortilegio ad Indianapolis. Power, terzo, sale in cattedra

Alexander Rossi ce l’ha fatta a spezzare la maledizione che sembrava seguirlo nelle ultime tre stagioni e finalmente torna ad aggiudicarsi una gara dell’IndyCar Series, il Gallagher Grand Prix di Indianapolis.

Rossi ha approfittato della defaillance tecnica del compagno di squadra Colton Herta, che qui a maggio aveva trionfato sotto una pioggia torrenziale, il quale si è dovuto fermare per un non meglio precisato al cambio al lap 42, per dominare fino alla bandiera a scacchi, conquistando la prima vittoria da Road America 2019.

A differenza della gara primaverile, questa volta si è corso in un clima favorevole con cieli tersi e temperature estive che hanno favorito i duelli e lo spettacolo, anche se come al solito l’impegnativo tracciato stradale ricavato dall’ovale più famoso del pianeta ha messo a dura prova freni e gomme. Curiosamente però, solo Simon Pagenaud si è unito ad Herta nella lista dei ritirati, tra l’altro per un inconsueto errore di valutazione del carburante che lo ha lasciato fermo alla 34ma tornata.

Dietro Rossi si sono classificati il sempre più consistente rookie Christian Lundgaard, che qui aveva impressionato all’esordio lo scorso anno, garantendo il miglior risultato stagionale all’RLL, e Will Power, che col risultato odierno balza in testa alla classifica generale scalzando Marcus Ericsson.

L’australiano, che aveva iniziato la gara non proprio benissimo, procurando il contatto che ha tolto di mezzo dalle prime posizioni Pato O’Ward, ha preceduto a sua volta i compagni di squadra Scott McLaughlin e Josef Newgarden, entrambi protagonisti delle posizioni di vertice. Newgarden ricordiamo era stato dichiarato abile solamente ieri mattina dopo il terribile crash in Iowa di domenica scorsa.

In generale le vetture del Team Ganassi hanno sofferto oltremodo, con Scott Dixon che ancora una volta si è dimostrato il migliore dei suoi, terminando in ottava piazza davanti al polesitter Felix Rosenqvist, scivolato nelle retrovie dopo una pessima prima sosta, ad Alex Palou, decimo e ad Ericsson, P11. Sia Dixon che Ericsson ricordiamo dovevano supplire ad una pessima posizione di partenza.

Nel mezzo Rinus VeeKay, sesto, e Graham Rahal, settimo, a completare la giornata positiva del team di famiglia.

Ericsson ora insegue in classifica generale Power con 9 punti di svantaggio; a seguire Newgarden, che nonostante le ben quattro vittorie stagionali sconta 32 lunghezze sul compagno di squadra, Dixon a -38 e O’Ward a -46.

La convulsa schedule estiva dell’IndyCar prevede per il prossimo weekend il ritorno sulle strade di Nashville per il quart’ultimo atto del 2022.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Rosenqvist, re delle qualifiche ad Indianapolis

Felix Rosenqvist ha sempre avuto un ottimo feeling con l’Indianapolis Motor Speedway, particolarmente con lo stradale, dove ha siglato la prima pole position in carriera nel 2019. Oggi lo svedese dell’Arrow McLaren SP si è ripetuto, dominando la Firestone Fast Six del Gallagher Grand Prix col tempo di 1.10.2265, precedendo il probabile compagno di squadra futuro Alexander Rossi.

Il team di Zak Brown e Sam Schmidt ha rischiato una storica prima fila con Pato O’Ward, scavalcato da Rossi per un decimo nel finale del Q3, cui hanno avuto accesso anche Will Power, Josef Newgarden e Christian Lundgaard. I tre hanno terminato nell’ordine, con Power ancora ad una lunghezza dal polesitter all-time Mario Andretti e Newgarden dichiarato abile dallo staff medico dell’IMS dopo l’unica sessione di libere del mattino, dove ha terminato alle spalle di Rossi.

Lundgaard dal canto suo si conferma rookie da tenere d’occhio, a proprio agio nell’infield dell’Indiana, dove al debutto lo scorso anno aveva conquistato addirittura la quarta piazzola.

Tra gli scontenti di giornata innanzi tutto Marcus Ericsson, fermato precauzionalmente dal team Ganassi appena dopo due curve; tra i compagni di squadra anche Scott Dixon non ha passato la prima tagliola, mentre è andata meglio ad Alex Palou, appena fuori dai primi sei. Curiosamente i due gruppi in cui è stato diviso il primo turno hanno raggruppato i piloti – in maniera del tutto casuale, dato che la suddivisione è stata effettuata in base ai tempi delle libere – per squadra.

Male, a parte Rossi, il resto dell’Andretti Autosport, con Romain Grosjean, che ha consolidato qui con la pole del 2021 il proprio status IndyCar, che scatterà dall’undicesima fila per problemi ai freni della sua DW12-Honda. Anche il vincitore della lotteria bagnata di maggio, Colton Herta, non è arrivato alla Fast Six, lamentando, come peraltro l’enfant du pays Conor Daly, problemi di degrado alle Firestone alternate.

Menzione per David Malukas, ultimamente sempre consistente in qualifica, P10.

La gara sarà disponibile per la visione sui soliti canali a pagamento Sky, a partire dalle e 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane, di sabato 30.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Newgarden ci sarà, Ilott prosegue. Palou, citato in causa, sogna la F1

Josef Newgarden è stato dichiarato abile dai medici dell’Indianapolis Motor Speedway ad affrontare la pista venerdí per le prove libere del Gallagher Grand Prix. Ricordiamo che il due volte campione IndyCar, dopo l’incidente di domenica allo Iowa Speedway, è stato costretto al ricovero presso il MercyOne Des Moines Medical Center a seguito di uno svenimento e successiva caduta.

Santino Ferrucci, presente ad Indianapolis per la concomitante gara NASCAR, rimane comunque a disposizione del Team Penske qualora i medici, che si sono riservati di controllare nuovamente le condizioni di Newgarden al termine delle libere, non dovessero dare l’assenso necessario alla prosecuzione del weekend da parte del pilota di Nashville.

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Frattanto un’altra tessera di questa silly season cosí anticipata va a porsi in loco, con Callum Ilott confermato dal Juncos Hollinger Racing con un contratto pluriennale. Il talentino inglese era nel mirino di diversi top team, fra cui Andretti, che pare chiuderà anticipatamente il proprio rapporto con Devlin DeFrancesco, e Ganassi, che dovrà capire cosa fare per il dopo-Palou.

Il team Ganassi infatti ha provveduto in settimana a fare causa al pilota spagnolo, reo di aver firmato per McLaren nonostante un contratto in corso col team. Ryan Hunter-Reay, reserve driver, non dovrebbe essere chiamato per ora in causa, e lo stesso Palou ha confermato ad alcuni media che il lavoro prosegue – attenzioni dei media a parte – nella normalità.

Ieri però è stato distribuito un comunicato da parte di Rachel E. Epstein, del team legale di Palou, nel quale deplora le azioni effettuate da parte del Chip Ganassi Racing, in quanto impedirebbero al pilota di competere in Formula 1, che, come già riportato su queste pagine, sarebbe il vero obiettivo anche di McLaren Racing, in sostituzione di Daniel Ricciardo. Vedremo come proseguirà la telenovela nelle prossime settimane.

Infine, dal punto di vista tecnico, la serie ha annunciato che i test sul sistema ibrido, che dovrebbe essere adottato a partire dal 2024, sono stati spostati nella off-season invece che alla fine del mese corrente.

La motivazione ufficiale risiederebbe nella difficoltà di adattamento del sistema MAHLE al basamento dei V6 biturbo 2,4 litri di Honda e Chevrolet. Questa notizia però non ci coglie comunque di sorpresa, in quanto l’interesse reale per queste unità sembra piú formale che pratico.

Appuntamento in pista per le libere del Gallagher Grand Prix alle 9.30 AM ET di venerdí; qualifiche alle 1.00 PM ET sempre di venerdí e start della gara sabato 30 alle 12.00 PM ET, pari alle 18 italiane. Diretta in pay-tv sui canali Sky, ma anche per la prima volta sulla piattaforma gratuita IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

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IndyCar – Ferrucci in stand-by per Newgarden

Sarebbe Santino Ferrucci l’eventuale sostituto di Josef Newgarden qualora i medici dell’IndyCar non diano al pilota del Team Penske il nulla-osta a correre il prossimo weekend ad Indianapolis per il Gallagher Grand Prix.

Newgarden, ricoverato d’urgenza al MercyOne Des Moines Medical Center dopo uno svenimento e successiva caduta – nella quale si è procurato un taglio alla testa – dopo essere stato rilasciato dal centro medico dell’Iowa Speedway successivamente al crash di ieri, è stato rilasciato poco fa per tornare nella sua casa di Nashville.

Ferrucci, 43 partenze nell’IndyCar Series, quest’anno ha già corso per tre squadre differenti, il Rahal Letterman Lanigan in Texas per Jack Harvey, a Detroit per il Juncos Hollinger al posto di Callum Ilott, entrambi infortunati, mentre alla Indy 500 ha centrato ancora una volta la top ten (quattro su quattro) col Dreyer & Reinbold.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

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IndyCar – Iowa bis: Newgarden ko, O’Ward si rilancia

Dopo la gara di ieri tutti pensavano che Josef Newgarden sarebbe uscito dal doppio appuntamento in Iowa in testa alla classifica dell’IndyCar Series; invece al successo di ieri è succeduto un DNF per un duro contatto a muro, forse per una rara defaillance tecnica della DW12-Chevy #2.

La vittoria della “gara lunga” è andata quindi a Pato O’Ward, secondo ieri, che ha ereditato la leadership al giro 241. Al messicanino dell’Arrow McLaren SP, alla quarta vittoria di sempre, la seconda in stagione, devono aver fatto bene le recenti polemiche sulla composizione del team nel 2023, rumors che hanno già infiammato il compagno di squadra Felix Rosenqvist, oggi settimo dopo il crash di sabato.

Dietro O’Ward come ieri un Will Power sempre più proteso verso il successo finale, anche se proprio come nella “250”, ha dovuto cedere al compagno di squadra, che ha trovato la sua via al lap 84, grazie anche ad un Romain Grosjean forse ancora scevro sul modo di fare sugli ovali. Ad ogni modo, il francese ha portato a casa anche oggi il miglior risultato per l’Andretti Autosport, con la sua nona posizione finale.

Scott McLaughlin dal canto suo ha dimostrato lo stato di forma del Team Penske col gradino passo del podio, davanti al terzetto Ganassi condotto dall’inossidabile Scott Dixon – partito ricordiamo dalla 18ma piazzola per la sua 300ma partenza consecutiva – seguito da uno spettacolare Jimmie Johnson (ma perchè lo scorso anno ha saltato gli ovali, continuiamo a domandarci?) e dall’ancora leader Marcus Ericsson, cui i due teammates quest’oggi han rubato punti preziosi. Solo P13 per Alex Palou invece, intruppato tra i doppiati.

Il titolo di rookie di giornata va a David Malukas, ottavo, con Christian Lundgaard che ha dovuto fermarsi prima della metà gara per problemi tecnici e Kyle Kirkwood ha chiuso ancora una volta anticipatamente a muro. Da domandarsi invece cosa succederebbe se Callum Ilott riuscisse a qualificarsi anche sugli ovali in migliore posizione, visto che anche oggi ha guadagnato ben undici posizioni dallo schieramento di partenza, terminando in P11.

In classifica generale, Ericsson vede il proprio vantaggio sul secondo classificato, che torna ad essere Power, ridursi a sole 8 lunghezze. Newgarden segue a -34 a pari punti con Dixon, appena due punti in più del vincitore odierno, che scavalca Palou.

La convulsa schedule estiva dell’IndyCar Series prevede il ritorno all’Indianapolis Motor Speedway per il Gallagher Grand Prix già il prossimo weekend.

UPDATE: Ore dopo il termine della gara, dopo essere stato rilasciato dal centro medico dell’Iowa Speedway, Josef Newgarden ha perso conoscenza, e cadendo si è procurato un taglio dietro la testa. A causa del traffico intenso intorno al circuito, il pilota è stato trasportato in elicottero in ospedale per ulteriori accertamenti, che sono risultati negativi. Newgarden è stato comunque trattenuto in osservazione per la notte. 

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Newgarden batte 4 in Iowa

Josef Newgarden sembra determinato a rincorrere il suo terzo titolo IndyCar ed in Iowa ha posto il quarto sigillo di questa stagione, vincendo la prima delle due gare del doubleheader.

Il sorpasso decisivo al lap 23 sul compagno di squadra Will Power, che lo aveva scalzato dalla pole position qualche ora prima, per non voltarsi indietro sostanzialmente fino alla bandiera a scacchi nonostante il forcing finale di Pato O’Ward, che nell’ultima porzione di gara ha avuto a sua volta la meglio su Power.

Tutti i protagonisti della classifica generale hanno terminato fra i primi, compreso il trio di vetture del team Ganassi, con Scott Dixon quinto davanti ad Alex Palou e Marcus Ericsson poco dietro in P8. Il leader della serie ha post rimedio ad una qualifica non esaltante andando subito all’attacco, fino a ricoprire addirittura la piazza d’onore.

Ma il pilota più in palla della squadra per lunghi tratti è sembrato essere Jimmie Johnson, il cui 11mo posto finale rispecchia a fatica la perseveranza ed il carattere del 7 volte campione NASCAR, nuovamente a proprio agio in pista,  come in Texas, su di un ovale.

Nel mezzo, un Rinus VeeKay rinato (P4) per la gioia del rientrante patron Ed Carpenter, uno dei due soli ritirati della gara insieme a Felix Rosenqvist, entrambi a muro. Sfortuna nera anche per Colton Herta, frenato da un problema di elettronica dopo una robusta rimonta nelle fasi iniziali, e per Scott McLaughlin, rallentato nel finale da una ruota mal fissata e dalla necessaria sosta extra.

Completano la top ten Romain Grosjean, alla fine il migliore in casa Andretti, settimo, ed il duo del team “di casa”, grazie allo sponsor della manifestazione, Christian Lundgaard e Graham Rahal. Menzione speciale per Callum Ilott, risalito fino alla dodicesima piazza dalla 22ma piazzola di partenza.

In classifica generale, Ericsson ora conduce con 15 punti di vantaggio su Newgarden e 22 su Power. OWard dal canto suo si rilancia in sesta posizione, alle calcagna di Palou e Dixon.

Domani si ricomincia alle 3.00 PM ET, vale a dire le 21 nostrane. Sempre diretta streaming a pagamento sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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Indy Lights – Tra i due litiganti in Iowa gode McElrea

Hunter McElrea a 25 giri dal termine sembrava aver perso tutto il buono fatto fino a quel momento all’Iowa Speedway. L’alfiere dell’Andretti Autosport, che veniva dal primo successo nell’Indy Lights Series a Mid-Ohio, nell’unica Full Course Yellow della gara, propiziata dal contatto a muro di James Roe, nel restart al giro 50 di 75 andava largo in curva 1 perdendo la leadership garantita dalle qualifiche del mattino.

Linus Lundqvist, che aveva già tentato un paio di volte il sorpasso in regime di corsa libera, si trovava cosí su un piatto d’argento la quinta vittoria nella serie, ma il leader in classifica non aveva fatto i conti con Matthew Brabham.

Il figlio e nipote d’arte, risalito a suon di sorpassi dall’ottava piazzola, ingaggiava un furioso duello con Lundqvist, che terminava con l’australiano schiacciato a muro a 4 sole tornate dalla bandiera a scacchi.

Brabham, con l’ala anteriore visibilmente danneggiata, riusciva a terminare in quarta posizione all’arrivo, preceduto da Lundqvist, McElrea e Sting Ray Robb, ma la direzione gara considerava la manovra di Lundqvist come avoidable contact, declassandolo di 3 posizioni, promuovendo cosí sul podio McElrea, Christian Rasmussen, autore di una gara tutta d’attacco, e lo stesso Brabham. Completa la top five Sting Ray Robb, che con il danese ha lottato per tutta la prima parte di gara.

Solo P11 per il protegè del Team Ganassi Kyffin Simpson, che ha lasciato il TJ Speed Motorsports per l’HMD, poco dietro Benjamin Pedersen, fino ad oggi terzo in classifica generale, nono dopo un grosso salvataggio nelle prime fasi di gara.

Classifica dell’Indy Lights Series che, a cinque gare dal termine della stagione, vede il vantaggio di Ludnqvist ridursi a soli 77 punti su McElrea, che diventa il major contender. Seguono Robb a -90 e Brabham a -94. La serie cadetta tornerà il 7 agosto per il suo debutto sulle strade di Nashville.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Foto: Indy Lights